
(AGENPARL) – Wed 07 May 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 07/05/2025, ore 15:52
Nota ai media!
————–
I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere
Consiglio
Lavori Consiglio: Interrogazioni su temi d’attualità – 2.
**Poste da consigliere e consiglieri alla Giunta provinciale, riguardavano l’emigrazione dei giovani, i servizi Tagesmutter/Tagesvater, i fondi pubblici per la Cinica S. Maria, le caserme di Appiano e di Silandro, il mancato rispetto dell’obbligo di bilinguismo da parte dell’INPS, le microstrutture, la pubblicazione ASTAT sugli utenti di emittenti radio e TV, la cittadinanza austriaca, Piano clima e povertà, l’attraverso vicino alla latteria Senni a Brunico, incontro con l’ass. Galateo,Riforma Abitare senza controllo dell’impatto sul clima, lacune nell’archivio dell’Azienda sanitaria.**
(In osservazione delle disposizioni sulla par condicio (articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28) in vigore in vista degli eventuali ballottaggi conseguenti alle elezioni amministrative (18 maggio), nonché dei prossimi referenda popolari abrogativi (8-9 giugno), e a fronte delle relative indicazioni dell’Agcom, i comunicati stampa sui lavori del plenum saranno redatti in modo da assicurare imparzialità relativamente ai ballottaggi, evitando i nomi dei candidati o delle candidate, e senza riferimenti ai temi dei referenda abrogativi)
È ripresa nel pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale, la trattazione delle interrogazioni su temi d’attualità.
La provincia di Bolzano è quella con il più alto tasso di in Italia: lo ha detto Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) facendo riferimento a una classifica pubblicata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, secondo cui lo scorso anno sono emigrate dalla Provincia di Bolzano 18,4 persone ogni 1.000 abitanti, ovvero l’1,3% in più rispetto all’anno precedente, e a emigrare sono soprattutto persone giovani e ben istruite: sottolineando che, con l’appartenenza all’Italia, la provincia di Bolzano perde attrattiva, e che, se i giovani emigrano e non fanno figli, a lungo termine questo significherà la fine della minoranza, egli ha chiesto quali sono, secondo la Giunta, le cause dell’aumento dell’emigrazione e del calo della natalità e come essa intenda contrastare questa tendenza negativa. L’ass. Magdalena Amhof ha risposto che la Giunta si è occupata della questione definendo nel programma di coalizione diverse misure, tra cui la riforma abitare 2025 per la messa a disposizione di abitazioni a prezzo accessibile, si sta poi lavorando all’adeguamento degli stipendi per rendere il mercato del lavoro più attrattivo.negli studi sono inclusi anche gli studenti. Il problema dell’emigrazione non riguarda solo l’alto Adige, in tutti i Paesi di lingua tedesca si verifica questa situazione. Gli altoatesini non se ne vanno per mancanza di opportunità, ma perché la vicinanza con l’area tedesca permette di accedere a posti di lavoro migliori. Zimmerhofer ha chiarito che per affrontare il fenomeno non servirà la migliore delle riforme dell’autonomia.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha quindi chiesto un elenco dei in provincia di Bolzano, indicando Comune di rifermento, numero di assistenti, gestore dei servizi, numero di bambini affidati a ciascun assistente domiciliare all’infanzia, se i gestori sono concentrati geograficamente e, in caso affermativo, se questa è una coincidenza. L’ass. Rosmarie Pamer ha risposto che i gestori del servizio sono organizzati attraverso i Comuni; ci sono due grandi gestori quattro minori, attivi soprattutto a Merano, Bolzano e Laives; si tratta di cooperative accreditate, nel 2023, gli assistenti attivi in in 71 Comuni (di cui ha fornito il numero) hanno seguito più di 1.900 bambini.
