
La presidente serba della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, Željka Cvijanović, ha risposto duramente al ministro degli Esteri Elmedin Konaković, definendolo “una lampadina che lampeggia costantemente, ma non illumina nulla”. La dichiarazione arriva in risposta alle affermazioni di Konaković secondo cui Cvijanović e il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, starebbero deliberatamente confondendo l’opinione pubblica bosniaca con un’errata interpretazione dei messaggi provenienti dagli Stati Uniti.
Cvijanović ha ridimensionato il peso politico di Konaković, affermando:
“Non c’è davvero bisogno di commentarlo in modo specifico. Cerca di rimanere in politica commentando Milorad Dodik, ma anche questo non gli sarà d’aiuto, perché sarà sicuramente uno dei politici che più velocemente entreranno a far parte del passato politico.”
Le parole della leader serba riflettono le crescenti tensioni politiche in Bosnia-Erzegovina e le spaccature tra i rappresentanti delle entità costituenti, soprattutto in un periodo di forte pressione internazionale sulla tenuta del sistema istituzionale post-Dayton.