
(AGENPARL) – Fri 16 May 2025 *Rinnovabili, Costa (M5S): “Sentenza TAR conferma limiti del decreto. Si
rischia la paralisi, il Mase faccia presto”*
Roma, 16 maggio 2025 – «L’annullamento dell’articolo 7 del decreto del
decreto Aree idonee impone al Governo una correzione di rotta. Non si può
rispondere alle criticità sollevate dalla giustizia amministrativa
rilanciando, come sta accadendo, la scorciatoia ideologica del nucleare che
non è certamente la risposta alle immediate esigenze di decarbonizzazione»,
dichiara Sergio Costa, vicepresidente della Camera dei deputati ed ex
ministro dell’Ambiente.
«Il governo ha 60 giorni di tempo per riscrivere il decreto senza dare
eccessiva discrezionalità alle Regioni, con il rischio di impedire una
omogenea diffusione delle rinnovabili su tutto il territorio nazionale»,
continua Costa.
Secondo l’ex ministro dell’Ambiente, il dibattito sulle fonti energetiche
non può ridursi a un’alternativa artificiosa tra rinnovabili e nucleare:
«Mentre in Francia l’energia atomica accumula ritardi e costi fuori
controllo, in Italia e in Europa il fotovoltaico e l’eolico crescono con
rapidità e costi in calo. La vera sfida è rimuovere gli ostacoli normativi
e burocratici, accelerare sugli accumuli, firmare subito il decreto porti
per l’avvio dei progetti di offshore, come lo stesso ministro Pichetto ha
annunciato varie volte, investire con decisione su tecnologie come
l’agrivoltaico e l’idrogeno verde».
«La sentenza non è uno stop, ma un’occasione – conclude –. Serve un nuovo
decreto che dia finalmente certezze agli enti locali, agli operatori e ai
cittadini. Senza perdere altro tempo. La crisi climatica impone scelte
responsabili e coerenti, non fughe in avanti su tecnologie che non
rispondono alle urgenze del presente», conclude Costa
*Roberto Malfatti*
*Comunicatore politico e sociale*