
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 Pesaro, 30 aprile 2025
COMUNICATO STAMPA
/L’assise nella sala Pierangeli/
CONSIGLIO PROVINCIALE, APPROVATO IL RENDICONTO 2024
PESARO – Il consiglio provinciale ha approvato il rendiconto 2024
(voto a favore per ‘La Casa dei Comuni’, contraria ‘La Nuova
Provincia; ndr). L’ente di via Gramsci chiude con un risultato di
amministrazione pari a 23 milioni e 710mila euro. La novità è
l’aumento degli accantonamenti nel fondo crediti di dubbia esigibilità
per sette milioni e 400mila euro, per crediti vantati dalla Provincia
nei confronti della Regione, relativamente alla gestione delle
funzioni fondamentali nel passaggio di competenze del 2015. Cifra che
si aggiunge agli oltre tre milioni che tutti gli anni l’ente accantona
per la vicenda Centri per l’Impiego, «dal momento che la Regione –
hanno sottolineato i dirigenti provinciali – utilizza i locali di
nostra proprietà ma non riconosce il rimborso». L’accantonamento
totale ha quindi superato gli undici milioni: ne è derivato un
disavanzo di due milioni nel 2024, che in ogni caso la Provincia ha
ripianato interamente nel 2025 nella stessa seduta consiliare odierna
di approvazione del rendiconto.
IL RIEPILOGO – Dall’ammontare dei crediti che la Provincia vanta nei
confronti della Regione, ha riassunto la dirigente al Bilancio
PATRIZIA OMICCIOLI, è nato un contenzioso, la cui procedura è stata
notificata nel 2023 al Tribunale di Ancona. «Il principio contabile
non prevede la necessità di effettuare accantonamenti, trattandosi di
trasferimenti tra enti. Ma con il contenzioso attivato, seguendo le
indicazioni della Corte dei Conti, abbiamo predisposto un
accantonamento straordinario, comunque ripianato nell’esercizio 2025.
Così sterilizziamo buona parte dei crediti e mettiamo in sicurezza il
bilancio dell’ente». Il percorso è stato fatto con l’affiancamento
dell’Upi nazionale: «Si è cercato di trovare un criterio oggettivo per
accantonare queste cifre partendo dal 2015, prendendo a riferimento la
numerosa giurisprudenza della Corte dei Conti, con riferimento alle
percentuali di accantonamenti legati ai contenziosi». Il disavanzo è
di carattere straordinario e non gestionale: «Lo dimostra il fatto –
ha proseguito la dirigente – che la Provincia ha evidenti saldi
positivi alle voci equilibrio di competenza (in attivo per circa nove
milioni) e bilancio (in attivo per cinque milioni). Quindi la gestione
del 2024 era in perfetta salute, solo l’accantonamento straordinario
ha portato al disavanzo». La Provincia lo ripiana «in una sola
annualità (nel 2025), al fine di non inficiare il risultato degli
esercizi successivi e non lasciare alle amministrazioni future una
situazione di squilibrio. Non vengono intaccati i fondi del bilancio
2025, ma si utilizzano risorse aggiuntive». Ovvero: «Economie ottenute
dalla sospensione dei mutui per 703mila euro, dopo il nuovo accordo
quadro sulla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate
dei mutui agli enti locali sottoscritto lo scorso marzo da Abi, Anci e
Upi. Poi alienazioni di terreni previsti e in corso di perfezionamento
sul 2025 per 900mila euro e applicazione di parte delle alienazioni in
avanzo per altri 420mila euro». Ancora: «L’avanzo vincolato ammonta a
otto milioni e mezzo, di cui quattro milioni e mezzo destinato agli
investimenti (tre milioni e 600mila euro per la viabilità, 800mila
euro per l’edilizia scolastica; ndr). Tutte le risorse Pnrr (oltre 46
milioni) vengono gestite in bilancio, attraverso l’uso del fondo
pluriennale vincolato».
L’OPERAZIONE – Ha rilevato il capogruppo della ‘Nuova Provincia’
DOMENICO CARBONE: «Non sappiamo come finirà il contenzioso, potrebbero
essere riconosciute anche cifre inferiori. Una situazione particolare,
perché la stessa Regione sulla vicenda ritiene di vantare crediti
(dallo Stato, ndr)». Per il capogruppo della ‘Casa dei Comuni’
GABRIELE GIOVANNINI, «l’operazione mette in sicurezza il bilancio per
i prossimi anni. La Provincia ha eseguito servizi spendendo risorse
che ha rendicontato. E quindi devono essere riconosciute gran parte di
quelle somme». Approvata la cessione dei fabbricati e la vendita dei
terreni a Tavullia dalla Provincia all’Unione Pian del Bruscolo
(astensione per ‘La Nuova Provincia’). Si tratta di aree di proprietà
provinciale che ospitano già l’asilo nido intercomunale, l’ampliamento
della scuola materna e la sede dell’Unione, non finanziati e né
costruiti dalla Provincia ma in suo possesso per accessione:
«Dall’alienazione la Provincia ricaverà un milione: risorse che
serviranno anche a ripianare il disavanzo 2024 già nel 2025», ha
evidenziato il direttore generale MARCO DOMENICUCCI. Infine passa
all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere
provinciale con delega a Viabilità e Ambiente GABRIELE GIOVANNINI,
condiviso nella forma con il gruppo ‘La Nuova Provincia’, che impegna
la Provincia a sostenere la valorizzazione dei servizi bancari, contro
la chiusura degli sportelli nei territori montani. Tra gli obiettivi
del documento: «Richiamare gli istituti di credito a un ruolo sociale
ed economico di riferimento per comunità e territori, scongiurando
ulteriori chiusure e tutelando i piccoli Comuni».
Francesco Nonni