
Berlino – Cresce la pressione sull’AfD (Alternative für Deutschland) in Germania, dopo che l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV) ha ufficialmente classificato il partito come “organizzazione di estrema destra”. A seguito di questa decisione, diversi stati federali stanno considerando misure drastiche per escludere i membri dell’AfD da incarichi nel servizio pubblico, incluse le forze di polizia.
I leader dei Länder dell’Assia e della Baviera hanno annunciato l’intenzione di esaminare la possibilità di vietare ai dipendenti pubblici l’appartenenza all’AfD. In particolare, il Ministro dell’Interno dell’Assia, Roman Poseck (CDU), ha dichiarato che “esamineremo in che misura la classificazione da parte dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione abbia un impatto sui membri dell’AfD e sui funzionari del servizio pubblico. I nostri agenti devono garantire fedeltà all’ordine democratico”.
Il ministro-presidente della Baviera, Markus Söder (CSU), ha ribadito la necessità di valutare le implicazioni legali e istituzionali della nuova classificazione del partito. La questione sarà affrontata nel prossimo incontro dei ministri degli Interni dei Länder, previsto a Bremerhaven.
La nuova classificazione consente allo Stato un rafforzamento della sorveglianza sull’AfD, inclusa la possibilità di intercettazioni e uso di informatori, alimentando così il dibattito politico. Oltre all’esclusione dal pubblico impiego, alcuni politici chiedono anche la revoca del finanziamento pubblico destinato al partito, che attualmente è il più popolare nei sondaggi, con circa il 26% dei consensi a livello nazionale.
Il presidente del gruppo parlamentare CDU in Bassa Sassonia ha affermato: “Trovo insopportabile finanziare propaganda di estrema destra e anticostituzionale con le entrate fiscali”.
Dalla Turingia, il ministro degli Interni socialdemocratico Georg Maier ha suggerito che il prossimo passo logico potrebbe essere un tentativo di messa al bando dell’AfD, una decisione che richiederebbe l’approvazione del Bundestag, del Bundesrat o della Corte Costituzionale Federale.
In risposta, la co-leader dell’AfD Alice Weidel ha denunciato quella che ha definito una persecuzione politica: “Ministri degli Interni antidemocratici vogliono molestare i poliziotti iscritti all’AfD con il pretesto della sentenza del BfV. Questo è un attacco allo stato di diritto e alla sicurezza interna”.
Il dibattito, che tocca i temi della democrazia, della sicurezza e della legittimità dei partiti, è destinato a intensificarsi nei prossimi mesi, in un clima politico sempre più polarizzato in vista delle elezioni europee e dei prossimi appuntamenti elettorali regionali.