
(AGENPARL) – Sat 31 May 2025 https://www.aduc.it/articolo/mario+primicerio+ruolo+internazionale+firenze_39293.php
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Mario Primicerio e il ruolo internazionale di Firenze
Con la scomparsa di Mario Primicerio la nostra città perde una delle personalità della Firenze contemporanea che meglio ha saputo coniugare (e non è facile) le sfere dell’etica e della politica.
Per quattro anni (1994-1999) ho collaborato con Mario in qualità di consigliere per le Relazioni Internazionali del Sindaco.
Ricordo Mario come un sindaco molto colto e preparato, ma semplice e generoso, dotato di una innata passione civile che animava continuamente il suo impegno istituzionale.
Non inseguiva la facile popolarità come la maggioranza dei politici di oggi, ma da se stesso (e dai suoi collaboratori) esigeva rigore morale, coerenza dei comportamenti e concretezza dei risultati amministrativi.
Il primo incarico che mi affido’ fu quello di lavorare per portare a Firenze il Consiglio Europeo del giugno 1996 durante il semestre di Presidenza italiana.
Non era un obiettivo facile da raggiungere perché c’era una competizione tra le candidature di Firenze e di Torino e sotto traccia una malcelata rivalità tra Susanna Agnelli alla Farnesina e Lamberto Dini, allora presidente del Consiglio.
Primicerio fu molto abile nel tessere la tela delle relazioni con Palazzo Chigi e con la Farnesina. Torino dovette accontentarsi di un vertice informale a marzo e Firenze ospito’ il 21 e 22 giugno il Consiglio Europeo aperto da Romano Prodi (l’Ulivo da poco aveva vinto le elezioni).
Mario Primicerio fu bravissimo negli incontri con i leader internazionali, ricordo in particolare la cordialità dei colloqui con Helmut Kohl e Jaques Chirac nella splendida cornice dell’ufficio del Sindaco e nei saloni di Palazzo Vecchio.
Fu un vertice importante per due ragioni. Il governo stanzio’ consistenti finanziamenti per restauri e opere pubbliche in città e Firenze si affermò come sede di incontri internazionali (dal mid term dopo gli accordi di pace di Dayton per la Bosnia-Erzegovina, ai numerosi vertici bilaterali, alla prima conferenza della Banca Mondiale sui beni culturali, ecc.).
La lista dei progetti e degli eventi internazionali sarebbe lunga, ma ci sono tre episodi a New York che sento il dovere di ricordare.
Il primo fu al Palazzo di Vetro l’incontro di Primicerio con il Segretario Generale dell’ ONU Kofi Annan in cui furono discussi i grandi temi della politica internazionale del momento ed in quel contesto il ruolo di Firenze (e in generale delle città) per la promozione del dialogo e della cooperazione internazionale sulla scia dell’ esperienza che Primicerio aveva compiuto in prima persona quando il sindaco era Giorgio La Pira.
Un altro aspetto significativo fu la relazione che Mario Primicerio stabili’ con il Cardinale Raffaele Martino all’epoca Nunzio Apostolico della Santa Sede alle Nazioni Unite da cui scaturirono numerose iniziative in cui Palazzo Vecchio fu coinvolto, per esempio i soccorso umanitari a Sarajevo assediata.
L’ ultimo episodio che intendo ricordare è che Mario Primicerio fu l’ospite d’onore ad una grande evento al Winter Garden di New York promosso dall’Ambasciatore all’Onu Paolo Francesco Fulci con la partecipazione di tutti i membri dell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Eravamo tutti molto orgogliosi per la presenza del Gonfalone di Firenze, ma anche stupiti perché al tavolo d’onore insieme al sindaco Primicerio, al Ministro degli Esteri Lamberto Dini, al Cardinale Martino c’era il senatore Armando Cossutta del PCI, alla sua prima visita negli Stati Uniti!.
Ci sarebbe molto altro da raccontare, ma ho pensato di concentrare l’attenzione sul livello delle relazioni istituzionali che il sindaco Primicerio ha saputo costruire con estrema sobrietà e altrettanta determinazione negli anni novanta. L’auspicio è che in un contesto profondamente diverso (ovvero nel tumultuoso mondo di oggi) la lungimiranza di Primicerio possa ispirare l’azione degli attuali amministratori per dare un respiro internazionale al futuro della nostra città.
Marco Mayer, al Master di Cybersecurity della Luiss e al Master su Difesa e Sicurezza dell’Università di Palermo. Collaboratore Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
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