
(AGENPARL) – Wed 07 May 2025 Il doppio ruolo della Regione era causa di potenziali ricorsi;
ora i Comuni conferiscono al Consorzio acquedotto friulano
centrale
Trieste, 7 mag – “Stiamo giungendo alla conclusione di un iter
lungo e complesso, generato da quella che l’evidenza dei fatti
dimostra essere stata una scelta politica errata: l’abolizione
delle Province, enti intermedi fondamentali per la gestione di
molte funzioni sovracomunali. Una decisione che ha obbligato la
Regione a gestire compiti tecnici che invece sarebbero dovuti
restare in capo ad altri soggetti”.
Lo ha affermato l’assessore regionale all’Energia Fabio
Scoccimarro, intervenendo oggi in videoconferenza alla riunione
in merito alla procedura per l’affidamento delle gare gas, che
vede coinvolti i Comuni dell’ambito territoriale udinese.
Come ha spiegato l’esponente della Giunta, con il passaggio di
competenze alle Regioni a seguito della soppressione delle
Province nel 2017, la Regione si ? trovata nella posizione
anomala di essere contemporaneamente stazione appaltante e
soggetto controllore delle gare gas, in contrasto con quanto
previsto dal Decreto ministeriale 226/2011. Questa
sovrapposizione di ruoli avrebbe potuto causare l’annullamento
delle procedure per vizio di legittimit?, esponendo l’intero
processo al rischio di ricorsi.
“Il caso emblematico dell’ambito di Udine dimostra la necessit?
di distinguere chiaramente tra controllore e controllato. Per
questo – ha sottolineato Scoccimarro – nel 2023 abbiamo revocato
le precedenti procedure e, d’intesa con i Comuni, ? stato
individuato nel Consorzio acquedotto friulano centrale (Cafc) il
nuovo soggetto stazione appaltante”.
L’Amministrazione regionale ha seguito e accompagnato tutte le
fasi, a partire dal supporto all’individuazione di Cafc fino alla
predisposizione degli atti amministrativi che i Comuni dovranno
approvare per trasferire la delega dalla Provincia all’ente
individuato.
“Il supporto e l’ascolto del territorio sono da sempre la base
del nostro mandato politico. Il percorso – ha proseguito
l’assessore – ? stato condiviso con i Comuni gi? dall’autunno
2024, quando abbiamo trasmesso le bozze di delibera per la revoca
della delega alla Provincia e il conferimento al Cafc. Ad aprile
2025 abbiamo inviato i testi definitivi, aggiornati sulla base
delle osservazioni ricevute. Alcuni Comuni hanno gi? approvato
gli atti, ma siamo in attesa della maggior parte”.
La riunione odierna ? stata convocata proprio per sostenere i
Comuni ancora in dubbio, offrendo chiarimenti tecnici e supporto
operativo. L’obiettivo ? la piena attuazione di un modello di
gestione unica regionale dei servizi, capace di assicurare
efficienza, sostenibilit? e investimenti coerenti con le esigenze
dei territori.
ARC/COM/gg
071328 MAG 25