
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accolto con favore l’annuncio del cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina da parte del leader russo Vladimir Putin, previsto in occasione dell’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Europa. Il cessate il fuoco si svolgerà dalla mezzanotte dell’8 maggio alla mezzanotte dell’11 maggio, in concomitanza con le celebrazioni del Giorno della Vittoria in Europa.
Durante un incontro con i giornalisti, Trump ha definito l’iniziativa “un passo importante”, sottolineando che, sebbene si tratti di un periodo breve, rappresenta “tanto, se si considera da dove siamo partiti”.
“Penso che siamo in una buona posizione per un accordo. La Russia vuole un accordo. L’Ucraina vuole un accordo. Se non fossi presidente, nessuno si accontenterebbe di un accordo”, ha dichiarato Trump, suggerendo che la sua leadership sia cruciale per facilitare una soluzione diplomatica al conflitto.
Il presidente ha anche criticato duramente il suo predecessore Joe Biden, affermando che “per tre anni non ha parlato con Putin” e che la guerra in Ucraina “non sarebbe mai dovuta accadere”. Trump ha aggiunto che il numero reale delle vittime sarà “molto deludente” una volta rivelato.
Definendo il conflitto come “una guerra orribile e molto mortale”, Trump ha rinnovato l’appello alla fine delle ostilità, lodando l’apertura al dialogo offerta dal Cremlino attraverso questa tregua temporanea.
Tuttavia, da parte ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha respinto la proposta russa, chiedendo un cessate il fuoco più lungo e alle condizioni di Kiev, accusando Mosca di voler usare le celebrazioni come propaganda e minacciando azioni simboliche contro le commemorazioni previste a Mosca.
La pausa nei combattimenti rappresenta un raro momento di tregua in un conflitto ormai entrato nel suo terzo anno, ma resta da vedere se potrà davvero aprire la strada a negoziati di pace duraturi.