
(AGENPARL) – Thu 22 May 2025 UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Museo Civico Archeologico “U. Formentini” del Castello San Giorgio
“Le pietre parlanti nella Preistoria”
Grande successo per la mostra che rimarrà fino al 31 maggio al Castello: quasi 12mila visitatori
La Spezia, 22 maggio 2025 – Ultimi giorni per poter ammirare la mostra “Le pietre parlanti nella Preistoria”, l’esposizione a cura di Donatella Alessi al Museo Civico Archeologico “U. Formentini” del Castello San Giorgio della Spezia, che ha già riscosso un incredibile successo di pubblico: quasi 12.000 visitatori dal giorno dell’inaugurazione, il 14 febbraio, ad oggi.
La mostra è stata accompagnata da un ricco calendario di laboratori didattici rivolti ai più piccoli, visite guidate per gruppi e scolaresche ed in particolare da “Archeologica”, la rassegna di appuntamenti con l’archeologia a cura di Donatella Alessi giunta alla diciannovesima edizione. Contestualmente alla mostra, infatti, il Castello San Giorgio ha organizzato specifici appuntamenti scientifici con archeologi, direttori di Musei e funzionari della Soprintendenza per approfondire ed aggiornare i concittadini appassionati di storia e archeologia sulle nuove ricerche e studi che hanno riscosso notevole successo coinvolgendo oltre 250 persone.
La mostra, che si concluderà il 31 maggio, raccoglie e racconta un fenomeno straordinario che accumuna la Preistoria di molte regioni d’Italia: la statuaria antropomorfa dell’età del Rame, che abbraccia un arco temporale compreso tra il 3.400 e il 2.300 a.C.
“Le pietre parlanti nella Preistoria”.
La mostra è composta da due sezioni: l’una fotografica, a cura di Giorgio Murru, responsabile del Museo di Laconi e del fotografo Nicola Castangia, che raccoglie i monumenti di tutta l’Italia, l’altra dedicata ai ritrovamenti di statue stele della Lunigiana, a cura di Donatella Alessi, conservatrice del Museo “U. Formentini” del Castello San Giorgio della Spezia.
Il progetto espositivo è frutto di una collaborazione tra undici istituzioni museali, tra cui naturalmente il Museo del Castello di San Giorgio, e intende proporre in una progettazione unitaria e coerente trentasette gigantografie che offrono al visitatore la possibilità di viaggiare idealmente lungo la penisola e di conoscere i risultati artistici di un fenomeno artistico caratteristico dell’età del Rame.
Attraverso le fotografie ad altissima risoluzione, che mostrano dettagli non appariscenti e a volte non facilmente individuabili sugli originali, la mostra ci trasporta in un passato remoto, svelandoci le misteriose statue stele che punteggiano la nostra penisola. Un’occasione preziosa per scoprire i significati nascosti dietro queste antiche sculture e per apprezzare la creatività e la spiritualità dei nostri antenati.
La mostra, nata dall’impulso del Menhir museum di Laconi (Oristano), di Archeofoto Sardegna e dal coinvolgimento della Rete Nazionale dei Musei delle Statue Stele Menhir, nasce dopo un lungo percorso di interlocuzioni tra i sistemi museali italiani, che si sono messi in rete, dopo vari incontri tra i vertici, avvenuti anche in occasione di TourismA Firenze, si inserisce nelle iniziative di valorizzazione del Museo Archeologico del Castello di San Giorgio e richiama il protocollo d’intesa firmato tra i Musei della Rete.
Le undici realtà culturali coinvolte nel progetto fotografico, oltre al Museo del Castello San Giorgio, sono: l’Area Megalitica di Aosta, il Museo delle Statue Stele della Lunigiana (Pontremoli), il Museo dell’Alto Garda (Riva del Garda), l’Antiquarium Tellinum (Teglio), il Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica (Capo di Ponte), il Museo Civico Archeologico Carlo Gaetano Nicastro (Bovino), il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico Giovanni Antonio Sanna (Sassari), il Museo Archeologico Comunale (Santadi), il Menhir Museum – Museo della Statuaria Preistorica (Laconi) e il Civico Museo (Allai).
Al Museo Archeologico del Castello San Giorgio le trentasei gigantografie della statuaria preistorica saranno messe in dialogo con le statue stele “reali” rinvenute nel territorio lunigianese fino agli anni ’70 del secolo scorso. La seconda sezione della mostra intende inoltre aggiornare la comunità spezzina sugli ultimi ritrovamenti provenienti dalla provincia della Spezia, poco conosciuti finora al grande pubblico e che in alcuni casi saranno mostrati per la prima volta in una sede museale.
Si tratta quindi di un’importante occasione sia per avviare collaborazioni e progetti condivisi tra i musei che compongono la Rete Nazionale dei Musei delle Statue Stele Menhir.
Nel corso della mostra, per offrire un aggiornamento sugli studi relativi al fenomeno del monolitismo preistorico, che non smette mai di stupire i visitatori per il fascino e il mistero che lo avvolgono, verranno realizzate conferenze e incontri con archeologi, specialisti studiosi dell’età del Rame.
Questa esposizione si dimostra quindi come un’occasione unica per riflettere sulla nostra identità e sulle nostre radici profonde mettendoci in connessione con le emozioni, la sacralità e le credenze degli uomini dell’antichità.
Si ringrazia sentitamente il Dr. Giorgio Murru, responsabile del Museo di Laconi, per il progetto e anche per la disponibilità a partecipare ad una conferenza sull’archeologia protostorica in Sardegna, e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggi per la Città Metropolitana di Genova e la Provincia della Spezia per la disponibilità ai prestiti.
Info Museo Archeologico del Castello San Giorgio
La Spezia – via XXVII Marzo
Sito. http://www.museodelcastello.museilaspezia.it
FB @museocastellosangiorgio
IG @museocastellosangiorgio