
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
Comunicato stampa
OASES, una piattaforma digitale per migliorare le cure d’emergenza nei deserti sanitari: la campagna BiUniCrowd è già un successoGrazie al crowdfunding, raccolti 10 mila euro a favore di un progetto innovativo dell’Università di Milano-Bicocca per supportare il personale sanitario che lavora in prima linea in zone remote e rurali. Si punta ora a un nuovo traguardo
Milano, 16 aprile 2025 – Si chiama OASES e ha l’obiettivo di migliorare le cure di emergenza nei “deserti sanitari”, regioni remote del mondo dove la carenza di strutture ospedaliere e di personale sanitario specializzato limita l’accesso a un’assistenza medica tempestiva e di qualità. È il progetto sostenuto da una nuova campagna di crowdfunding lanciata dall’Università di Milano-Bicocca, nell’ambito della VII edizione del programma BiUniCrowd.
OASES(Organization for the Advancement and Support of Emergency Systems) è un progetto di ricerca che prevede lo sviluppo di una piattaforma digitale innovativa per supportare gli operatori sanitari meno esperti durante il triage, la diagnosi e il trattamento delle patologie acute più comuni incontrate nei contesti a risorse limitate. L’implementazione pilota del progetto verrà svolta presso il Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo, un ospedale di riferimento con 286 posti letto situato in un’area rurale e isolata nel Nord Uganda e sostenuto dallaFondazione Ambrosoli.
Grazie al programma BiUniCrowd dell’Università di Milano-Bicocca, i progetti di ricerca selezionati vengono finanziati coinvolgendo società civile, istituzioni e imprese attraverso il crowdfunding su Ideaginger.it, la piattaforma con il tasso di successo più alto in Italia. I fondi raccolti per il progetto OASES serviranno per finanziare lo sviluppo della piattaforma digitale, l’acquisto dei tablet per il personale del pronto soccorso dell’ospedale di Kalongo e una missione in Uganda di un team di medici e infermieri per l’implementazione della piattaforma e la formazione del personale locale. A crowdfunding appena partito, il team, raccogliendo l’entusiasmo di molti sostenitori, ha già raggiunto il primo obiettivo, superando i 10.000 euro. Ora corre per un nuovo ambizioso traguardo: con altri 10.000 euro, verrà garantita la scalabilità del progetto, permettendo di formare ed equipaggiare con strumenti digitali un maggior numero di operatori sanitari, aumentando il numero di pazienti assistiti e diffondendo un modello innovativo di cura.
«Oggi, circa due miliardi di persone non hanno accesso alle cure di emergenza necessarie semplicemente perché vivono in aree rurali e remote. In questi “deserti sanitari”, gli ospedali rurali rappresentano l’unico punto di riferimento per le comunità locali. Ma con pochi medici specialisti e senza strumenti diagnostici avanzati, non riescono a garantire cure tempestive e di qualità», spiega la team leader del progetto Lucrezia Rovati, medico di medicina d’urgenza e dottoranda in Sanità Pubblica presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. La piattaforma digitale verrà sviluppata in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Università Bicocca e consisterà in un’app per tablet e smartphone progettata per essere intuitiva, economica ed efficace anche in aree con scarse infrastrutture.
Mediante algoritmi di supporto decisionale basati sui protocolli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’app guiderà gli operatori sanitari meno esperti nella valutazione clinica dei pazienti in pronto soccorso, suggerendo i test diagnostici e le terapie più appropriate per patologie comuni, come la malaria, le infezioni respiratorie, le gastroenteriti e gli incidenti stradali. L’app permetterà inoltre di raccogliere automaticamente i dati clinici relativi alla visita in Pronto Soccorso, che serviranno per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, monitorare nuovi focolai epidemici e promuovere la ricerca scientifica anche nei luoghi più remoti.
Ogni donazione avrà un impatto concreto nel migliorare la qualità delle cure di emergenza nei deserti sanitari. Eni, partner di MUSA (sponsor di BiUniCrowd), ha scelto di sostenere OASES.
OASES è un progetto altamente scalabile e sostenibile: dopo l’implementazione pilota a Kalongo, la piattaforma digitale potrà infatti essere facilmente adattata a contesti sanitari simili, tra cui altri ospedali affiliati al Bicocca Global Health Center situati sia in Uganda che in Tanzania.
Il progetto OASES è sviluppato da un team multidisciplinare composto da 14 professionisti con competenze in medicina d’urgenza, pediatria, ginecologia, sanità pubblica, biostatistica, infermieristica e digital health. Tra i membri del team: Lucrezia Rovati, Michele Bombelli, Benedetta Canova, Elena Targetti, Marco Bettina, Fausto Fazzini, Daniele Privitera, Benedetta Pessina, Francesca Bonadei, Luigi De Vitis, Eugenia Alleva, Vittoria Vergani, Luisa Sarno e Francesca Mapelli.
Al termine della campagna di raccolta fondi, i donatori riceveranno un piccolo omaggio realizzato dalla comunità locale di Kalongo e potranno partecipare alla conferenza di presentazione del progetto, ospitata dalla Fondazione Luigi Rovati di Milano, partner dell’iniziativa.
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