
La deputata serba e presidente della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, Željka Cvijanović, ha incontrato oggi a Dayton una delegazione del Congresso degli Stati Uniti, guidata dal deputato repubblicano Mike Turner. L’incontro ha offerto un’importante occasione di dialogo sulle relazioni bilaterali e la situazione politica in Bosnia-Erzegovina, in un contesto segnato da crescenti tensioni istituzionali.
Cvijanović ha espresso soddisfazione per l’approccio della nuova amministrazione statunitense, che – secondo quanto dichiarato – sostiene il principio della libertà decisionale dei leader democraticamente eletti, in linea con i principi dell’Accordo di Dayton.
“Non chiediamo favoritismi, ma un approccio corretto, equilibrato e rispettoso di tutte le parti in Bosnia-Erzegovina. Gli Stati Uniti, in quanto garanti del Dayton, sanno bene che quell’accordo non ha mai previsto che uno straniero non eletto possa legiferare, sospendere costituzioni o punire leader politici,” ha affermato Cvijanović.
Difesa della Costituzione e denuncia delle pressioni esterne
Nel corso dell’incontro, Cvijanović ha ribadito con forza che i rappresentanti della Republika Srpska non sono separatisti, bensì difensori della Costituzione e dell’assetto stabilito dall’accordo di pace siglato nel 1995.
Ha inoltre denunciato le pressioni esterne, che – ha sottolineato – non solo ostacolano il dialogo interno, ma rappresentano anche un freno per lo sviluppo economico e democratico del Paese.
“Le pressioni politiche, le sanzioni unilaterali e l’interferenza di burocrati internazionali non eletti non fanno altro che indebolire la fiducia reciproca tra i popoli costituenti e paralizzare ogni serio processo riformatore,” ha dichiarato Cvijanović.
Verso una nuova stagione di relazioni con Washington
L’incontro si è svolto in un clima definito “costruttivo”, e Cvijanović ha riconosciuto il rinnovato impegno degli Stati Uniti nel promuovere il dialogo interno in Bosnia-Erzegovina, sottolineando l’importanza del ruolo americano nel mantenimento della stabilità e del rispetto del diritto internazionale nei Balcani occidentali.