
(AGENPARL) – Tue 22 April 2025 *Festa della LIberazione: un cippo per ricordare Attone Colocci Vespucci,
vittima a Monsano (AN) della barbarie nazifascista. *
*Monsano (AN) – Giovedì 24 aprile alle ore 10:30 alla vigilia dell’80°
anniversario della Liberazione* l’amministrazione comunale di Monsano (AN)
inaugurerà un *cippo in memoria di Attone Colocci Vespucci*, martirizzato
dalle truppe naziste in ritirata verso il nord nel 1944.
L’evento di inaugurazione del cippo alla memoria di Colocci Vespucci si
terrà nella zona di *Via Breccia,* cioè nel luogo dove fu ritrovato senza
vita il corpo del giovane Attone, esponente della nobile famiglia e vittima
della barbarie nazifascista. Oltre alle autorità locali parteciperanno una
delegazione dell’*Anpi, gli alunni della scuola secondaria di Monsano e la
Banda Musicale S. Ubaldo.*
All’evento farà seguito il 25 Aprile la cerimonia di celebrazione della
Festa della Liberazione che inizierà *alle ore 10:00 con la deposizione di
una corona al Monumento dei Caduti *alla quale seguirà la *Marcia della
Pace da Piazza Caduti fino al Parco 25 Aprile.*
“Le informazioni su questo efferato episodio sono giunte fino a noi proprio
grazie alla testimonianza delle famiglie del posto che cercarono di aiutare
il malcapitato – commenta il *Sindaco di Monsano Roberto Campelli* – La
commemorazione di questo omicidio è stata suggerita dall’ANPI
all’amministrazione comunale, che l’ha sposata appieno per ricordare la
violenza sanguinaria e la crudeltà della guerra e della dittatura”.
La morte di Attone Colocci Vespucci, come ricorda la storiografia, fu
provocata dagli stenti e dallo sforzo fatto sotto minaccia per trasportare
un pesantissimo carro attraverso i campi nella zona di via Breccia e via
Guastuglie, dove risiedevano i contadini e mezzadri del “canto” della
famiglia Rocchetti. Il giovane fu ritrovato esanime con ferite di arma da
fuoco al petto e il corpo martoriato.
*La storia di Attone Colocci Vespucci, discendente della nobile casata di
Amerigo Vespucci. *
*Della nobile famiglia jesina, fu vittima della furia nazista durante
l’ultima guerra. Nato a Roma il 3 febbraio del 1919, venne catturato dai
tedeschi in ritirata il 19 luglio del 1944 nei pressi del fiume Esino e
costretto a tirare un pesante carro per alcuni chilometri. Fu visto vivo
per l’ultima volta, in località Selva Torta di Monsano (AN), da una
contadina alla quale, stremato di forze, chiese da bere. La donna gli
versò del vino; il giovane ne accettò un dito, ci unì dell’acqua,
avvicinò il bicchiere alle labbra, ma non bevve: «Non mi va giù», disse
alla donna. E la ringraziò. Proseguì la strada, sempre spingendo il
carro. Il giorno dopo il cadavere del giovane venne trovato in mezzo ad un
campo con due ferite d’arma da fuoco in direzione del cuore e con il corpo
martoriato. Sulla sua tomba è scritto: «Vilmente ucciso dalla barbarie
nemica, ultimo di una famiglia millenaria e gloriosa».*
*Dal libro “Conoscere Jesi”, G. Luconi – P. Cocola*
*Nelle foto: *
*la locandina dell’evento del 24 e 25 aprile 2025*
*Una foto di Attone Colocci Vespucci, vittima civile dei nazifascisti e
discendente della nobile famiglia di Amerigo Vespucci. *