
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha affermato che il Regno Unito non ha mai realmente abbandonato la Bosnia-Erzegovina, ma ha semplicemente cambiato metodi di pressione e rappresentanti diplomatici, continuando a esercitare influenza sugli equilibri politici del Paese.
“La Gran Bretagna non se n’è mai andata. Ha solo cambiato ambasciatori e forme di ingerenza. Dalla Conferenza di Londra alla creazione del PIK, fino a Paddy Ashdown e alla ‘democrazia per il terzo mondo’, è evidente che non puntano alla pace ma alla gestione continua della crisi, crisi che loro stessi alimentano”, ha scritto Dodik in un post sul social network X.
Secondo il leader della Republika Srpska, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha soltanto reso più trasparente la sua strategia nei confronti dei Balcani, una regione che Londra continuerebbe a considerare un terreno utile per sfogare i suoi “complessi neocoloniali”.
Dodik ha inoltre accusato alcuni politici serbi di collaborare con gli interessi stranieri:
“In ogni generazione trovano qualche serbo disposto a servire. Prima erano gli Ivanić, oggi sono gli Stanivuković, Miličević, Vukanović. Le nuove comparse di una vecchia farsa, dove gli inglesi cercano sempre un serbo sacrificabile”.
Secondo Dodik, la storia della Republika Srpska è stata inizialmente scritta come una tragedia e ora si cerca di trasformarla in una farsa politica e diplomatica, ma la leadership attuale – sostiene – ha maturato abbastanza consapevolezza per riconoscere e respingere questi schemi.
“Non ci riusciranno. La Republika Srpska oggi ha la saggezza per riconoscere le vecchie ricette, anche se presentate in nuove confezioni”, ha concluso il presidente.