
(AGENPARL) – Thu 15 May 2025 COMUNE DI ORISTANO
Comuni de Aristanis
ORDINANZA SINDACALE N. 11 DEL 15/05/2025
OGGETTO:
ADOZIONE DI MISURE DI PREVENZIONE E DI CONTROLLO DELLA
WEST NILE DISEASE (FEBBRE DEL NILO OCCIDENTALE), DEL VIRUS
USUTU E, IN GENERALE, DI ALTRE MALATTIE VIRALI TRASMESSE DA
INSETTI VETTORI, IN PARTICOLARE DA ZANZARE.
IL SINDACO
ACQUISITA la comunicazione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ASL
di Oristano, registrata al protocollo di questo Ente in data 13/05/2025 al numero 32.582 con
la quale si segnala che nel territorio della Provincia di Oristano, nello specifico nel Comune
di Arborea, è stata rilevata la circolazione del virus della West Nile Disease (Febbre del Nilo
Occidentale) in uccelli (cornacchia grigia) a seguito di positività alle analisi di laboratorio di
prima istanza eseguite dall’IZS Sardegna (in attesa della conferma da parte del CESME
presso l’IZS di Teramo).
ACQUISITA inoltre la correlata proposta del medesimo Dipartimento della ASL di Oristano
comprendente l’adozione di misure di prevenzione e di controllo della West Nile Disease
(Febbre del Nilo Occidentale), del virus Usutu e di altre malattie virali trasmesse da insetti
vettori, in particolare zanzare;
CONSIDERATO che il territorio comunale è interessato da rilevanti infestazioni di zanzare
potenzialmente responsabili della trasmissione di malattie virali all’uomo o agli animali, tra
cui i cavalli in particolare;
CONSTATATO che gli interventi ordinari di disinfestazione attuati dagli Enti competenti
nelle strade ed altre aree pubbliche non risultano comunque sufficienti ad assicurare un
adeguato controllo degli insetti vettori i cui focolai di sviluppo larvale risultano localizzati
nelle raccolte d’acqua stagnante anche in aree private quali balconi e terrazzi, giardini, orti,
vivai, cantieri edili, depositi di attività agricole, artigianali, industriali e commerciali, ecc.
RAVVISATA la necessità di intervenire a tutela della salute pubblica mediante l’adozione di
misure di prevenzione e controllo delle malattie infettive trasmissibili attraverso la puntura di
zanzare responsabili della trasmissione dei virus West Nile, Usutu, Chikungunya, Dengue,
Zika;
VISTO il Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arborvirosi (PNA)
2020–2025 nonché il correlato Piano regionale;
VISTA la Legge Regionale 11 settembre 2020, n. 24 recante “Riforma del sistema sanitario
regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogazione della legge
regionale n. 10 del 2006, della legge regionale n. 23 del 2014 e della legge regionale n. 17
del 2016 e di ulteriori norme di settore”;
locali”) e le successive modifiche e integrazioni, in particolare l’art. 50 concernente le
competenze del Sindaco quale “rappresentante della comunità locale”, “in caso di
emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale”;
INFORMA
L’intero territorio della Regione Sardegna è classificato tra le aree ad Alto Rischio di
trasmissione del virus della West Nile Disease in quanto si sono ripetutamente osservati
episodi di infezione nell’uomo e negli animali. La sorveglianza attuata su uccelli stanziali e
selvatici, su zanzare, cavalli e uomo, ha evidenziato, ormai da diversi anni, la circolazione
del virus della West Nile e del virus Usutu, soprattutto dal periodo tardo primaverile al
periodo autunnale.
Si sottolinea in particolare che, anche nel corso del corrente anno, nel territorio della
Provincia di Oristano è stata confermata la circolazione del virus di West Nile.
La West Nile Disease (WND) o Febbre del Nilo Occidentale, è una malattia causata da un
virus trasmesso dalle zanzare capace di causare forme asintomatiche, forme simil
influenzali e, nei casi più gravi, forme neuro-invasive con sintomi nervosi negli uccelli, negli
equidi e nell’uomo (a seguito di meningo-encefalite).
Il virus può infettare anche cani, gatti, conigli e altri animali ma in tali specie non è
riscontrabile alcuna sintomatologia clinica.
I serbatoi del virus sono, esclusivamente, gli uccelli, sia migratori che stanziali, e le zanzare.
