
(AGENPARL) – Wed 14 May 2025 GEORGE-NICOLAE SIMION A GIU’ LA MASCHERA” (RADIO 1 RAI):
“NON CI SARA’ UN TENTATIVO DI ANNULLARE IL VOTO MA E’
POSSIBILE CHE TENTINO DI ASSASSINARE ME O IL MIO
OPPONENTE AL BALLOTTAGGIO”
Roma, 14 maggio 2025
“Non credo ci sia possibilità di annullare le elezioni ma tenteranno di rubare il voto
perché i globalisti eletti a Bruxelles faranno di tutto per impedire una nuova
maggioranza nel Parlamento in futuro. Sono perfettamente allineato con Giorgia
Meloni. Ho dalla mia parte i cittadini che vogliono il cambiamento e per questo mi
sostengono. Rappresentano la maggioranza qui in Romania. Quindi non ci sarà un
tentativo di annullare il voto, ma – non sto scherzando e so che questa mia
affermazione susciterà clamore – è possibile, perché sono disperati, che tentino di
assassinare me o il mio opponente al ballottaggio. E questo al fine di annullare il
percorso elettorale e mantenere il potere. La posta in gioco è molto alta, siamo un
Paese ricco e con molte risorse naturali. Mi aspetto qualunque cosa e attenderò fino al
giorno dell’inaugurazione prima di dire che è andato tutto bene”. Lo ha affermato il
candidato alle elezioni presidenziali della Romania, George-Nicolae Simion, nel
corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da
Marcello Foa e dedicata al tema “Romania, AFD, Le Pen: democrazie negate?”.
“Ho visto quello che è successo in altri Paesi, come la Slovacchia e gli Stati Uniti
dove persone fanatiche hanno sparato al Presidente e al primo ministro Fico e
interferire nel percorso elettorale con assassinii politici”, ha detto Simion, che ha
aggiunto di avere “un ottimo rapporto con l’Amministrazione Trump e confido che
l’America non permetterà che ci siano interferenze nel voto. Noi non chiediamo
protezione ma solo elezioni libere, come dovrebbe essere in democrazia. Elezioni
corrette e libere”.
Il candidato alle presidenziali della Romania ha affermato di avere intenzione di
“collaborare col Governo Meloni in tutti gli ambiti. Siamo un popolo latino.
Vogliamo un partenariato strategico con l’Italia. Vogliamo trarre beneficio dal fatto
che così tanti romeni lavorano in Italia e tanti imprenditori italiani sono in Romania”.
Per quanto riguarda l’Unione Europea Simion ha detto che “noi negozieremo su tutto.
Ricordo che Ursula Von Der Leyen fece delle dichiarazioni molto conflittuali verso
Giorgia Meloni, ma ora collaborano molto bene. Io sono interessato ad avviare una
collaborazione non un conflitto, Sono un pacificatore e promuoverò pace e
collaborazione a livello dell’Unione europea e della Nato”.
Sul conflitto tra Russia e Ucraina Simion ha detto di condividere “l’approccio
dell’Amministrazione Trump. Condanniamo la guerra di aggressione contro
l’Ucraina e vogliamo che sia raggiunto al più presto un cessate il fuoco, che si smetta
di finanziare il complesso industriale militare, che si ponga fine alle inutili vittime
civili e infine che si raggiunga una soluzione di pace. Questi obiettivi possono essere
raggiunti solo dal principale Paese del Mondo libero ovvero dagli Stati Uniti”.
Sul futuro della Romani dopo il ballottaggio Simion ha detto che intende “chiedere
un mandato limitato per far tornare la democrazia e lo stato di diritto. Non spetta a me
dire quale sarà il ruolo di Georgescu, spetta al popolo rumeno e a lui di accettare. Era
il presidente giusto per la Romania ma l’establishment non ha voluto accettare una
democratica alternanza di poteri. La decisione spetterà a lui e al popolo rumeno, non
a me”. Sul fatto se l’esclusione di Georgescu abbia finito per aiutare elettoralmente la
sua candidatura Simion ha spiegato che “non è stato Georgescu ma la volontà del
popolo, che è stato umiliato. E’ contro la natura umana annullare l’elezione in un
Paese democratico. Io sono qui perché rappresento i leader degli unici partiti che
erano contro il colpo di stato. Io lancio un appello ai rumeni che vivono in Italia di
andare alle urne il 16, 17 e 18 maggio per il ballottaggio. Ci sono seggi elettorali in
ogni regione e in ogni provincia. E’ importante che la loro voce si senta. Sal primo
turno ho ottenuto circa il 70% dei consensi dai rumeni che vivono in Italia, mentre il
mio rivale Nicuors Dan solo il 25%. Non mi aspetto cambiamenti significativi
nell’ultima tornata elettorale”.
In ultimo, Simion è intervenuto sulla la base che Nato sta costruendo in Romania.
“Posso dire che questa base è in costruzione e che i lavori saranno finiti”, ha
concluso, “Io sono un grande sostenitore di questo progetto e della Nato, la più
grande alleanza militare della Storia, quindi mi spenderò per difendere questa base e
aumentare il numero dei soldati in Romania. E’ vitale per noi, per la Polonia, per i
Paesi baltici. Gli ascoltatori italiani devono sapere che domenica 18 maggio ci
saranno elezioni sia in Romania sia in Polonia. Io e il mio amico polacco Karol
Nawrocki stiamo proponendo programmi pro Nato, pro MAGA (Make American
Great Again), pro Trump. E saremo leali con i nostri partner del fianco orientale della
Nato”.