Secondo quanto riportato dai media, il Presidente della Fondazione Elisabeth, che gestisce la, ha confermato che in futuro l’attenzione si concentrerà su tre pilastri: prevenzione, diagnostica e terapia, il che significa “che in futuro gli interventi chirurgici maggiori non saranno più eseguiti presso la Clinica S. Maria”, anche se, sempre secondo il presidente della fondazione, “sarà garantita una stretta collaborazione con la Provincia e con l’azienda sanitaria, al fine di fornire ai pazienti la migliore assistenza possibile”: lo ha riferito Franz Ploner (Team K) domandando alla Giunta, tra l’altro, come si svolgerà in futuro la stretta collaborazione con la Provincia/azienda sanitaria, quanti fondi pubblici sono stati erogati alla clinica negli ultimi quindici anni per investimenti e servizi medici, a quanto ammonta la percentuale di risorse pubbliche tra le spese per la ristrutturazione delle sale operatorie e l’acquisto di strumentazioni chirurgiche e se i contributi erano vincolati a garanzie a lungo termine e con quali contratti/accordi, se il centro di Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico ha ancora sede presso la Clinica e per quale affitto annuale. L’ass. Hubert Messner ha detto che la collaborazione tra Azienda e clinica continua, c’è una convenzione in ambito radiologia, oculistica, ortopedia, gastroenterologia e altri settori. La clinica è una srl senza scopo di lucro, negli ultimi 15 anni sono stati dati 1,5 mio per gli investimenti, per le prestazioni sanitari dal 2010 al 220 da 44.000 a 367.000 € l’anno. I contributi sono vincolati a garanzie sulla base di specifici criteri deliberati. La Clinica può recedere, ma va comunicato almeno 60 gg prima. Il centro medicina dello Sport è ancora presso la clinica, con affitto annuo di circa 109.000 €. Su ulteriore richiesta di F. Poner, l’ass. Messner ha citato le specifiche caratteristiche della convenzione con l’ortopedia.
Riferendo che la Giunta aveva deciso nel dicembre 2023 di porre sotto tutela dei beni culturali alcune parti della Caserma Druso di Silandro, in quanto il relativo areale intatto rappresenterebbe “un elemento di sviluppo urbano rilevante e irrinunciabile della cultura della memoria contemporanea del luogo e della provincia”, e che aveva invece stabilito nell’aprile 24 la demolizione e il risanamento della, sul cui areale dovrebbe sorgere un complesso abitativo, Josef Noggler (SVP) ha chiesto come mai per quest’ultimo edificio non è stata fatta la stessa scelta di tutela. L’ass. Philipp Achammer ha chiarito che la caserma di Silandro non è più oggetto di controversia giuridica, e che la situazione delle sue strutture è diversa. Per la Caserma di Appiano è stato detto che non occorreva la tutela, ma che ci sono parti che lo meritano, della Caserma Druso era stata messa sotto tutela una parte, ma il TAR aveva rimosso questa tutela in seguito a ricorso e la Giunta non ne aveva più fatta richiesta.
15.7. Sul sito web dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), il modulo SR200 (“Dichiarazione del disabile in situazione di gravità”), composto da quattro pagine, non è disponibile in tedesco: . Lo ha segnalato Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) domandando qual è la posizione della Giunta provinciale in merito, come essa intenda intervenire per garantire che queste violazioni non si verifichino più una volta per tutte e quale ritiene sia il ruolo del commissario di Governo nel caso di mancato rispetto dell’obbligo di bilinguismo. La vicepresidente della Provincia Rosmarie Pamer ha chiarito che era stata chiesta una presa di posizione all’INPS, che sarebbe stata inoltrata appena disponibile. Alla Giunta sta a cuore il rispetto dell’obbligo del bilinguismo, e dove c’è una violazione interviene; anche il commissariato del Governo deve garantire tale diritto. “È come chiedere a un cane di vigilare su una bistecca”, ha commentato Knoll in riferimento al Commissariato, rilevando che secondo i dati richiesti dalla STF, esso non ha mai comminato una sanzione.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha quindi chiesto un elenco delle, con riferimento a Comune, numero di microstrutture, ente gestore, bambini accolti nelle singole strutture, personale specializzato impiegato nelle rispettive strutture ed eventualmente il numero dei reparti., nonché se esistono concentrazioni geografiche per quanto riguarda i gestori e, in caso affermativo, se è un caso. L’ass. Rosmarie Pamer ha risposto che la lista è molto lunga: dal 2025 ci sono 126 microstrutture comunali e aziendali in 79 comuni, per 2.700 posti circa. Avrebbe fornito l’elenco; i Comuni agiscono tramite appalti cui partecipano tutti i gestori interessati, tra le associazioni di Tagesmütter ci possono essere sinergie, con vantaggi per i gestori. Con la riforma del terzo settore ci sará la possibilitá di coprogettazione.
