
(AGENPARL) – Thu 22 May 2025 L’appuntamento nell’ambito di Aspettando “Seminare Idee Festival”
Luca Parmitano al Museo Italiano di Scienze Planetarie
Morelli e Fioravanti: “Una grande emozione averlo qui”
Parmitano: Impossibile descrivere cosa si prova nello spazio,
è un’esperienza unica, che non ha paragoni sulla Terra”
22 maggio 2025 – “Una grande emozione avere Luca Parmitano nel nostro museo. È il primo astronauta che mette piede nella nostra struttura, un uomo che ha passeggiato nello spazio e che ha dimostrato grande competenza e interesse per le nostre collezioni”, il direttore della Fondazione Parsec Marco Morelli, che ha accolto Parmitano ieri a Prato insieme alla presidente Antonella Fioravanti e a tutto il personale del museo, sottolinea l’importanza dell’incontro con l’astronauta ESA (Agenzia Spaziale Europea), il primo italiano comandante della Stazione Spaziale Internazionale. La visita faceva parte del pomeriggio organizzato dalla Fondazione Parsec nell’ambito di Aspettando “Seminare Idee Festival”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dal Comune di Prato.
Parmitano si è fermato a lungo davanti alle vetrine che proteggono la straordinaria collezione di meteoriti, in particolare le rare lunari e marziane, del Museo Italiano di Scienze Planetarie, sottolineando che lo studio degli oggetti che lo spazio ci regala deve far parte del bagaglio scientifico dell’astronauta.
“In futuro faremo altre esperienze sulla Luna e un giorno, ancora molto molto lontano, magari su Marte. Dobbiamo essere preparati a riconoscere ciò che troveremo”, ha sottolineato. L’astronauta ha poi dichiarato la difficoltà di rispondere alle domande che i giornalisti, ma anche il pubblico dell’incontro che si è tenuto dopo la visita al Museo Pecci, gli hanno fatto sull’esperienza dello spazio. “Mi chiedono tutti cosa si prova, ma si tratta di emozioni per le quali non ci sono paragoni, sulla Terra non esiste nulla di simile. Le incredibili montagne russe della partenza, con l’accelerazione dei motori che ti schiaccia, l’assenza di gravità, l’uscita dalla stazione spaziale, sospesi nel vuoto dello spazio, non è per niente facile descriverle, sono sensazioni uniche”.
Dopo la visita alla più importante collezione di meteoriti e rocce da impatto presente nel nostro Paese, quella del Museo Italiano di Scienze Planetarie, che ha approfittato del ventennale nel marzo di quest’anno per esporre nuovi campioni di meteoriti recentemente acquisiti, Parmitano ha parlato della sua esperienza al Centro per l’arte contemporanea Pecci. In tantissimi hanno partecipato all’incontro “Nel buio e nella luce: l’umanità e l’infinito cercare”, tante le domande e le curiosità e tanti gli applausi.
Infine forse è utile ricordare che il Museo Italiano di Scienze Planetarie di Prato proprio con ESA, ha una convenzione per il prestito di campioni di meteoriti a fini educativi e per condividere attività di divulgazione scientifica. Non a caso il Museo nel settembre 2024 ha partecipato alla Notte dei Ricercatori proprio nella sede Romana ESA-ESRIN.