
Con un’agenda politica centrata su dazi, rilancio industriale e tutela dei lavoratori americani, il presidente Donald Trump, rieletto alla Casa Bianca nel 2024 con un ampio margine, ha riacceso i riflettori sulla Rust Belt, la cosiddetta “cintura della ruggine”, puntando a consolidare il suo consenso in quella che considera la spina dorsale della rinascita economica americana.
Questa vasta regione, un tempo fiorente grazie alla produzione industriale, ha subito negli ultimi decenni un profondo declino economico a causa della delocalizzazione, della robotizzazione e del progressivo disinvestimento statale. Ma è anche la stessa area che ha consegnato la vittoria a Trump nel 2016 e lo ha sostenuto nuovamente nel 2024, con Stati chiave come Michigan, Pennsylvania, Ohio e Wisconsin tornati in massa a votare repubblicano.
“La rinascita dell’America parte da qui, dalla Rust Belt”, ha dichiarato Trump davanti a una folla nella contea di Macomb, nel Michigan. “Costruiremo, produrremo e lavoreremo in America. Nessuno sarà più dimenticato.”
Industria, dazi e orgoglio operaio
Nel suo discorso, Trump ha rievocato lo spirito industriale di città simbolo come Flint, Youngstown, Gary e Akron, promettendo investimenti senza precedenti e una difesa inflessibile del lavoro americano.
Tra le sue misure:
- Dazi mirati sulle importazioni strategiche, soprattutto da Cina e Messico.
- Incentivi fiscali alle aziende che mantengono la produzione su suolo americano.
- Piani di riqualificazione per i lavoratori colpiti dalla transizione industriale.
- Iniziative per rafforzare il ruolo dell’energia tradizionale, inclusi carbone e acciaio.
“Per anni vi hanno detto che era finita. Che dovevate rassegnarvi alla disoccupazione e al degrado. Noi diciamo no. La Rust Belt tornerà a essere il cuore dell’America produttiva”, ha promesso il presidente.
Un altro punto forte del discorso è stato l’annuncio della costruzione o riapertura di oltre 50 impianti produttivi nel Midwest nei prossimi 18 mesi, grazie a nuovi accordi con grandi gruppi industriali statunitensi e internazionali.
L’amministrazione Trump II ha chiarito che il piano per la Rust Belt non si limiterà a ricostruire il passato, ma mira a integrare tecnologia, infrastrutture moderne e produzione avanzata in un nuovo modello industriale. Al centro della strategia c’è l’obiettivo di rendere nuovamente conveniente, efficiente e socialmente valorizzato il lavoro manifatturiero.
Sebbene alcuni analisti critichino la sostenibilità delle politiche protezioniste a lungo termine, molti lavoratori vedono in Trump l’unico leader disposto ad ascoltarli e a battersi per loro. A Macomb County, cuore del Michigan operaio, sindacalisti e imprenditori locali hanno accolto il discorso con entusiasmo.
“Quello che dice Trump è quello che qui viviamo da trent’anni. Se riesce davvero a riportare le fabbriche, avrà il nostro sostegno per sempre”, ha dichiarato Steve Radowski, saldatore in pensione della periferia di Flint.
Dopo una vittoria elettorale storica, Trump torna nella Rust Belt non solo per raccogliere applausi, ma per porre le basi di una nuova stagione industriale. Con un programma costruito attorno a posti di lavoro, dazi e identità nazionale, spera di trasformare la regione simbolo del declino in emblema della rinascita americana.
Stato dell’occupazione manifatturiera nella Rust Belt
Nonostante gli sforzi per rilanciare l’industria, la Rust Belt non ha ancora recuperato completamente i livelli occupazionali pre-pandemia. Secondo l’Economic Innovation Group, tra il 2019 e il 2023, l’occupazione manifatturiera in stati come Ohio, Michigan e Pennsylvania è diminuita dell’1,7% .Axios
Dal 2010 al 2024, l’occupazione manifatturiera nella Rust Belt è aumentata di 285.000 unità, pari a un incremento dell’8,5%. Tuttavia, questo recupero rappresenta solo il 13% dei posti di lavoro persi tra il 2000 e il 2010 .Policy by Numbers New York
Stato attuale degli impianti industriali
La regione ospita ancora importanti impianti industriali, ma molti affrontano sfide significative. Ad esempio, il progetto di Intel per un impianto di semiconduttori da 28 miliardi di dollari in Ohio ha subito ritardi, con la data di completamento posticipata al 2030-31, causando preoccupazioni tra i residenti locali .The Guardian
Nel settore siderurgico, aziende come Cleveland-Cliffs hanno ampliato la loro presenza attraverso acquisizioni, diventando il maggiore produttore di acciaio laminato a freddo in Nord America. Tuttavia, la proposta di acquisizione di U.S. Steel da parte della giapponese Nippon Steel per 14,9 miliardi di dollari ha sollevato preoccupazioni sulla proprietà straniera di asset strategici, portando l’amministrazione Trump a bloccare l’accordo .Wikipedia+1Le Monde.fr+1
Sfide e prospettive future
Nonostante gli investimenti, la regione affronta carenze di manodopera qualificata, invecchiamento della forza lavoro e una percezione negativa del lavoro manifatturiero. In Arkansas, ad esempio, aziende siderurgiche come Nucor e U.S. Steel offrono salari medi superiori a 116.000 dollari, ma faticano a trovare lavoratori a causa della mancanza di alloggi accessibili e servizi locali .Reuters
Per affrontare queste sfide, sono stati avviati programmi di formazione e incentivi per attrarre e trattenere la forza lavoro. Tuttavia, la ripresa completa richiederà tempo e strategie mirate per affrontare le problematiche strutturali della regione.