Riferendosi alla, Paul Köllensperger (Team K) ha detto che ogni giorno o quasi, il 65% degli altoatesini guarda la televisione, il 54% ascolta la radio, il 40% legge quotidiani online o stampati e il 77% usa i social media; tuttavia, il sondaggio sembra essere limitato alle stazioni e ai programmi locali, e non appaiono l’offerta di servizio pubblico della RAS e l’utilizzo di emittenti nazionali, mancando dati su Rai, ORF o Ö3. Poiché la portata misurata è utilizzata come chiave per la distribuzione dei finanziamenti ai media, limitare il sondaggio alle sole emittenti locali non sembra utile allo scopo. Il consigliere ha quindi chiesto perché non vengono raccolti i dati delle altre offerte RAS e da quando, se la Giunta intende provvedere in futuro, in modo che il quadro complessivo del consumo di media in Alto Adige sia completo e se non sarebbe opportuno registrare anche l’utilizzo delle offerte online. La vicepresidente della Provincia Rosmarie Pamer ha risposto che i dati delle altre offerte RAS non vengono rilevati, perché la rilevazione avviene ai sensi della relativa legge provinciale che non le prevede. A causa del numero considerevole di emittenti nazionali e internazionali, l’indagine risulterebbe sfocata. L’indagine rileva giá l’utilizzo dei servizi online.
Chiedendo ironicamente se i sudtirolesi sono alieni, hanno la lingua, la religione o il colore della pelle sbagliato, o altrimenti perché, in quanto minoranza austriaca in uno Stato straniero, non possono ottenere la, e perché il Landeshauptmann si oppone con tanta veemenza a ciò, Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha citato il caso della maestra delle Katakombenschulen Hermine Orian, 106 anni, nata sotto il dominio austriaco, che chiede da decenni la restituzione della cittadinanza austriaca, e questo mentre l’Italia concede la cittadinanza ai suoi cittadini all’estero senza alcun problema. Egli ha quindi chiesto perché il presidente della Provincia si rifiuta di sostenere la cittadinanza austriaca per i sudtirolesi e se sosterrà almeno l’ultimo desiderio della maestra Orian. Il presidente della provincia Arno Kompatscher ha risposto che porre una domanda così complessa nelle interrogazioni su temi d’attualità, è poco serio. Il richiedente sa molto bene quali sono i motivi. Anche a Vienna si è insicuri su come affrontare la vicenda, e a livello UE il dibattito in merito al tema è aperto. Sarebbe inopportuno che il presidente della provincia dicesse all’Austria cosa deve o non deve fare.
