
(AGENPARL) – Wed 07 May 2025 None [1] Servizio stampa ** Parlamento europeo **
Disponibile in * None [2] None [3] None [4] None [5] None [6] None [7] None [8] None [9] None [10] None [11] None [12] None [13] None [14] None [15] None [16] None [17] None [18] None [19] None [20] None [21] None [22] None [23]
Comunicato stampa 07-05-2025 Tornata BUDG None [24] Le priorità del Parlamento per il prossimo bilancio UE a lungo termine
• Il prossimo bilancio pluriennale deve rispecchiare la realtà geopolitica, economica e ambientale ed essere flessibile
• La spesa dei Paesi UE non può basarsi sul del “piano nazionale unico”
• I mega-fondi che accorpano i programmi esistenti sono inadeguati
• Necessaria una forte supervisione parlamentare nell’assegnazione e nel monitoraggio dei fondi
In una risoluzione adottata mercoledì, il Parlamento europeo definisce la propria visione per il bilancio dell’UE 2028–2034.
Nel testo, non legislativo, approvato con 317 voti a favore, 206 contrari e 123 astensioni, i deputati chiedono un quadro finanziario pluriennale (QFP) significativamente più ambizioso, in grado di rispondere alle crescenti aspettative dei cittadini europei in un contesto globale instabile.
Il tetto di spesa attuale, pari all’1% del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE-27, non è sufficiente ad affrontare il crescente numero di crisi e sfide, si afferma nella risoluzione. Con il progressivo disimpegno degli Stati Uniti nella scena globale, la spesa dell’UE dovrà far fronte a varie sfide, avvertono i deputati: la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, un contesto economico e sociale difficile, il divario di competitività e il peggioramento della crisi climatica e della biodiversità.
No ai piani nazionali unici*
Il Parlamento respinge l’idea della Commissione di replicare il modello del dispositivo per la ripresa e la resilienza basato su “un piano nazionale per Stato membro”. I deputati chiedono invece una struttura che garantisca trasparenza, scrutinio parlamentare e il coinvolgimento delle autorità regionali e locali, nonché di tutti gli attori coinvolti. Nella risoluzione, si riafferma inoltre il ruolo fondamentale della politica di coesione nel rafforzare il mercato unico, ridurre le disuguaglianze e combattere la povertà.
Competitività e difesa*
I deputati reputano inadeguata la proposta di un “fondo per la competitività” che accorperebbe vari programmi esistenti. Chiedono invece la creazione di un nuovo fondo mirato che permetta di mobilitare investimenti pubblici e privati attraverso meccanismi di condivisione dei rischi sostenuti dall’UE. Inoltre, pur ritenendo necessario un aumento della spesa per la difesa, i deputati avvertono che ciò non deve compromettere le politiche sociali, ambientali e gli impegni storici dell’UE.
Semplificazione, flessibilità e Stato di diritto*
Il prossimo bilancio a lungo termine deve ridurre gli oneri burocratici superflui per i beneficiari, affermano i deputati, senza però aumentare i margini di manovra della Commissione a scapito del controllo democratico del Parlamento. I deputati chiedono un bilancio semplificato, ma anche più trasparente.
Nella risoluzione viene evidenziata la necessità di una maggiore flessibilità nella spesa: ogni settore strategico dovrà includere meccanismi di risposta alle crisi e gli aiuti umanitari dovranno essere adeguatamente tutelati da possibili tagli. Secondo i deputati, il prossimo QFP dovrebbe includere due strumenti speciali: uno per gli aiuti in caso di catastrofi e uno per affrontare sfide impreviste.
Si sottolinea inoltre sulla necessità di vincolare l’accesso ai fondi al rispetto dei valori dell’UE e dello Stato di diritto, introducendo un meccanismo di ‘condizionalità intelligente’ per evitare di penalizzare i beneficiari per le azioni dei rispettivi governi.
Rimborso del debito e emissioni comuni*
I deputati chiedono che il rimborso del debito per NextGenerationEU non comprometta i finanziamenti per le principali priorità dell’UE. È necessaria una chiara separazione tra il rimborso del debito e la spesa per i programmi, affermano, esortando il Consiglio ad introdurre nuove fonti di entrate. Il ricorso al debito congiunto è considerato uno strumento valido per affrontare crisi comuni a livello dell’Unione, come quelle negli ambiti di sicurezza e difesa.
Citazioni*
“Vogliamo che il prossimo bilancio a lungo termine sia attrezzato per affrontare le sfide attuali, aiutando l’Europa a reagire rapidamente alle crisi, proteggere meglio i suoi cittadini e costruire un’Unione più forte e competitiva. Vogliamo anche garantire un sostegno adeguato alle nostre priorità a lungo termine, come la politica agricola e di coesione. Proponiamo un aumento del quadro finanziario pluriennale, responsabile e giustificato, andando oltre il limite dell’1% del RNL. Se chiediamo all’UE di fare di più, dobbiamo fornirle i mezzi per farlo. Il Parlamento approverà solo un bilancio a prova di futuro, flessibile, efficace e pronto a partire il 1° gennaio 2028. Per questo chiediamo che i negoziati inizino subito dopo la proposta della Commissione attesa a luglio”, ha dichiarato Siegfried Mureşan [25] (PPE, RO), correlatore.
«Le persone e i territori devono essere al centro del prossimo quadro finanziario pluriennale e dobbiamo garantire che l’UE sia in grado di rispondere ai bisogni dei suoi cittadini. Servono investimenti importanti per rafforzare l’autonomia strategica, la resilienza economica e gli obiettivi verdi, senza lasciare indietro nessuno. Inoltre, un bilancio ambizioso deve promuovere la coesione sociale e territoriale, includere fonti di entrate nuove e garantire finanziamenti adeguati per la sicurezza, la difesa e la preparazione, nel rispetto dello Stato di diritto e dei valori fondamentali dell’UE», ha affermato Carla Tavares [26] (S&D, PT), correlatrice.
Prossime tappe*
Le priorità del Parlamento confluiranno nella proposta della Commissione sul prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, attesa per luglio 2025.
Contesto*
Il quadro finanziario pluriennale (QFP) è stabilito per un periodo di sette anni e fissa i massimali di spesa per i diversi settori strategici. Dopo l’approvazione da parte del Parlamento, che richiede la maggioranza dei membri che lo compongono, i governi dell’UE adottano il regolamento QFP all’unanimità. Il bilancio a lungo termine attuale scade il 31 dicembre 2027.
I dati personali sono trattati solo ai fini dell’invio di questo messaggio e non saranno trasferiti a terzi.
Informativa sulla privacy [39]
[1] https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room
[25] https://www.europarl.europa.eu/meps/EN/124802
[26] https://www.europarl.europa.eu/meps/EN/257071
[27] https://www.europarl.europa.eu/plenary/it/texts-adopted.html
[29] https://www.europarl.europa.eu/plenary/it/votes.html?tab=votes#banner_session_live
[31] https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/en/procedure-file?reference=2024/2051(INI)
[32] https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/press-tool-kit/1/tutto-quello-che-c-e-da-sapere-sul-bilancio-a-lungo-termine-dell-unione-europea
[33] https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2025/772841/EPRS_ATA(2025)772841_IT.pdf
[37] https://epspfo.europarl.europa.eu/epspfo/it
[38] https://epspfo.europarl.europa.eu/epspfo/it
[39] http://www.europarl.europa.eu/portal/it/legal-notice