
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 VETERINARI E CACCIATORI, UN DIALOGO PROFICUO
I monti del lecchese terreno di confronto tra ATS Brianza e il mondo venatorio per un controllo sempre più attento sulla salute della fauna selvatica
11/06/2025
Prosegue il proficuo dialogo dei veterinari di ATS Brianza con il mondo venatorio. Grande partecipazione ha riscontrato il recente incontro, tenutosi a Barzio, presso la sede della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Rivera, dal titolo “Lo stato di salute e la sicurezza alimentare della nostra fauna”, organizzato dal Comprensorio alpino di caccia “Prealpi lecchesi”.
Questo momento formativo e di aggiornamento scientifico sullo stato degli animali selvatici, in particolare le specie cacciabili, che popolano i nostri monti, è stato inserito nel week end della mostra dedicata ai trofei della stagione 2024/2025. Non solo una esposizione, ma anche un’occasione preziosa di verifica della consistenza e della qualità della popolazione prelevata. L’incontro ha visto l’intervento, nelle vesti di relatori, dei dottori veterinari di ATS Roberto Vanotti, direttore del Distretto Veterinario di Lecco, e Stefano Arrigo Luisoni, specialista in Igiene degli Alimenti di Origine Animale, nonché del dottor Alessandro Bianchi, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sondrio.
Il rispetto delle procedure corrette per la gestione igienico-sanitaria della selvaggina cacciata e delle migliori prassi di trattamento e lavorazione della carne, sia essa destinata alla commercializzazione presso negozi o ristoranti, come anche all’autoconsumo, è una condizione imprescindibile per garantire la salubrità di quanto portiamo nel nostro piatto. Un tema sottolineato con particolare enfasi dai relatori, che hanno richiamato la platea dei cacciatori ad una condotta sempre più appropriata e compatibile con gli equilibri del patrimonio ambientale e faunistico del territorio. In tal senso cresce la sensibilità del mondo venatorio ad avere nelle propria fila soggetti formati, figure indispensabili per poter effettuare prelievi sulle carcasse degli animali cacciati prima della loro macellazione.
Lo stato di salute della fauna selvatica, in particolare degli ungulati, è tenuto sotto osservazione anche grazie al Piano regionale di monitoraggio della popolazione dei camosci. In tal senso i cacciatori nell’ultima stagione venatoria hanno dato una collaborazione preziosa, raccogliendo un numero più alto di campioni, che permettono dunque di avere riscontri scientifici statisticamente più indicativi sulla salute degli animali, e sulle loro eventuali patologie. Circa 75, tra Valsassina e Valvarrone, i capi cacciati quest’anno.
Grande interesse ha suscitato anche l’illustrazione del piano regionale di monitoraggio delle zecche, che già dall’anno scorso vede ATS Brianza, insieme ad ASST Lecco, in prima fila nell’implementazione di un protocollo di sorveglianza contro i rischi arrecati agli animali selvatici e domestici e all’uomo da questo parassita.
Il valore scientifico dell’iniziativa per gli addetti ai lavori è stato attestato dalla presenza in sala di funzionari della Polizia provinciale di Lecco e Carabinieri Forestali. Ai lavori ha portato il suo saluto il consigliere regionale Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione speciale per la Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine.
“Siamo soddisfatti dell’esito di questo incontro – dichiarano Vanotti e Luisoni – che si inserisce in un percorso di costante confronto con i cacciatori. È confortante la crescente richiesta da parte loro di informazioni e aggiornamenti, che possono contribuire a diffondere all’interno del loro ambiente”.
“La collaborazione con i comprensori di caccia – aggiunge il dottor Diego Perego, direttore del Dipartimento Veterinario di ATS Brianza – ci permette di poter contare su antenne preziose del territorio, in grado di rilevare lo stato di salute e la presenza della fauna selvatica. A nostra volta, attraverso il costante impegno dei nostri professionisti, noi puntiamo a far crescere in tutta la filiera una cultura ecologica e zoologica sempre più sensibile ed evoluta, nell’ottica di promuovere il valore primaria della sanità collettiva”.