Gli uccelli in particolare sono i principali serbatoi e amplificatori del virus e svolgono un ruolo
essenziale nella diffusione del virus in nuove aree geografiche anche tra loro molto distanti.
Essendo una malattia trasmessa tramite le zanzare infette, che fungono da vettori del virus,
si manifesta con un andamento per lo più stagionale, in particolare nel periodo dell’anno
coincidente con la massima attività dei suddetti insetti pungitori (mediamente, da aprile a
dicembre).
Differenti generi e specie di zanzare (principalmente Culex pipiens o zanzara comune) si
infettano del virus West Nile pungendo gli uccelli infetti (uccelli viremici) e trasmettono il
virus con le successive punture ad altri uccelli. In particolari condizioni ecologiche e
climatiche, specialmente nel periodo con elevata attività degli insetti pungitori, le zanzare
infette possono trasmettere il virus anche a mammiferi ospiti accidentali, tra cui l’uomo e il
cavallo.
Tendenzialmente sono zanzare che hanno un limitato raggio di spostamento e la loro attività
è prevalentemente crepuscolare.
Allorché cavalli e uomo sono interessati dall’infezione virale, il ciclo evolutivo della West Nile
non riesce a perpetuarsi in quanto nei mammiferi il virus non raggiunge, nel sistema
circolatorio, concentrazioni sufficientemente elevate per infettare le zanzare vettori e
trasmettere la malattia ad altri soggetti: per tale motivo sia l’uomo che i cavalli sono
considerati “ospiti terminali dell’infezione” o anche “ospiti accidentali a fondo cieco”, incapaci
di trasmettere l’infezione ad altri uomini o ad altri cavalli. Gli unici modi possibili di contagio
della malattia da uomo a uomo sono rappresentati dalle trasfusioni di sangue e dai trapianti
di organi e tessuti nei soli casi in cui non siano stati effettuati i previsti controlli di screening
in laboratorio.
È stata inoltre descritta anche la trasmissione del virus dalla madre al bambino durante la
gravidanza, il parto e l’allattamento.
In altri termini, la zanzara comune Culex pipiens, il vettore principale del virus, non si infetta
pungendo un essere umano o un cavallo portatori del virus, ma può trasmettere ad essi il
virus solamente dopo averlo acquisito da uccelli infetti (serbatoi naturali del virus) nei quali
si sviluppa una elevata e duratura viremia (ossia un’elevata presenza di virus nel sangue).
Le zanzare adulte non si allontanano molto dai siti di riproduzione ossia dalle raccolte
d’acqua stagnante ove vengono depositate le uova e dalle quali schiudono le larve che si
accrescono in acqua sino allo stadio di pupa (ultimo stadio acquatico). Per prevenire la loro
proliferazione e le loro punture, occorre pertanto, in primo luogo, evitare la formazione di
ristagni d’acqua ed attuare trattamenti larvicidi.
Nell’uomo l’infezione da West Nile Disease decorre senza alcun sintomo nell’80% circa dei
casi. Nel restante 20% circa si verifica una sintomatologia simil-influenzale, nota appunto
come febbre di West Nile avente un decorso di circa una settimana caratterizzata da un
periodo di incubazione di 2-14 giorni, con febbre, cefalea, dolori muscolari e articolari,
possibili eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati.
In meno dell’1% dei casi, in particolare nei soggetti anziani, nei soggetti
immunocompromessi o nei soggetti con concomitante presenza di altre patologie, la
malattia si può manifestare come forma neuro-invasiva con sintomi neurologici: febbre alta,
forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore,
convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
Nei casi più gravi (circa uno su mille) il virus può causare una meningo encefalite letale.
Anche nei cavalli la West Nile, nella maggior parte dei casi decorre in forma asintomatica:
è stato stimato che circa il 10% degli animali infetti sviluppa la forma clinica simil influenzale
e, in minor percentuale, la forma neuro-invasiva con sintomatologia neurologica talora letale
(debolezza degli arti posteriori, paralisi o paresi degli arti con incapacità a mantenere la
stazione quadrupedale, fascicolazioni muscolari, deficit propriocettivi, cecità, ptosi del
labbro inferiore o paralisi/paresi dei muscoli labiali o faciali, digrignamento dei denti).
Qualsiasi manifestazione di sintomatologia nervosa nell’uomo e negli equidi deve essere
immediatamente denunciata alla ASL per gli opportuni esami diagnostici.
In campo umano non esiste un vaccino per i virus della West Nile e Usutu così come non
esiste una specifica terapia.
