
(AGENPARL) – Sat 17 May 2025 Israele: S. Craxi, spargere il seme dell’odio non è funzionale al suo futuro
“Sono rientrata poche ore fa da una missione in Israele e nei Territori palestinesi, dove ho guidato una delegazione della Commissione Affari esteri e difesa del Senato della Repubblica. A Tel Aviv e a Gerusalemme abbiamo incontrato molte figure istituzionali, dal ministro degli Esteri israeliano allo speaker della Knesset, spostandoci poi a Ramallah, dove ci siamo intrattenuti a colloquio con il Primo ministro dell’Autorità palestinese, con il ministro dell’Interno e con il presidente del Consiglio nazionale”. Lo afferma Stefania Craxi, presidente della Commissione Affari esteri e difesa a Palazzo Madama.
“Ho sotto gli occhi le immagini della devastazione nei Kibbutz al confine con la Striscia di Gaza, ho ascoltato i racconti dell’orrore vissuto in quel maledetto 7 ottobre del 2023, ed ho altresì raccolto testimonianze sulle condizioni di vita del popolo palestinese, sulla catastrofe umanitaria che si sta consumando in quella lingua di terra che si affaccia sul Mediterraneo. Ho espresso con determinazione a tutti gli interlocutori – spiega Craxi – il convincimento che occorre trovare una via di uscita politica alla crisi che infiamma il Medio Oriente, articolando quei passaggi necessari a definire lo sbocco negoziale: un nuovo e immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi israeliani tuttora nelle mani di Hamas, il sostegno umanitario alla popolazione palestinese assediata nella Striscia di Gaza. Ho incontrato il patriarca latino di Gerusalemme, l’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, e il Custode di Terra Santa, Padre Francesco Patton, ringraziandoli per gli straordinari sforzi di mediazione che vengono compiuti, per i messaggi di pace e di speranza che vengono professati in un contesto difficile e pericoloso. Sono convinta che non bisogna smarrire il senso di umanità, quel sentimento che ho letto negli occhi dei rappresentanti delle Ong italiane impegnati a fornire assistenza e supporto alle vittime civili della guerra”.
“Israele – conclude Craxi – ha diritto a vivere in sicurezza, i suoi cittadini hanno diritto a un’esistenza normale, libera, senza sentirsi ogni giorno minacciati di distruzione; il popolo palestinese ha diritto ad una patria, a vedersi riconosciuta una soggettività statuale nel contesto delle relazioni internazionali. Oggi il governo di Tel Aviv ha una grande responsabilità. Deve agire con lungimiranza, consapevole che tagliare le radici dell’organizzazione terroristica di Hamas non può significare la condanna alla fame, alla sete e alla morte di milioni di palestinesi innocenti. Spargere il seme dell’odio non è funzionale alla pace, e neppure, purtroppo, al futuro stesso di Israele”.