Riferendosi al, che fa parte di una strategia per trasformare l’Alto Adige sotto diversi punti di vista – sociale, ecologico ed economico – Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha evidenziato che tra gli obiettivi del Piano risulta “il necessario adeguamento della società e dell’economia, la quota di popolazione a rischio di povertà dovrebbe diminuire entro il 2030 di 5 punti percentuali rispetto ai livelli del 2019 (18% circa nel 2019)”. La consigliera ha chiesto quindi qual è la situazione attuale riguardo la riduzione della quota di popolazione a rischio di povertà e i relativi dati, quali misure sono in atto per raggiungere l’obiettivo citato e quali sono programmate per il futuro. L’ass. Rosmarie Pamer ha chiarito che il tema della sostennibilitá sociale è molto importante. il Piano clima riguarda 17 ambiti, il suo Dipartimento si occupa di consumo e alimentazione, sarà avviata una campagna di sensibilizzazione sull’uso di derrate alimentari e anche per la riduzione del consumo di carne. Ha poi citato le percentuali richieste, chiarendo che il contrasto alla povertà riguarda molti settori, e che i servizi sociali hanno un approccio integrato; oltre al reddito minimo c’è una serie di misure di contorno, tra cui il collocamento al lavoro e l’assistenza sociale di base. Si progettano anche iniziative di individuazione precoce di situazioni critiche. su ulteriore domanda di Rohrer, l’ass. Pamer ha chiarito che la percentuale di popolazione a rischio povertá nel 2020 era dell’8,4%.
, alla fermata dell’autobus proveniente dalla Valle Aurina, non è dotato di passaggi pedonali e presenta quindi un elevato rischio per i pedoni: lo ha segnalato Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) domandandone i motivi e quando esso potrà essere previsto. L’ass. Daniel Alfreider ha chiarito che il passaggio pedonale, molto importante, rientra nella competenza del Comune ed è in fase di esame al Servizio strade. Prerequisito è garantire la viabilità, ma attualmente questo non è dato, e ciò è stato comunicato ai tecnici comunali. è fiducioso sul risolvimento della problematica con la nuova Giunta comunale.
Con un valore aggiunto di 1,05 mld € e 16.677 dipendenti, le industrie culturali e creative rappresentano attualmente una parte importante dell’economia locale e rappresentano il 4,5% del valore aggiunto totale e il 5,6% dell’occupazione in Alto Adige: lo ha detto Alex Ploner (Team K), evidenziando che, nel confronto pro capite, il valore aggiunto generato pone l’Alto Adige ben al di sopra della media italiana e al terzo posto in Italia dopo Lazio e Lombardia. Rilevando che, recentemente, alcuni rappresentanti degli artisti hanno criticato pubblicamente il fatto di non aver ricevuto appuntamenti per uno, il consigliere ha chiesto con quali artisti, associazioni culturali, fondazioni culturali e organizzazioni attive nel settore culturale ci sono stati incontri istituzionali, ovvero ufficiali, con l’assessore provinciale Marco Galateo dall’inizio della legislatura, quando e su quali temi, nonché se l’assessore è a conoscenza delle critiche citate e come intende rispondere. L’ass. Marco Galateo ha risposto che l’industria della cultura è un aspetto che gli sta molto a cuore; solo per l’aspetto della cultura, da quando è insediato ha svolto 173 incontri con associazioni culturali italiane; un incontro era saltato perché rimandato dall’associazione richiedente, ma è stato recuperato. A. Ploner ha replicato che sarebbe opportuna anche una collaborazione tra i tre Assessorati, a fronte della disponibilità del mondo culturale.
Con la circolare n. 1/2025, il Segretario generale della Provincia ha comunicato a tutti i dipendenti che il 1° febbraio 2025 inizierà un progetto pilota di sei mesi in cui, tra l’altro, i disegni di legge della Giunta provinciale saranno sottoposti a un controllo dell’impatto sul clima; “Se si prevedono effetti negativi sulla tutela del clima, verranno indicate le principali aree di intervento interessate e una breve motivazione che giustifichi l’approvazione del documento”, si legge nella circolare: facendo riferimento a questo provvedimento, Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha chiesto tra L’atro se la approvata dalla Giunta a fine febbraio è stata sottoposta a tale controllo dell’impatto sul clima, perché i risultati delle verifiche non sono stati sottoposti alle commissioni legislative, qual è il risultato del controllo, quali altri progetti di legge sono stati sottoposti a tale controllo finora e come è stata giustificata la proroga del piano di settore piste da sci nell’ambito del controllo dell’impatto sul clima. Il presidente Arno Kompatscher ha chiarito che la relativa delibera è stata sottoposta a controllo dell’impatto sul clima, e ha fatto riferimento a un progetto pilota di 6 mesi relativo a questa verifica di ordinanze, progetti di legge e piani strategici. Della documentazione si può prendere visione. Il risultato del controllo sulla Riforma Abitare sarà inviato, tra gli altri progetti sottoposti a controllo ci sono diverse delibere relative a disegni di legge, quale il disegno di legge sulla variazione di bilancio. Il consiglio provinciale nell’ambito delle commissioni legislative potrà proporre una procedura simile. è possibile anche una valutazione negativa sui disegni di legge. L’ass. Peter Brunner ha chiarito che il piano settoriale piste da sci, esso è stato approvato nel 2014, prima del Piano clima.
