
(AGENPARL) – Sat 07 June 2025 *Minoranze linguistiche: nuovo regolamento regionale per valorizzare
cultura, lingua e identità di cimbri, mòcheni e ladini*
La Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol ha adottato un nuovo
regolamento di esecuzione della legge regionale 24 maggio 2018, n. 3, che
ridefinisce in modo organico ed efficace il sistema di sostegno a favore
delle minoranze linguistiche cimbra, mòchena e ladina. Il provvedimento
introduce importanti novità per rafforzare gli strumenti di tutela e
promozione della ricchezza linguistica e culturale del territorio.
Il nuovo regolamento mira a sostenere le iniziative e i progetti che
promuovono la conoscenza e la diffusione degli aspetti linguistici,
storici, culturali e artistici delle comunità di minoranza, favorendone lo
sviluppo, la crescita e il rafforzamento del legame con il territorio di
insediamento e il senso di appartenenza identitaria.
La disciplina aggiornata definisce in maniera puntuale gli ambiti di
intervento, prevedendo il sostegno non solo ad attività culturali e
formative, ma anche alle spese di funzionamento ordinario di enti non
profit, a interventi su strutture e immobili destinati ad attività
culturali e all’acquisto di beni mobili connessi alla valorizzazione delle
minoranze.
Potranno accedere ai contributi enti senza fini di lucro, tra cui
associazioni, comitati, cooperative, fondazioni, federazioni ed enti
pubblici. È richiesto che i soggetti abbiano sede in regione e svolgano
un’attività continuativa da almeno un anno, requisito ridotto a sei mesi
per i comitati di nuova costituzione.
Un elemento centrale introdotto dal regolamento è il sistema di valutazione
oggettiva delle domande, basato su criteri quali la qualità e la dimensione
delle iniziative, nonché la loro coerenza con gli obiettivi della legge
regionale. Le domande saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di
presentazione, tenendo conto della data di inizio dei progetti.
I contributi sono articolati in tre tipologie principali: per iniziative e
progetti (fino all’80% della spesa ammessa), per le spese di funzionamento
degli enti (fino al 60% della spesa) e per investimenti in beni o
strutture, con priorità assegnate in base al territorio, alla tipologia di
intervento e all’efficienza economica.
Il nuovo regolamento valorizza anche il ruolo del volontariato, che può
contribuire fino al 25% della spesa ammessa, per un massimo di 25.000 euro,
a condizione che le attività siano documentate e non già oggetto di altri
finanziamenti.
La gestione dei contributi è resa più chiara e accessibile: è possibile
richiedere anticipi già in fase di domanda e la rendicontazione può
avvalersi di procedure semplificate. Sono inoltre previste forme di
controllo trasparenti, un comitato tecnico con funzione consultiva e
l’introduzione di un piano programmatico annuale che orienterà l’attività
della Regione.
Il regolamento stabilisce anche l’incompatibilità tra contributi destinati
al funzionamento e contributi per attività con finalità sovrapponibili
nello stesso anno, al fine di evitare duplicazioni e favorire un uso
efficiente delle risorse pubbliche.
“Con questo regolamento, la Regione compie un passo decisivo verso una
governance culturale più moderna, equa e attenta ai territori – ha
dichiarato l’assessore alle minoranze linguistiche *Luca Guglielmi* – le
comunità cimbra, mòchena e ladina rappresentano un patrimonio unico, da
custodire con strumenti adeguati e una visione orientata alla crescita e
all’inclusione”.
*SERVICE VIDEO*
https://drive.google.com/drive/folders/1rYjKwki8GKpX-GYunx01NvN7Weo1XkHh?usp=sharing
*Sprachminderheiten: Neue Verordnung der Region zur Aufwertung von Kultur,
Sprache und Identität der Zimbern, Fersentaler und Ladiner *
Die Autonome Region Trentino-Südtirol hat eine neue Durchführungsverordnung
zum Regionalgesetz vom 24. Mai 2018, Nr. 3 erlassen, um die Förderungen
zugunsten der zimbrischen, fersentalerischen und ladinischen
Sprachminderheit umfassend und effizient zu regeln. Diese Maßnahme führt
wichtige Neuerungen ein, welche den Schutz und die Aufwertung des örtlichen
Sprach- und Kulturerbes stärken.