Per gli equidi esiste la possibilità della vaccinazione contro la West Nile oltre alle misure
preventive generali volte a limitare il contatto con gli insetti vettori (utilizzo di zanzariere nei
box, applicazione di insetto repellenti, interventi ambientali volti ad eliminare, per quanto
possibile, i ristagni d’acqua sede di sviluppo larvale delle zanzare).
L’attività di sorveglianza attuata dai Servizi Medici e Veterinari della ASL e dell’Istituto
Zooprofilattico, con la collaborazione dell’Ente Provincia, del Corpo Forestale dello Stato,
dell’Agenzia Forestas e dei Cittadini, ha come principale obiettivo l’individuazione, il più
precocemente possibile, della circolazione virale negli uccelli (principali serbatoi del virus) e
nelle zanzare vettori nonché l’individuazione precoce del passaggio del virus dagli uccelli
all’uomo e agli equidi per il tramite delle zanzare.
Le attività di sorveglianza messe in atto comprendono la sorveglianza su uccelli stanziali
appartenenti a specie bersaglio, la sorveglianza su uccelli selvatici rinvenuti morti o
moribondi, la sorveglianza entomologica sugli insetti vettori rappresentati dalle zanzare,
tramite apposite trappole, la sorveglianza dei casi di sintomatologia nervosa negli equidi
(solo West Nile) e la sorveglianza dei casi umani (malattia neuro-invasiva e/o infezioni
recenti da West Nile e da Usutu).
La conferma della circolazione del virus negli uccelli (serbatoi del virus), nelle zanzare
(insetti vettori), nei cavalli e nell’uomo (entrambi ospiti accidentali a fondo cieco), deve
condurre ad un rafforzamento delle misure di prevenzione nel campo della sanità pubblica,
soprattutto mediante campagne informative per ridurre il rischio delle punture delle zanzare,
un incremento delle attività di lotta sistematica alle zanzare, controlli sistematici di
laboratorio nei casi di trasfusioni di sangue e trapianti di organi e tessuti in campo umano.
Il meno noto virus Usutu (USUV) è anch’esso capace di indurre sia mortalità significativa tra
le popolazioni di alcune specie di uccelli sia sintomi nell’uomo anche se la capacità di indurre
forme cliniche neuro-invasive sembra essere, ad oggi, limitata a poche e sporadiche
segnalazioni.
I due virus West Nile e Usutu condividono cicli di trasmissione simili ovvero si trasmettono
tra uccelli nonché tra uccelli e mammiferi per il tramite di zanzare infette che fungono da
vettori ponte (soprattutto del genere Culex) pertanto è previsto un approccio congiunto per
la prevenzione delle infezioni da questi due virus.
I diversi Enti coinvolti nella sorveglianza sugli uccelli nonché i cittadini possono telefonare
sottoporre ad analisi di laboratorio.
La lotta agli insetti vettori dovrebbe essere preferibilmente pianificata con soluzioni
gestionali mirate alla rimozione delle raccolte d’acqua stagnante ovvero con la ricerca e
rimozione dei focolai di sviluppo delle larve delle zanzare, la bonifica ambientale, l’impiego
di prodotti larvicidi nei focolai che non possono essere rimossi o bonificati e l’utilizzo di
prodotti adulticidi solamente in situazioni emergenziali.
Oltre che nelle aree pubbliche, è importante che i focolai di proliferazione larvale siano
eliminati anche nelle aree private, soprattutto in aree urbane per cui risulta particolarmente
importante che anche i cittadini partecipino attivamente all’eliminazione dei siti di
riproduzione delle zanzare evitando i ristagni d’acqua anche se di piccole dimensioni.
In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, il Sindaco, in accordo con le autorità
sanitarie competenti, può, tra l’altro, adottare una specifica “Ordinanza contingibile e urgente”
che avvisi la popolazione sui potenziali rischi di contagio e che indichi l’urgente necessità di
interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio e dell’ambiente
mediante opportune misure di bonifica e di igiene ambientale a cui anche la cittadinanza
deve attenersi con la previsione, se necessario, di consentire l’accesso alle aree private da
parte degli operatori dell’impresa di disinfestazione.
