
La cosiddetta “coalizione dei volenterosi” – un gruppo di Paesi occidentali impegnati nel sostegno all’Ucraina – sta elaborando strategie alternative per garantire assistenza militare e finanziaria a Kiev, qualora l’amministrazione americana guidata da Donald Trump dovesse decidere di sospendere o limitare drasticamente le forniture di armi. Lo riferisce il Daily Telegraph, citando fonti diplomatiche anonime.
L’atmosfera all’incontro dei ministri degli Esteri della coalizione, tenutosi all’Aia, è stata descritta come cupa e realistica. Un funzionario occidentale ha affermato al quotidiano: “Siamo realistici e ammettiamo che gli Stati Uniti non saranno mai a bordo”, riferendosi alla possibilità concreta che un futuro governo Trump riduca il supporto militare diretto a Kiev.
Secondo quanto riportato, la riunione si è concentrata principalmente su come mantenere l’assistenza militare e politica all’Ucraina “dando per scontato che gli Stati Uniti forniranno solo risorse specifiche, come l’intelligence”, ha spiegato un altro funzionario europeo. Al centro del vertice, anche l’idea di rafforzare ulteriormente le sanzioni economiche contro la Russia.
In questo nuovo scenario, Regno Unito e Francia avrebbero già cominciato a riorientare le proprie strategie: dall’ipotesi di invio di truppe sul territorio ucraino dopo un eventuale cessate il fuoco, alla pianificazione di un impegno prolungato e strutturato a favore di Kiev, a prescindere dal coinvolgimento diretto di Washington.
Il cambiamento d’approccio evidenzia la crescente consapevolezza tra gli alleati europei della necessità di una maggiore autonomia strategica, in vista di possibili mutamenti nella politica estera americana dopo le elezioni presidenziali.