Die neue Verordnung sieht Unterstützungen für Initiativen und Projekte vor,
die die Kenntnis der Sprache, Geschichte, Kultur und Kunst der
Minderheiten, ihre Entwicklung sowie die Stärkung der Verbundenheit
zwischen der Minderheit und dem jeweiligen Siedlungsgebiet zur Festigung
der Identität und des Gefühls der Zugehörigkeit zur Sprachminderheit
fördern.
Die aktualisierten Bestimmungen regeln die einzelnen Bereiche und sehen
nicht nur die Unterstützung von Tätigkeiten im Kultur- und Bildungsbereich,
sondern auch Beiträge für die Betriebsausgaben von Rechtssubjekten ohne
Gewinnabsicht, für bauliche und technische Anlagen, die Kulturtätigkeiten
dienen, sowie für den Ankauf von beweglichen Gütern im Zusammenhang mit der
Aufwertung der Sprachminderheiten vor.
Um Beiträge können Rechtssubjekte ohne Gewinnabsicht (Vereine, Komitees,
Genossenschaften, Stiftungen, Verbände und öffentliche Körperschaften)
ansuchen, sofern sie ihren Sitz in der Region haben und ihre Tätigkeit
ununterbrochen seit mindestens einem Jahr im Gebiet der Region ausüben.
Diese Voraussetzung wird für neu errichtete Komitees auf sechs Monate
herabgesetzt.
Die neue Verordnung führt objektive Kriterien für die Bewertung der
Beitragsgesuche ein, die die Qualität und den Umfang der Initiativen sowie
deren Übereinstimmung mit den Zielen des Regionalgesetzes berücksichtigen.
Die Beitragsgesuche werden in der Reihenfolge ihrer Einreichung und unter
Berücksichtigung des Beginndatums der Initiative oder des Projekts geprüft.
Die Beiträge gliedern sich in drei Kategorien: für Initiativen und Projekte
(bis zu 80 % der zugelassenen Ausgabe), für Betriebsausgaben (bis zu 60 %
der Ausgabe) und für Investitionen betreffend Güter oder Anlagen. Dabei
werden die Prioritäten je nach Gebiet, Art der Maßnahme und
Wirtschaftlichkeit festgelegt.
Die neue Verordnung anerkennt auch die Rolle der ehrenamtlichen Mitarbeiter
(mit Beiträgen bis zu 25 % der zugelassenen Ausgabe, max. 25.000 Euro,
vorausgesetzt, dass die Leistungen belegt werden und dafür keine anderen
Finanzierungen in Anspruch genommen wurden).
Die Beitragsgewährung wird klarer und transparenter geregelt: Vorschüsse
können schon bei Einreichung des Beitragsgesuchs beantragt werden, die
Abrechnungsverfahren wurden vereinfacht. Ferner wurden transparente
Kontrollverfahren, ein Fachbeirat mit Beratungsaufgaben und die Einführung
eines jährlichen Tätigkeitsprogramms für die Region vorgesehen.
In der Verordnung wird auch die Unvereinbarkeit von Beiträgen für
Betriebsausgaben und von Unterstützungen zu ähnlichen Zwecken im selben
Kalenderjahr festgelegt, um Überschneidungen zu vermeiden und die
effiziente Verwendung der öffentlichen Mittel zu gewährleisten.
Der Regionalassessor für Sprachminderheiten Luca Guglielmi erklärte: „Durch
diese Verordnung macht die Region einen wichtigen Schritt in Richtung einer
modernen und ausgewogenen Governance im Kulturbereich, die den lokalen
Bedürfnissen gerecht wird. Die zimbrische, fersentalerische und ladinische
Sprachminderheit stellen ein einzigartiges Kulturerbe dar, das durch
angemessene wachstums- und inklusionsorientierte Instrumente bewahrt werden
soll.“
Saluti
ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
0461/201200
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