Si evidenzia che il controllo delle infestazioni da insetti vettori e da altri artropodi è utile a
prevenire anche numerose altre infezioni virali che interessano l’uomo tra le quali si citano
le infezioni da virus Dengue, Chikungunya e Zika trasmesse principalmente dalla cosiddetta
“zanzara tigre” (Aedes albopictus, particolarmente attiva in orari diurni), l’infezione dal virus
Toscana trasmesso da pappataci o flebotomi (insetti simili a zanzare di piccole dimensioni:
Phlebotomus perniciosus e Phlebotomus perfiliewi) e l’encefalite virale da zecche
(quest’ultimo virus è, invece, trasmesso dalle zecche ed infetta l’uomo e diverse specie
animali).
I cittadini, in particolare se appartenenti alle categorie a rischio (soggetti anziani e soggetti
immunocompromessi), devono prestare particolare attenzione a proteggersi dalle punture
di zanzare, di pappataci (flebotomi) e di altri artropodi tra i quali le zecche, in quanto
responsabili della trasmissione di diversi virus.
ORDINA
Agli Enti competenti in materia di sanità pubblica, emergenze sanitarie, tutela ambientale,
gestione del territorio:
� Di potenziare l’informazione affinché le persone che vivono o lavorano nell’area
provinciale interessata da circolazione virale adottino le misure più idonee per ridurre
il rischio di essere punte dalle zanzare e collaborino alle attività di rimozione dei focolai
larvali e all’effettuazione dei trattamenti larvicidi nelle acque stagnati presenti anche
nelle aree private [OMISSIS…]
� Di intensificare le attività di bonifica e di igiene ambientale mediante eliminazione dei
focolai larvali rimovibili, trattamenti larvicidi e/o copertura dei focolai non rimovibili
presenti nel territorio su suolo pubblico (ristagni d’acqua presso caditoie, tombini,
bocche di lupo, ecc.);
� In presenza di cluster di 2 o più casi umani di forme neuroinvasive di West Nile o di
Usutu, la cui correlazione spaziotemporale sia stata confermata mediante indagine
epidemiologica, occorre intensificare le attività di contrasto al vettore su tutta l’area
interessata, che va calcolata a partire dalle abitazioni più esterne del cluster di casi e
con metodologie ed ambiti dettagliati nell’Allegato 8 del Piano nazionale Arbovirosi,
prevedendo:
o l’intensificazione delle attività di eliminazione dei focolai larvali e degli
interventi larvicidi nei focolai non rimovibili;
o in ambiente estesamente o mediamente urbanizzato procedere
eventualmente con interventi adulticidi straordinari.
� Di valutare l’applicazione di interventi mirati di disinfestazione con adulticidi in
particolari siti ove si concentrano soggetti a maggior rischio di contrarre o sviluppare
forme neuroinvasive di WND (ospedali, strutture residenziali protette, centri di
aggregazione per anziani ecc.) o in occasione di eventi che possano richiamare grandi
numeri di persone (feste, fiere o sagre) che si svolgano tra il crepuscolo e la notte
(l’attività di controllo dei vettori andrà eseguita secondo le indicazioni del Piano
Nazionale Arbovirosi);
� Di collaborare per il posizionamento delle trappole per la ricerca entomologica nelle
sedi indicate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e dal Servizio
veterinario della ASL Oristano;
� Di collaborare con la Provincia di Oristano e con il Comune per tutte le operazioni
connesse alle operazioni di disinfestazione e di lotta agli insetti vettori.
� Di segnalare al Servizio Veterinario Sanità Animale della ASL di Oristano, ai numeri di
presenza di uccelli morti o moribondi affinché si possano eseguire gli esami di
laboratorio per l’accertamento dei virus trasmessi da insetti vettori.
