
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 La Toscana e la rivoluzione del digitale
“La legge regionale n. 57 del 2024 rappresenta molto più di un primato
formale visto che la Toscana è stata la prima Regione italiana a dotarsi
di una disciplina organica in materia di innovazione digitale, ma segna un
passaggio strutturale e strategico nel modo in cui concepiamo il governo
del digitale in ambito pubblico”.
Questo il messaggio che il presidente della Regione Eugenio Giani ha
inviato al convegno “Governance e innovazione digitale in Toscana” che
si è tenuta oggi al Polo delle Scienze sociali, in collaborazione con
l’Università degli studi di Firenze.
“Il nostro compito – ha aggiunto il presidente – adesso è quello di
raccogliere le sfide della attuazione della legge regionale toscana
individuando una serie di aree di sviluppo delle politiche di
digitalizzazione, tra cui l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza e
le regulatory sandboxes. Si tratta di programmare e assecondare la crescita
dell’intero sistema della Pubblica amministrazione, un compito impegnativo
ma esaltante, rispetto al quale sappiamo di poter giocare un ruolo decisivo
e nel quale ci impegneremo a fondo per rendere il Pubblico sempre più
accessibile, efficiente e amico dei cittadini”.
Al messaggio del presidente ha fatto eco l’assessore Stefano Ciuoffo,
intervenuto ai lavori, secondo il quale “la legge regionale nasce da un
lungo percorso di ascolto, progettazione e visione condivisa e si pone un
obiettivo chiaro: non subire il cambiamento ma governarlo in modo
consapevole, responsabile e partecipato. La transizione digitale è una
delle sfide più complesse e decisive del nostro tempo: richiede strumenti
e competenze ma soprattutto una visione integrata e una cornice normativa
chiara, coerente ed aggiornata, capace di accompagnare i processi in atto e
di guidare quelli futuri”.
“Il messaggio che vogliamo lanciare oggi – ha detto ancora l’assessore –
è che il digitale è una responsabilità pubblica: non possiamo delegarlo
solo al mercato o alle dinamiche globali perché per noi la trasformazione
tecnologica deve essere guidata da valori, diritti e coesione sociale.
Così la Toscana si candida ad apripista di un modello nazionale di
innovazione digitale responsabile, equa e sostenibile e siamo convinti che
la collaborazione tra Regioni, istituzioni, università e cittadini sarà
decisiva per realizzarlo. Invitiamo quindi anche le altre Regioni a dotarsi
di strumenti normativi adeguati ed a collaborare tra loro e con noi perché
in questi anni è sempre più evidente il valore del fare innovazione
insieme per costruire un’Italia digitale che però sia anche sostenibile e
giusta”.