
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 **Ospedale di Pescia, Ministero non concede deroga sul punto nascita**
**Ma la Regione investe sul presidio, che si è arricchito di nuovi
servizi. La decisione sulla chisura è stata comunicata a tre anni di
distanza dalla richiesta di deroga. Giani: “Continueremo ad investire
“. Bezzini: “Grande disappunto e ritardo inrispettoso”.**
/Scritto da Redazione, mercoledì 11 giugno 2025 alle 17:39/
E’ negativo il parere del Ministero della salute in merito alla richiesta
di deroga alla chiusura del Punto Nascita dell’ospedale Santi Cosma e
Damiano di Pescia, in provincia di Pistoia. La risposta ministeriale è
arrivata dopo tre anni dall’istanza che gli uffici dell’assessorato al
diritto alla salute avevano presentato a giugno 2022.
“Il Ministero della Salute ha detto no, nonostante l’impegno della
Regione Toscana a difendere fino in fondo la richiesta di deroga”
dichiara il presidente della Toscana, Eugenio Giani.
“Con profondo rammarico, a tre anni dalla nostra richiesta, prendiamo
atto della decisione del Ministero della Salute di non concedere deroghe
alla chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Pescia” commenta
l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. “Il disappunto è
grande – prosegue -: tre anni di silenzio rappresentano una mancanza di
rispetto, prima di tutto verso la comunità della Valdinievole. Il parere
del Comitato Percorso Nascita del Ministero della Salute è del gennaio
2023 ma è stato notificato alla Regione Toscana dopo più di due anni. Un
ritardo irrispettoso e inaccettabile. Inoltre intima alla Regione di
trasmettere al Ministero il decreto di chiusura, togliendo ogni elemento di
discrezionalità”.
“In ogni caso – riprende il presidente Giani – come Regione non ci
fermiamo. A Pescia stiamo sviluppando un polo di riferimento regionale per
la salute femminile, dove si abbattono le liste d’attesa, si diagnosticano
precocemente tumori, si curano patologie complesse grazie a tecnologie
avanzate e personale altamente specializzato. Continuiamo ad investire e a
credere in una sanità pubblica accessibile e di valore”.
“Continueremo a impegnarci con lo stesso spirito che ci ha guidato dal
2022 – prosegue l’assessore -. Da quel momento, in una fase delicata per il
sistema sanitario nazionale, abbiamo lavorato nella prospettiva di un
parere che tardava ad arrivare ma che ci auguravamo fosse positivo. Invece
è arrivato a quasi tre anni dalla richiesta, è stato negativo e anche
fortemente perentorio, senza lasciare alcun margine di valutazione
alternativa rispetto alla chiusura del reparto”.
“In questi tre anni – spiega ancora Bezzini – all’ospedale di Pescia è
stato attivato il centro Asl per i servizi dedicati alle patologie
femminili. Inoltre, per la Valdinievole abbiamo previsto un investimento di
19 milioni di euro, di cui 11,5 destinati proprio alla riqualificazione
strutturale del presidio ospedaliero. Un’ attenzione concreta – ricorda –
confermata anche dal Piano Nazionale Esiti dell’Agenas, l’agenzia nazionale
per i servizi sanitari regionali, che nel 2023 ha inserito l’ospedale della
Valdinievole tra i sette in Italia con il miglior incremento negli standard
di qualità. Un riconoscimento agli operatori e agli investimenti compiuti
dalla Regione”.
A seguito della chiusura, allora temporanea, del Punto Nascita, l’Asl
Toscana centro ha attivato all’ospedale di Pescia il Centro aziendale per i
servizi dedicati alle patologie femminili, che in questi anni ha permesso
di incrementare il numero di interventi chirurgici ginecologici
contribuendo all’abbattimento delle liste di attesa. La struttura ha
conosciuto un potenziamento nelle isteroscopie diagnostiche che, dal 2022
al 2024, sono aumentate significativamente e registra una forte
attrattività per donne che provengono da Empoli, Firenze, Prato e Pistoia.
Riguardo agli investimenti, invece, gli 11, 5 milioni di euro del Pnrr
riguarderanno l’adeguamento sismico del Padiglione nord, la demolizione e
ricostruzione del padiglione di collegamento e ulteriori investimento
relativi al padiglione Ex Filanda e Padiglione sud. Tutte opere in via di
realizzazione tenendo conto del minimo impatto sulle attività ospedaliere
che proseguono senza interruzioni e con un grande spirito di collaborazione
del personale medico.
“La delusione è tanta anche per le modalità in cui il Ministero ha
assunto questa decisione così netta e perentoria ma non ci fermiamo –
chiude Bezzini – Anche di fronte a decisioni come queste, il nostro impegno
rimane quello di garantire servizi di qualità e potenziare la sanità
locale. Continueremo a lavorare in questa direzione”.