
Banja Luka Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha duramente condannato il comportamento dell’ambasciatore danese in Bosnia-Erzegovina, definendolo “scandaloso e offensivo”. Durante un ricevimento organizzato dai Paesi nordici a Sarajevo per celebrare le loro festività nazionali, l’ambasciatore danese avrebbe rivolto critiche pesanti e ingiustificate alla Republika Srpska, secondo quanto riportato da Dodik.
“Se la Bosnia-Erzegovina fosse un Paese normale, l’ambasciatore danese stasera sarebbe considerato persona non grata”, ha dichiarato Dodik, sottolineando che l’ambasciatore si è “intromesso negli affari interni nel modo più rozzo, diffondendo falsità e insulti contro la Republika Srpska.”
Il presidente della Srpska ha aggiunto che “tali ambasciatori possono essere i preferiti dei bosniaci, ma non sono benvenuti nella Republika Srpska.” Ha inoltre ironizzato sulla politica interna danese, dicendo: “Attenderò con ansia il giorno in cui la Groenlandia apparterrà agli Stati Uniti. La cattiva governance della Danimarca contribuisce alle giustificate richieste che la Groenlandia appartenga all’America.”
Secondo Dodik, l’ambasciatore ha sfruttato in modo improprio un evento celebrativo per attaccare la leadership della Republika Srpska, accusandola di presunte tendenze secessioniste invece di trasmettere messaggi di pace e dialogo.
Questo nuovo episodio alimenta ulteriormente la tensione tra le istituzioni della Republika Srpska e alcuni rappresentanti della comunità diplomatica occidentale in Bosnia-Erzegovina, in un contesto politico già particolarmente delicato.