
Bruxelles – La Commissione Europea ha reso noto oggi di aver informato TikTok delle proprie conclusioni preliminari secondo cui la popolare app cinese avrebbe violato il Digital Services Act (DSA), la normativa europea che regola i servizi digitali, con particolare riferimento alla trasparenza delle pubblicità sulla piattaforma.
Secondo la Commissione, TikTok non ha rispettato l’obbligo di creare un database trasparente e accessibile per le inserzioni pubblicitarie, rendendo così difficile per ricercatori, giornalisti e società civile monitorare fenomeni come pubblicità ingannevole, campagne di disinformazione coordinate e frodi, soprattutto in vista di appuntamenti elettorali cruciali.
“La mancanza di trasparenza ostacola il controllo democratico e impedisce un’efficace supervisione pubblica sul contenuto degli annunci, sui destinatari e sugli sponsor”, si legge nella nota ufficiale.
L’indagine, definita dalla Commissione “approfondita”, ha incluso l’analisi di documenti interni di TikTok, test dei suoi strumenti pubblicitari e colloqui con esperti indipendenti. I risultati hanno evidenziato che il sistema pubblicitario di TikTok non fornisce informazioni sufficienti e non consente ricerche complete, limitando l’utilità del database per la sorveglianza pubblica.
Possibili sanzioni fino al 6% del fatturato globale
TikTok ha ora diritto a presentare una risposta formale per difendere la propria posizione. Se la Commissione dovesse confermare la violazione, potrà adottare una decisione di non conformità che potrebbe comportare:
- una multa fino al 6% del fatturato annuo globale di TikTok;
- sanzioni giornaliere per forzare l’adeguamento alle regole;
- l’imposizione di una sorveglianza rafforzata temporanea sulla piattaforma.
Un caso aperto da tempo
L’istruttoria formale nei confronti di TikTok era stata avviata a febbraio 2024, nell’ambito della nuova normativa europea. Oltre alla trasparenza pubblicitaria, sono oggetto di indagine anche la progettazione degli algoritmi, la protezione dei minori, l’accessibilità dei dati per i ricercatori, e – da dicembre 2024 – la gestione del rischio di interferenze elettorali e dei dibattiti civici.
Questa mossa si inserisce in un più ampio sforzo dell’Unione Europea per regolare il potere delle grandi piattaforme digitali e garantire maggiore trasparenza e sicurezza online, specialmente in un anno sensibile dal punto di vista elettorale.
La posizione di TikTok
Al momento, TikTok non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, l’azienda si trova sempre più sotto pressione in Europa, dove è già oggetto di varie indagini per presunte violazioni della privacy e gestione dei contenuti sensibili.
Con l’entrata in vigore del Digital Services Act, l’UE ha segnato un punto di svolta nel controllo dei colossi tech, e TikTok sembra essere uno dei primi grandi casi a testare l’efficacia del nuovo strumento legislativo.