Prendendo come giorno di riferimento l’11 aprile 2025, nell’elenco online dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige compaiono le delibere dell’Azienda retroattive fino al 18 marzo 2025; nell’, esse sono consultabili fino al 15 ottobre 2024, ma non oltre: lo ha segnalato Franz Ploner (Team K) domandando su quale base giuridica le delibere dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige non vengono più archiviate, perché esse non sono più consultabili online per quattro settimane e da quando, se sono stati modificati i principi dell’amministrazione trasparente, quando e come. L’ass. Hubert Messner ha risposto che la pubblicazione delle delibere dell’Azienda sanitaria avviene secondo le disposizioni per 15 giorni consecutivi; dal 1. gennaio 2010 gli atti amministrativi egli enti pubblici devono essere messi a disposizione sui siti, e vanno rimossi dopo il termine previsto per la pubblicazione, ovvero i 15 giorni dell’Albo pretorio. I principi dell’amministrazione trasparente non sono stati modificati. F. Ploner ha ribattuto che sulla pagina della Giunta si trovano anche le delibere di 4 anni fa.
Con questa interrogazione è terminato il tempo a esse dedicato. I lavori proseguono con l’esame di altri punti istituzionali.
**MC**
[Vai all’articolo online ›](https://www.consiglio-bz.org/it/comunicati-stampa/lavori-consiglio-interrogazioni-su-temi-d-attualita-250507)
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Sito web:[ www.consiglio-bz.org](https://www.consiglio-bz.org)
Hai ricevuto questa e-mail perché ti sei registrato all Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano.
[Apri nel browser](https://egjaabf.r.tsp1-brevo.net/tr/mr/xXERdsxgL6LkB3kOJkdjDP9vztD6ns98_vk_6CWR1iWH3BBrJ94s9rpD2RPY8JH-nHpSc9r8aH3xW-_HsP32HcGeOUJsO77ZzYYFU7y41Omn3u5CtzRF4KJ91RhVU2DmJrZusW0Doxzpxt-Y8lm1tOHnlFyW4MY4jqyNZU2Y_396b50E42NyXyFhhEQgDhWTtrozVETcik0FPKMyoPiwLKSzpg6R99jwX3t2Uyh1GLQ) | [Annullare l’iscrizione](https://egjaabf.r.tsp1-brevo.net/tr/un/TSldHXPABMZQnlWe2oTvqWgj2SUeGEk_OYVJ2zma1TIv0QcRap4C2DvN4sEirFwX3mCbwFx4KD2zgs50iay7CO9ESn-X4awdhW90vQPvwQDHz7HNehNwd-jI85Z0y5ZFh8qx_tH9FjhWiVgZZFymB-q-1SE7XITkT7DLrUskC2a0Jyjwt9BkzFpXk9rL5Ri9SnnHvFsQhX0TiSTEqiHHJf4JTZ0-0pBg5Spo-_USSszchuIDyfe510DMni3DbBOM0sIcpcjNHMk)
Hai domande o commenti? Si prega di non utilizzare la funzione di risposta a questa e-mail, ma utilizzare il [modulo di contatto](https://www.consiglio-bz.org/it/contatti) per inviarci un messaggio.