Ai privati cittadini, ai responsabili di attività industriali, artigianali, commerciali, di coltivazione
di piante e fiori e di altre attività agricole, specialmente se all’interno dell’area urbana o in
aderenza ad essa:
� Di non abbandonare neanche temporaneamente negli spazi aperti pubblici e privati,
compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, oggetti e contenitori di qualsiasi natura e
dimensione (copertoni, bottiglie, lattine, bidoni, barattoli, sottovasi, ecc.) nei quali
possa ristagnare acqua in quanto potenziale sede di sviluppo delle larve di zanzare;
� Di procedere, in presenza di oggetti che possano accumulare acqua, di contenitori e
serbatoi, alla loro protezione o chiusura mediante teli o coperchi e, qualora non
praticabile, favorire per quanto possibile il regolare ricambio di acqua o lo svuotamento
settimanale o regolari trattamenti larvicidi per evitare lo sviluppo dei focolai di larve di
zanzare nelle acque stagnanti (con particolare attenzione ai sottovasi di piante e fiori
nelle aree private o cimiteriali). Tutti i contenitori utilizzati saltuariamente (es. innaffiatoi
o simili) dovranno essere capovolti o sistemati in modo da evitare la formazione di
raccolte d’acqua in caso di pioggia;
� Di eseguire frequenti pulizie e svuotamenti dell’acqua presente nelle caditoie ovvero
in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche o altre raccolte
di acqua stagnante, ricorrendo, qualora non sia sufficiente la bonifica ambientale volta
alla rimozione dei focolai di sviluppo delle larve di zanzare, al trattamento con prodotti
larvicidi con cadenza regolare (e all’occorrenza, un trattamento entro 7 giorni dopo
ogni precipitazione atmosferica previa pulizia);
� Di svuotare le fontane e le piscine non in esercizio o, in ogni caso, evitare il ristagno di
acqua;
� Di tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, da sterpi e rifiuti di ogni genere,
e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque piovane o di qualsiasi altra
provenienza;
� Di provvedere alla sistemazione del suolo in modo da evitare, per quanto possibile,
raccolte di acqua come, per esempio, in caso di attività di scavo nei cantieri, in campo
agricolo ecc.;
RACCOMANDA
Ai cittadini di adottare le misure più idonee per ridurre il rischio delle punture di zanzare e
per ridurne al minimo la popolazione:
� All’aperto, in particolare dal crepuscolo e sino all’alba, indossare abbigliamento
protettivo di colore chiaro che copra la maggior parte del corpo (camicie a maniche
lunghe, pantaloni o gonne lunghi, calze);
� Di utilizzare all’aperto, con moderazione, insetto repellenti cutanei da spruzzare o
spalmare sulle parti scoperte del corpo; è necessario, comunque, attenersi
scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti repellenti, non
utilizzarli sulle mucose o su regioni cutanee in presenza di lesioni e porre particolare
attenzione al loro impiego sui bambini e donne in gravidanza e in allattamento;
� Di alloggiare in stanze dotate di zanzariere alle finestre ed alle porte d’ingresso avendo
cura di controllare che queste siano integre e ben chiuse;
� In caso di presenza di zanzare in ambienti interni, vaporizzare spray a base di piretro
o di altri insetticidi per uso domestico, oppure utilizzare diffusori di insetticida elettrici,
areando bene i locali prima di soggiornarvi.
� In caso di rinvenimento di uccelli morti o moribondi per strada, in un parco o in qualsiasi
altro luogo, segnalarne la presenza al Servizio Veterinario della ASL di Oristano ai
(Ghilarza) affinché si possano eseguire gli esami di laboratorio per l’accertamento dei
virus trasmessi da insetti vettori.
AFFIDA
al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ASL di Oristano, alla Polizia
Municipale, alle altre Forze di Polizia, ognuno per le proprie competenze, il compito di
vigilare sull’osservanza del presente Provvedimento.
AVVISA
La responsabilità per le inadempienze alla presente Ordinanza è attribuita ai proprietari o ai
conduttori dell’area, che risultano avere titolo per disporre legittimamente del luogo in cui le
inadempienze saranno riscontrate.
Le violazioni alla presente ordinanza, quando non costituiscano violazioni di altre leggi o
regolamenti, sono passibili della sanzione amministrativa pecuniaria da €. 25,00 sino ad €.
INFORMA
Che, ai sensi dell’art. 3, comma 4 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 (“Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”)
contro la presente Ordinanza può essere presentato:
� ricorso giurisdizionale al TAR Sardegna entro 60 giorni dalla data di notifica o notorietà
del presente Provvedimento (Legge 6 dicembre 1971, n. 1034 “Istituzione dei tribunali
amministrativi regionali” e D.lgs. 2 luglio 2010, n. 104 “Codice del Processo
Amministrativo”);
� ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, nel termine di 120 giorni dalla data
di notifica o notorietà del presente Provvedimento (D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199
“Semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi”).
DISPONE
Che la presente Ordinanza sia pubblicata all’Albo Pretorio e sul sito internet del Comune e
che le misure di prevenzione e controllo descritte siano incrementate nel periodo di
maggiore attività degli insetti vettori (da aprile a dicembre di ogni anno).
La trasmissione della presente Ordinanza a:
� Provincia di Oristano;