
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 Nota di Melasecche (Lega)
(Acs) Perugia, 30 maggio 2025 – “Con la chiusura dell’incarico
all’avvocato Marina Balsamo alla guida dell’Agenzia Unica per la
Mobilità e il Trasporto Pubblico Locale Umbria TPL e Mobilità S.p.A. si
chiude un quinquennio storico per la nostra regione. Una fase che ha segnato
il passaggio definitivo da un sistema clientelare e inefficiente, a una
gestione finalmente sana, trasparente e con prospettive concrete di
crescita”. Lo dichiara il capogruppo regionale della Lega Enrico
Melasecche, già assessore regionale alla mobilità e ai trasporti, che
rivendica con orgoglio il lavoro svolto nella precedente legislatura.
“Nel 2019 – ricorda Melasecche – abbiamo ereditato una situazione
disastrosa, con un sistema dei trasporti regionali allo sbando, inefficiente,
fortemente indebitato e in perdita, permeato da logiche politiche e di alcuni
sindacati opache, pervicacemente solo corporative, privo di qualsiasi visione
industriale. Abbiamo scelto di cambiare rotta con determinazione, coraggio e
visione strategica, tracciando linee politiche chiare che Marina Balsamo ha
saputo applicare con competenza nel suo biennio di gestione. Oggi, non solo
è stato approvato un bilancio 2024 con numeri più che positivi, ma
l’Agenzia ha raggiunto traguardi impensabili fino a pochi anni fa: basti
pensare che nel 2021 il valore della produzione era fermo a 18,9 milioni di
euro, oggi si attesta a 140 milioni. È la dimostrazione concreta di come una
governance aziendale sana, fondata su obiettivi chiari e sull’efficienza
gestionale, possa cambiare radicalmente il destino di una società pubblica
in cui l’Ente Regione, pur socio di minoranza, si è fatta carico da sola
dei costi, delle responsabilità e dei rischi di una rivoluzione culturale e
valoriale, prima ancora che gestionale, peraltro con una dotazione di
personale esigua, già da noi leggermente implementata al minimo
indispensabile ma che che andrà ulteriormente adeguata, con criteri di puro
merito, in base alle nuove funzioni che sta assumendo”.
“La nuova giunta – prosegue – dovrà inoltre valutare quanto rivendicato
ripetutamente dalla presidente Proietti in campagna elettorale: pretendere
una governance collegiale ma, come accaduto nella SASE per l’aeroporto, mai
disponibile a farsi carico anche dei corrispondenti costi, sopportati e da
sopportare, per l’azzeramento dei precedenti debiti e del rilancio in corso
della società partecipata. Corte dei Conti docet. Troppo comodo pretendere
di comandare facendo pagare ad altri i relativi oneri. Abbiamo proseguito
nella razionalizzazione dei costi e nell’abbattimento dell’indebitamento
di oltre il 50% rispetto al 2022 (già iniziato con la definizione del piano
di rientro con la decina di banche creditrici dal 2020) con investimenti per
oltre 35 milioni di euro e ben 99 nuovi autobus, compresi 19 mezzi elettrici
di cui alcuni già operativi, scelta questa di patrimonializzazione assentita
dalla nostra Giunta, ed osteggiata in modo autolesionistico dalla FILT CGIL e
dalla FAISA CISAL per favorire viceversa alcuni gestori privati. Questi sono
numeri, non slogan, frutto di un lavoro politico e amministrativo durato
cinque anni, portato avanti con tenacia anche nei momenti più difficili,
guidato e supportato quotidianamente dalla visione strategica
dell’Assessorato alle Infrastrutture e Trasporti che ha conseguito, grazie
anche al braccio operativo costituito dalla partecipata, neo Agenzia con un
risparmio dell’IVA di ben 50 milioni in cinque anni a fronte di una
situazione che nel 2019 vedeva la partecipata regionale sottoposta e regime
ex art. 67 legge fallimentare, tutt’ora in corso, con ben 50 milioni di
debiti accumulati da gestioni scellerate ed altri 30 milioni circa saldati
dalla Regione per debiti scaduti con decreti ingiuntivi. Debiti non onorati
dalla precedente giunta Marini, con ‘atti d’obbligo’ sistematici che
hanno visto senza una gara trasparente gli umbri vessati in circa vent’anni
da un maggior costo di oltre 10 milioni l’anno per la gestione del TPL,
circa 200 milioni oltre il necessario, con alcuni sindacati che hanno
imbastito ben otto scioperi per mantenere quel dissanguamento, nonostante
l’assoluta garanzia di una gara che esclude qualsiasi licenziamento e con
una clausola sociale rafforzata, unica in Italia. Riuscirà il nuovo
amministratore, dopo che la presidente Proietti in campagna elettorale ha
assicurato che la gara sarebbe avvenuta con un lotto unico e senza vincolo
gestionale su due lotti, quindi con minore concorrenzialità e maggiori
costi, a proseguire la gara come impostata, oppure riuscirà a giustificare
all’Autorità per la Regolamentazione del Trasporti l’eliminazione del
vincolo di gestione prima ben motivato dai tecnici ed assentito dall’ART,
oggi ricusato per favorire palesemente un concorrente?”.
