
(AGENPARL) – Fri 09 May 2025 DIPARTIMENTO DI IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA
SC IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
Viale Elvezia 2, 20900 Monza
SCHEDA INFORMATIVA DERMATITE DEL BAGNANTE
Nei mesi estivi, i laghi attirano numerosi visitatori in cerca di riposo, per nuotare o praticare sport
acquatici. Tuttavia, a volte il piacere dell’acqua può essere rovinato, per esempio quando dopo la
nuotata si constata la presenza di pustole molto pruriginose sulla pelle. In questi casi si potrebbe trattare
della «dermatite del bagnante». Il presente foglio informativo intende spiegare il fenomeno e illustrare
le semplici misure da adottare per la sua eliminazione.
Cos’è la dermatite del bagnante?
La dermatite del bagnante, nota anche come dermatite da cercarie, si manifesta con un esantema
allergico causato da parassiti che in ambiente acquatico possono attaccare uccelli (anatre, cigni, oche,
gabbiani) e mammiferi (castori e topi muschiati). Le larve di questi microscopici parassiti vengono
liberate in acque dolci o salate (laghi, stagni, mare) da lumache infette. Invece di parassitare gli animali
che fungono generalmente da ospiti, come gli uccelli acquatici, le cercarie possono anche penetrare
nella pelle di bagnanti, provocando reazioni allergiche. La dermatite del bagnante è presente in tutto il
mondo, e si manifesta con maggiore frequenza durante i mesi estivi.
Come giungono in acqua i parassiti?
I parassiti adulti vivono nel sangue degli animali ospiti infetti (es. anatre, motivo per cui le cercarie – o larve
con la coda biforcuta – sono popolarmente chiamate «pulci delle anatre»). I parassiti producono uova che
vengono evacuate dagli animali infetti tramite le deiezioni.
Le uova evacuate si schiudono rilasciando Ciclo vitale dell’agente patogeno della dermatite del
piccole larve che nuotano liberamente bagnante
nell’acqua, alla ricerca di lumache acquatiche
da parassitare. All’interno di queste ultime le
larve si sviluppano diventando cercarie (da
dove l’espressione «dermatite da cercarie»)
per poi essere nuovamente evacuate
nell’acqua.
Cercaria di Trichobilharzia szidati
(© prof. Wilfried Haas, Università di Erlangen)
(© dr. Helmut Sattmann, Museo di storia
naturale di Vienna)
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Sede territoriale di Lecco: C.so C. Alberto 120 – 23900 Lecco
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In seguito le cercarie cercano un ospite definitivo adeguato (p.es. un uccello acquatico), in modo da
concludere il ciclo e riiniziarlo da capo. Anche se gli esseri umani non possono effettivamente fungere da
ospiti definitivi, accade che le cercarie penetrino nella pelle di bagnanti provocando una reazione allergica.
Tuttavia non possono penetrare all’interno dell’organismo umano e muoiono rapidamente.
Quali sono i sintomi tipici della dermatite del bagnante?
I sintomi della dermatite del bagnante possono essere molto fastidiosi per le persone colpite ma di
regola non costituiscono un serio pericolo per la salute.
Possono manifestarsi i sintomi seguenti:
pizzicori, pruriti e bruciori sulla pelle;
piccole pustole rosse;
piccole vesciche.
I pizzicori, pruriti e bruciori sulla pelle possono manifestarsi già subito dopo essere entrati in contatto
con l’acqua o anche svariati giorni dopo. Le piccole pustole rosse si manifestano nell’arco di 12 ore e
possono trasformarsi in piccole vesciche. Grattare le aree più colpite della pelle può condurre a
infezioni batteriche. Il prurito può durare una settimana o più, per poi scomparire progressivamente.
