
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 COMUNICATO STAMPA
Con the hollow men di Giulia Cenci, Palazzo Strozzi inaugura il Project Space: un
nuovo spazio per la produzione artistica contemporanea a Firenze
the hollow men è il progetto appositamente ideato e realizzato dall’artista italiana Giulia Cenci per
il Project Space di Palazzo Strozzi, e a cura del Direttore Generale della Fondazione, Arturo
Galansino.
Con questa iniziativa Palazzo Strozzi inaugura il Project Space, un nuovo spazio espositivo
dedicato all’arte emergente e concepito come una piattaforma dinamica per la sperimentazione e la
ricerca nel cuore di Firenze. Accessibile direttamente dal cortile, questo ambiente si integra nella
programmazione della Fondazione, insieme agli spazi del Piano Nobile, del Cortile e della Strozzina,
offrendo un nuovo contesto all’interno del palazzo per progetti volti a favorire nuove opportunità di
produzione artistica e dialogo con il pubblico.
Nella sua pratica, Giulia Cenci lavora con elementi prelevati dal quotidiano e dal mondo industriale,
trasformandoli in paesaggi e habitat immaginari dove scarti, resti e materiali di recupero si
mescolano con figure ibride tra umano e animale. Le sue opere mettono in discussione gerarchie e
confini, proponendo scenari in cui ogni elemento sembra oscillare tra riconoscibilità e alterazione.
A Palazzo Strozzi, attraverso un progetto site-specific che unisce scultura, installazione e
disegno, Giulia Cenci offre una visione popolata da figure e strutture che sembrano appartenere a
un tempo sospeso. Il titolo cita l’omonima poesia del 1925 di T. S. Eliot, in cui gli hollow men (“uomini
vuoti”) sono figure inerti, in un limbo tra vita e morte, incapaci di agire o redimersi dopo il dramma
della Prima guerra mondiale. Gli “uomini vuoti” di Giulia Cenci diventano una metafora per riflettere
sulle fragilità e le contraddizioni della condizione umana, tra naturale e artificiale, passato e presente,
memoria e oblio.
Al centro della sala principale si impone una scultura, costituita da una serie di coclee – o viti di
Archimede – collegate tra loro in un assemblaggio continuo attorno alla quale si dispone una
costellazione di figure in alluminio caratterizzate da enigmatici sorrisi e segnata da un forte senso di
isolamento individuale. Corpi che richiamano anatomie umane, animali e vegetali, saldati insieme in
un fragile equilibrio. Nella sala adiacente, una figura a tre teste appare come bloccata in una posa
precaria. Chiude il percorso una sala dedicata a una serie di disegni, che restituiscono una
dimensione più intima della ricerca formale dell’artista.
«Nel mio processo creativo parto spesso dalla poesia, specialmente quando cerco un riferimento
che mi guidi nella narrazione, nel titolo e nella parte scritta del mio lavoro» dichiara l’artista Giulia
Cenci. «The Hollow Men di T. S. Eliot parla di una comunità traumatizzata dopo la guerra, incapace
di credere ai valori che l’avevano caratterizzata, in un’assenza di moto, di pensiero, di vita. Le mie
sculture parlano di ibridazione e transitorietà nel mondo contemporaneo. Si confrontano con
un’architettura solida, storica, apparentemente immutabile come quella di Palazzo Strozzi. È in
questo attrito che si è generato qualcosa di vivo: un dialogo tra tempo, materia e percezione».
«Con il nuovo Project Space apriamo a Palazzo Strozzi un nuovo spazio di riflessione e produzione
per il contemporaneo» dichiara Arturo Galansino, curatore e direttore della Fondazione Palazzo
Strozzi. «Inaugurare questo spazio con un progetto di Giulia Cenci significa affermare l’urgenza di
una pratica che unisce profondità concettuale e potenza visiva, in cui la materia artistica diventa
espressione della condizione contemporanea».
In occasione del progetto, Fondazione Palazzo Strozzi pubblicherà anche un catalogo edito da
Marsilio Arte con un testo curatoriale di Arturo Galansino, un intervento critico di Marta Papini e
un’intervista con l’artista, insieme a un’ampia selezione di immagini del lavoro di Giulia Cenci e delle
opere per Palazzo Strozzi.
Giulia Cenci: the hollow men è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi. Sostenitori
pubblici: Comune di Firenze, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Camera di
Commercio di Firenze. Sostenitori privati: Fondazione CR Firenze, Intesa Sanpaolo, Fondazione
Hillary Merkus Recordati, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
Giulia Cenci
Nata a Cortona nel 1988, Giulia Cenci vive e lavora
tra Amsterdam e Cortona. Dopo essersi diplomata
all’Accademia di Belle Arti di Bologna (2007-2012),
ha proseguito la sua formazione con un Master in
Fine Arts alla St. Joost Academy di Den BoschBreda, Paesi Bassi (2013-2015) e ha partecipato alla
prestigiosa residenza artistica De Ateliers ad
Amsterdam (2015-2017). Le sue opere sono presenti
in numerose collezioni e sono state presentate in
importanti istituzioni nazionali e internazionali quali la
59. Biennale di Venezia The Milk of Dreams, la High
Line di New York, il MUDAM di Lussemburgo, il
MAXXI di Roma e il Centro Pecci di Prato. Nel 2023
Giulia Cenci ha esposto a Palazzo Strozzi nella
mostra Reaching for the Stars realizzata con la
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Credito fotografico: Ritratto di Giulia Cenci. Foto Giorgio Perottino
ORARI:
Tutti i giorni 10.00-20.00, giovedì fino alle 23.00
(ultimo ingresso un’ora prima dell’orario di chiusura)
Ingresso libero
INFO:
Ufficio stampa
Fondazione Palazzo Strozzi:
SELEZIONE IMMAGINI PER LA STAMPA
Giulia Cenci
the hollow men (det.), 2025
alluminio, ferro, parti
meccaniche
Photo Ela Bialkowska, OKNO
Studio. Courtesy Fondazione
Palazzo Strozzi, Firenze.
Giulia Cenci
untitled (from sketchbook no. 6),
penna a inchiostro liquid su
carta
Photo Martina Pizzoferrato.
Courtesy the artist. ©giulia cenci
Giulia Cenci
lento-violento
(ininterrottamente), 2020
metallo, acrilico, oggetti trovati,
polvere di studio, polvere di
marmo, cenere vulcanica,
cenere della stufa dell’artista,
osso nero, dimensioni variabili
photo by Giorgio Benni.
Courtesy the artist, MAXXI,
Roma; ©giulia cenci
Giulia Cenci
dead dance, 2022
metallo, acrilico, resina, fibra di
vetro, vernice al quarzo.
Exhibition view “The Milk of
Dreams”, 59th Venice Biennale,
2022.
photo Andrea Rossetti. Courtesy
the artist and La Biennale di
Venezia. ©giulia cenci
Giulia Cenci
dead dance, 2022.
metallo, resina acrilica, fibra di
vetro, vernice al quarzo.
Exhibition view “The Milk of
Dreams”, 59th Venice Biennale,
2022.
photo Andrea Rossetti. Courtesy
the artist and La Biennale di
Venezia. ©giulia cenci
Giulia Cenci
equal minds, 2023.
metallo, resina acrilica, iuta,
vernice al quarzo, sedili per
auto.
Photo Camilla Maria Santini.
Courtesy the Artist. ©giulia cenci
Giulia Cenci
le masche (det.), 2024.
alluminio e acciaio. Installazione
permanente, Rittana.
Photo Giorgio Perottino.
Courtesy the Artist and
Fondazione Arte CRT. ©giulia
cenci