
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 *Scuola, la Regione avvia le linee guida per il triennio 2026-2029.
Barcaioli: “Le decisioni non verranno calate dall’alto”*
(aun) – Perugia, 21 maggio 2025 – La Giunta regionale dell’Umbria ha oggi
avviato il percorso di adozione delle linee guida per la programmazione
territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio
2026/2027 – 2027/2028 – 2028/2029.
Il documento, che definisce i criteri e gli indirizzi generali per
l’elaborazione del piano regionale dell’offerta formativa e per il
dimensionamento scolastico, rappresenta lo strumento preliminare che
orienterà, nei prossimi mesi, l’intero processo di pianificazione del
sistema. Le linee guida saranno presentate all’Assemblea legislativa per
l’approvazione definitiva.
Il nuovo impianto valorizza dunque il percorso di confronto con i
territori, le amministrazioni provinciali e comunali, l’Ufficio scolastico
regionale e le istituzioni scolastiche, in coerenza con quanto previsto dal
Decreto legislativo 112/1998. Le linee guida tengono conto dei vincoli
normativi nazionali, in particolare delle riforme previste dal Pnrr in
materia di riorganizzazione della rete scolastica, e delle specificità
territoriali umbre, come le aree interne e montane, su cui insistono
esigenze educative peculiari.
Come spiegato dall’assessore Barcaioli “a differenza del passato, il piano
annuale sarà proposto dalla Giunta e, raccogliendo l’auspicio espresso da
diversi soggetti istituzionali e dal mondo della scuola, l’approvazione
sarà riportata in capo all’assemblea legislativa”.
E ancora: “Restituire centralità all’assemblea legislativa su un tema così
strategico è un segno di rispetto per le istituzioni e per i cittadini. Le
decisioni non verranno calate dall’alto, ma si costruirà insieme un
progetto condiviso di scuola”.
“Il nostro obiettivo – ha concluso Barcaioli – è costruire un’offerta
formativa che sia davvero integrata, inclusiva e sostenibile, capace di
rispondere ai bisogni reali delle comunità scolastiche e dei territori. Per
farlo, serve un lavoro paziente di ascolto e di programmazione, già avviato
nei mesi passati e che continuerà coinvolgendo tutti gli attori
interessati, nonché le sedi istituzionali deputate”.