
I paracadutisti italiani del 183° Reggimento “Nembo” della Brigata “Folgore”, impegnati nella missione KFOR sotto comando NATO, hanno recentemente condotto un’importante operazione nel Kosovo meridionale, finalizzata a rafforzare il pattugliamento, la sorveglianza e il contatto con la popolazione locale.
L’attività, svolta nell’ambito del Regional Command West, ha permesso alle unità italiane di interagire attivamente con le comunità locali e con le autorità civili, consolidando la fiducia nella presenza della KFOR e confermando l’imparzialità dell’impegno militare italiano nel territorio.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio quadro operativo volto a garantire la sicurezza e la libertà di movimento in una regione ancora segnata da tensioni e instabilità, in linea con il mandato conferito alla KFOR dalla Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, adottata il 10 giugno 1999.
Il contributo italiano in Kosovo è storicamente uno dei più rilevanti e continua a rappresentare un pilastro della strategia di stabilizzazione nei Balcani Occidentali. I militari italiani operano con rigore professionale, rispetto della cultura locale e attenzione ai rapporti con la società civile, elementi che si confermano fondamentali per il successo della missione.
La KFOR è attualmente guidata dal Generale di Divisione Enrico Barduani, che ne ha assunto il comando l’11 ottobre 2024.


