
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 *Pac: Cia-Agricoltori, progetto di accorpamento avrebbe conseguenze pesanti
su aziende lucane *
Il progetto di accorpamento della Politica Agricola Comune ad altri
programmi nel prossimo bilancio Ue 2028-2034 avrebbe conseguenze pesanti su
ogni azienda agricola lucana che in media ha ricevuto 3.770 euro di
contributi Pac. Per un quadro più esauriente: le risorse finanziarie
assegnate al CSR Basilicata per il 2023-2027 sono pari a 452,9 milioni di
euro che derivano per il 50,5% dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo
Rurale (FEASR) e per il 49,5% da fondi nazionali – di cui quota nazionale
34,65% e quota regionale 14,85%. Anche per la zootecnia il “peso” è
consistente: l’8 maggio scorso Agea ha approvato un Decreto relativo alle
*misure* connesse alla *superficie *o agli *animali*. La liquidazione
complessiva ammonta a poco più di *11 milioni e 724mila euro* che fanno
riferimento a *6.878 domande* nell’ambito dei Psr di cui quello
Basilicata. Dunque
la politica agricola europea rischia di crollare come un castello di carte.
Ecco perché Copa- Cogeca – a cui aderisce la Cia-Agricoltori – non possono
accettare la fusione della politica agricola comune all’interno di un
fondo unico. Sono queste le motivazioni della protesta avviata a Bruxelles
e che arriverà sui territori. “Fermiamo ogni ipotesi di riallocamento dei
finanziamenti Ue in un Fondo unico” è l’allarme di Cia-Agricoltori,
aderendo alla protesta “The Eu House of Cards” promossa, oggi a Bruxelles,
dal Copa-Cogeca.“Rammarica vedere che, nonostante la situazione di profonda
fragilità che sta vivendo il mondo intero con l’Europa nel fuoco di
tensioni geopolitiche e commerciali, non si ascolti ancora la voce degli
agricoltori che rappresentano un pilastro solido e fondamentale della
sicurezza alimentare globale” commenta il presidente nazionale di Cia,
Cristiano Fini, ribadendo quanto denunciato, già da mesi, dalla
Confederazione proprio a difesa di una Pac indipendente con fondi specifici
per il settore e a tutela della sovranità alimentare Ue. L’adesione di Cia,
dunque, alla manifestazione degli agricoltori europei rafforza il no
categorico a tutte quelle proposte che stanno circolando in questi giorni,
tentando di ostacolare quella che “non è solo una richiesta tecnica, ma una
necessità strategica”.
Infatti, ribadisce Fini: “Un accorpamento ad altre risorse rappresenterebbe
una modifica fondamentale della governance del Quadro finanziario
pluriennale (QFP) e porterebbe all’indebolimento dell’autonomia agricola
europea, minando il funzionamento della Pac che verrebbe così frammentata
in 27 politiche nazionali diverse, indebolendo il mercato unico e creando
disparità tra gli Stati membri e i settori produttivi”.
Cia sottoscrive, per questo, il messaggio del Copa-Cogeca: “Senza una linea
di bilancio dedicata e tutelata a sostenere il quadro agricolo europeo, la
Pac potrebbe crollare come un castello di carte”.
“La mobilitazione di oggi è solo l’ennesimo atto. Non finisce certo qui”,
conclude Fini.