
“Con il nuovo Dl Sicurezza il Governo Meloni condanna a morte un intero comparto produttivo che vale circa 2 miliardi di euro e dà lavoro a oltre 20mila persone. Un colpo durissimo, inferto per legge a un settore importante, riconosciuto e regolamentato a livello europeo. È un provvedimento gravissimo e illogico, privo di basi tecniche e senza alcuna valutazione delle ricadute economiche e sociali.” Così Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, in merito alle misure contenute nel decreto sulla canapa e suoi derivati. “Colpisce la superficialità dell’approccio – prosegue Tiso -: il Governo cancella con un tratto di penna un comparto intero, senza nemmeno prevedere un regime transitorio per tutelare gli investimenti effettuati, i magazzini pieni di merce legale fino a ieri, gli anticipi fiscali versati, i contributi previdenziali pagati, i fondi pubblici utilizzati. Cosa succede ora a quegli imprenditori? Diventano, da un giorno all’altro, fuori legge? Parliamo di una filiera che, dalla produzione tessile all’edilizia green, dalla cosmesi all’alimentare, rappresenta un’eccellenza di sostenibilità, innovazione e radicamento territoriale. Colpirla significa rinunciare a un futuro possibile per l’agricoltura italiana. Questo decreto dunque – conclude il presidente Confeuro – è una scelta miope, ideologica e profondamente ingiusta, che mette per strada imprenditori onesti e lavoratori. È davvero una pagina triste per il nostro settore”.