Sintomi della dermatite del bagnante
(© dr. Robert Konecny,
Ufficio dell’ambiente di Vienna)
(© dr. Martin Kalbe,
Istituto MaxPlanckdi
limnologia, Plön)
La dermatite del bagnante è la conseguenza di una reazione allergica. Per questo motivo le reazioni del
corpo, in caso di un primo contatto con la cercaria, sono contenute. Dopo frequenti balneazioni in acque
interessate dal fenomeno o dopo ripetuti contatti con il parassita, si manifestano reazioni di difesa più
forti accompagnate da sintomi e dolori caratteristici.
Tuttavia non va dimenticato che le irritazioni cutanee legate alla balneazione possono avere cause diAGENZIA DI TUTELA DELLA SALUTE (ATS) DELLA BRIANZA
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verse dalla dermatite del bagnante.
Occorre consultare un medico?
Nella maggior parte dei casi non sono necessarie cure mediche. Le persone colpite possono trovare
sollievo adottando le misure seguenti, eventualmente dopo aver consultato un farmacista:
coprire le parti di pelle colpite con compresse fredde;
applicare un gel o una lozione contro il prurito;
trattare la pelle con una pomata contenente corticosteroidi venduta senza ricetta;
in caso di prurito molto forte si possono assumere antistaminici orali.
Benché sia difficile, bisognerebbe evitare di grattarsi, dato che in tal modo la pelle interessata potrebbe
infettarsi.
Se, in rari casi, dovessero insorgere reazioni allergiche molto forti come vertigini, diaforesi, febbre o
nausea, occorre consultare un medico, il quale può prescrivere medicamenti soggetti all’obbligo di
prescrizione.
La dermatite del bagnante può essere trasmessa da persona a persona?
Chi rischia di essere affetto dalla dermatite del bagnante?
Tutte le persone che nuotano o s’immergono in acque in cui vi sono cercarie sono esposte a un certo
rischio. Le cercarie si trovano per lo più in acque basse in vicinanza della riva. I bambini sono colpiti più
di frequente che gli adulti, dato che si soffermano soprattutto laddove l’acqua è poco profonda; inoltre,
usciti dal lago, si asciugano meno sovente con l’asciugamano rispetto agli adulti.
Le acque infestate rimangono per sempre insicure?
No. Perché la dermatite del bagnante diventi un problema devono concorrere svariati fattori. Dato che
questi fattori si modificano, a volte nell’arco di una stessa stagione balneare, i problemi legati alla
presenza delle cercarie possono scomparire a loro volta. Tuttavia è difficile pronosticare in anticipo lo
statodell’acqua. Dopo essere state evacuate dalle lumache, le cercarie sopravvivono ancora per circa 24
ore.Tuttavia, una lumaca parassitata evacua larve per tutta la vita. Affinché la generazione seguente di
lumache sia parassitata, sono necessari animali ospiti nella regione, che però non sono sempre presenti
nella medesima proporzione (p.es. uccelli migratori).
Nuotando in una piscina si è al sicuro dalla dermatite del bagnante?
Sì. Se la piscina è ben mantenuta e addizionata di cloro non sussiste alcun rischio.
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Com’è possibile ridurre il rischio di essere affetti dalla dermatite del bagnante?
Le seguenti misure hanno un effetto preventivo:
evitare acque problematiche dal punto di vista della dermatite del bagnante o dove vi sono
avvertimenti che segnalano carenze igieniche dell’acqua;
non nuotare o immergersi in zone dove sono state rinvenute spesso lumache acquatiche (le
lumache di terra sono irrilevanti);
nuotare in acque profonde o correnti non comporta alcun rischio;
dopo essere usciti dall’acqua fare la doccia, asciugare subito e con vigore il corpo con un
asciugamano e, se possibile, togliere il costume da bagno;
nelle zone balneari non attirare uccelli con il mangime.
Fonte
Il presente foglio informativo si basa su una pubblicazione dello U.S. Center of Disease Control and Prevention (CDC)
http://www.cdc.gov/Ncidod/dpd/parasites/cercarialdermatitis/factsht_cercarialdermatitis.htm e su
quanto pubblicato dall’Ufficio federale della sanità pubblica della Svizzera
https://www4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/LC/Materiale_divulgativo/Scheda_informativa_dermatite_bagn
ante.pdf
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