
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di essere pronto a incontrare i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky nel contesto della crisi in corso tra Russia e Ucraina. Le sue parole, rilasciate ai giornalisti, hanno immediatamente attirato l’attenzione internazionale.
“Lo farò, se necessario“, ha risposto Trump, interrogato sulla possibilità di un suo coinvolgimento diretto nei colloqui tra le parti in conflitto. Ha poi aggiunto: “In questo momento stiamo lavorando con il presidente Putin e vedremo a che punto siamo. Penso che ce la stiamo cavando bene, ma vedremo.”
La dichiarazione arriva in un momento in cui Trump, candidato per le presidenziali del 2024, rafforza la sua posizione sulla politica estera e mostra un rinnovato interesse per il dossier ucraino, criticando spesso la gestione della guerra da parte dell’amministrazione Biden.
Trump ha più volte affermato di poter porre fine alla guerra “in 24 ore”, qualora tornasse alla Casa Bianca. Il suo tono conciliante nei confronti della Russia e la disponibilità a dialogare con entrambe le parti lo distinguono nettamente dall’approccio attuale di Washington.
L’eventualità di un incontro tra Trump, Putin e Zelensky solleva interrogativi su una possibile mediazione alternativa rispetto ai canali diplomatici ufficiali attualmente attivi tra Kiev, Mosca, Washington e Bruxelles.