
(AGENPARL) – Wed 16 April 2025 “Dopo di noi”, Spinelli dice no a proposta riparto fondi: “E’
penalizzante per la Toscana”
“Il governo ha tagliato i contributi per il “Dopo di noi” e
introdotto criteri di redistribuzione assurdi che penalizzano ulteriormente
la Toscana. Il mio parere su questo provvedimento è perciò completamente
negativo”.
Così l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli ha
spiegato in sintesi il suo ‘no’ in sede di commissione politiche sociali
rispetto all’Intesa tra Governo e Regioni in materia di Dopo di noi.
I fondi per il “Dopo di noi” servono a favorire l’inclusione sociale e
l’autonomia delle persone con disabilità grave, che in questo modo possono
costruirsi un futuro autonomo, anche in prospettiva, quando i genitori non
ci saranno più. I fondi vengono assegnati ogni anno da Roma, e ripartiti
poi su scala regionale: “Se si concretizza questo provvedimento –
sottolinea Spinelli – avremo una diminuzione di 570.000 euro, pari al 12%
del contributo ricevuto nella precedente annualità, che era già
insufficiente rispetto ai bisogni. La conseguenza è che ragazzi e ragazze,
che avevano iniziato a vivere esperienze di autonomia, rischiano di dover
rientrare al domicilio e così le loro famiglie rischiano di vedere
interrotto un percorso virtuoso avviato. E questo è inaccettabile”.
L’assessora spiega cosa non la convince del provvedimento del governo:
“C’è innanzitutto un taglio nazionale di quasi 4 milioni e già questo
è un segnale fortemente negativo per un ambito nel quale già i fondi
erano molto scarsi. Ma anche i criteri di ripartizione peggiorano
ulteriormente la situazione perché una delle stime di cui si tiene conto
per dividere le risorse è basata sul numero delle persone con disabilità
tra i 18 e i 64 anni che vivono in casa o in strutture residenziali e non
su quelle che di fatto stanno intraprendendo un percorso di autonomia: in
questo modo si penalizzano le regioni, come la Toscana, che sono più
attive e impegnate su questo tema. Non a caso la Toscana è tra le poche
regioni italiane che ha usato completamente le risorse assegnate nelle
precedenti annualità. Come se non bastasse, infine, questo riparto arriva
a metà anno, e rischia così di impattare, a causa dei suoi tagli, sui
progetti già in corso”.
“Più volte – conclude l’assessora – abbiamo lamentato come queste
risorse siano insufficienti e che il riparto a cadenza annuale renda
difficile la programmazione degli interventi. Questa ennesima decurtazione
penalizza un altro pezzo del nostro welfare e mette a rischio progetti
importanti per la vita della persone con disabilità e per le loro
famiglie”.