“Chi oggi si è insediato alla guida della Regione – continua Melasecche –
ha trovato un’agenzia strutturata, in equilibrio economico, dotata di una
governance efficiente e finalmente libera da condizionamenti politici e
sindacali del passato. Restituiamo quindi ai cittadini umbri una società che
può camminare sulle proprie gambe, con una visione industriale moderna e
sostenibile. Non tutti i problemi sono azzerati, la liquidità va gestita in
modo accorto, gli obiettivi vanno perseguiti con coraggio e non viceversa
ritardati come sta facendo il Comune di Perugia, osteggiando le due varianti
urbanistiche indispensabili per porre a gara da un lato la realizzazione del
deposito dei nuovi autobus elettrici urbani, con un vantaggio ambientale
importante, dall’altro la realizzazione della nuova stazione aeroporto a
Collestrada. La discontinuità con il passato non è solo nei numeri –
prosegue Melasecche – ma nel metodo: abbiamo dimostrato che si può
amministrare in modo serio e onesto, senza piegare il bene pubblico agli
interessi politici di parte. Questa è la visione che la Regione Umbria e il
nuovo assessore potranno o meno adottare nella definizione della gara per
l’affidamento dei servizi Tpl, in linea con quanto già sollecitato dalla
Corte dei Conti, senza che ideologie stravaganti di sinistra ne vizino il
risultato, o peggio ancora, senza che qualcuno si intrometta per
condizionarne l’esito come accadde 20 anni fa in modo grave, con la
prescrizione dei reati che la Guardia di Finanza aveva individuato”.
“Ringrazio Marina Balsamo – conclude – per aver condiviso e applicato
questa visione con determinazione e risultati tangibili. È questa la buona
politica che serve all’Umbria. Mi auguro che chi oggi governa la Regione
sia in grado di proseguire nel percorso tracciato, senza compromettere, con
incapacità e immobilismo già dimostrati fino al 2019, quanto di buono è
stato nel frattempo realizzato. Il buongoverno si fa con la lucidità della
visione, la coerenza e la puntualità delle azioni, non con i continui rinvii
che stanno producendo ulteriori danni, perché mancare l’obiettivo del
giugno 2026 nel passaggio delle consegne per la gestione degli attuali tre
lotti ai quattro previsti, produce un ulteriore danno erariale
ingiustificato. Sono trascorsi oltre sei mesi dalle ultime elezioni e la gara
è di fatto stata bloccata dalle pretese sindacali e dalla ventennale
accondiscendenza verso un unico gestore. Vogliamo trasparenza, efficienza,
modernizzazione, economicità a parità di quantità e qualità dei servizi
forniti, oppure un ritorno al passato con un utilizzo improprio dei proventi
delle nuove imposte? Da questo mese molti lavoratori e pensionati troveranno
la riduzione del proprio netto e a dicembre il conguaglio con la detrazione
dei quattro mesi da gennaio ad aprile. Quel frutto del lavoro è sacro e a
nessuno sarà consentito di utilizzarli per finanziare complicità ed
inefficienze”. RED/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80283