
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 Confcommercio: rallenta il “disagio sociale”
Il “Misery index” di Confcommercio, indicatore che dà una valutazione
macroeconomica del disagio sociale, dopo la lieve revisione al rialzo del
dato di marzo, scende ad aprile a 9,5. La stima – si legge in una nota di
Confcommercio – riflette il rallentamento all’1,6% dell’inflazione per i
beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, e al 6,6% del tasso di
disoccupazione esteso. Secondo le stime provvisorie, ad aprile 2025
l’inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto è scesa
all’1,6%. Il rallentamento – spiega la nota – riflette, principalmente, la
sensibile riduzione congiunturale dei prezzi dei carburanti a cui si è
associato un lieve aumento dei prezzi degli alimentari e dei tabacchi. Si
confermano, pertanto, le attese di una stabilizzazione, anche nei prossimi
mesi, dell’inflazione dei beni e servizi che le famiglie acquistano con
maggior frequenza. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e
della persona registrano un’accelerazione (da +2,1% a +2,6%), mentre la
crescita tendenziale dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallenta (da
+1,9% a +1,6%). “In linea con le attese, il quadro congiunturale non
sembra aver ancora scontato gli effetti delle turbolenze sul versante delle
politiche commerciali”, osserva Confcommercio, aggiungendo che “nel
brevissimo periodo è probabile che permangano dinamiche moderatamente
positive sia sul versante del mercato del lavoro sia dell’inflazione,
mantenendo, al netto di contenute oscillazioni, l’area del disagio sociale
sui ridotti livelli degli ultimi mesi. In questo contesto – aggiunge – non
vanno trascurati i rischi di un possibile deterioramento degli andamenti
produttivi a partire dall’estate, con gli inevitabili effetti negativi
sull’occupazione, elemento che potrebbe rafforzare i segnali di
peggioramento del sentiment delle famiglie rendendo più complicata la
ripresa della domanda”.
Il presidente Confcommercio Potenza Angelo Lovallo sottolinea “l’attenzione
della confederazione a monitorare l’andamento dei prezzi da cui dipende la
sopravvivenza di piccoli esercizi commerciali soprattutto alimentari nei
centri storici e nei piccoli comuni. Gli esercenti sono i primi impegnati
alla calmierazione dei prezzi dei beni di prima necessità riducendo i
margini di redditività accentuati dall’incremento dei costi aziendali pur
di reggere la forte competizione di super e ipermercati, discount. Il
rallentamento dell’indice del disagio sociale è un incoraggiamento allo
sforzo di tante piccole attività commerciali”.