
Insieme a Giuseppe Alaimo, Alma Francesca, Ermanno Poletti, Bruno Gandola, Giampaolo Lazzeri altre 432 persone provenienti da 71 paesi nel mondo sono stato premiato dal comitato organizzatore del “Premio nazionale Segni di Pace 2025”, composto da 58 enti, in occasione della giornata del Made in Italy.
La Giornata del Made in Italy è organizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Comitato Promotore del Premio Nazionale Segni di Pace, che ha come capofila la Cattedra della Pace, ha realizzato un video per diffondere il messaggio del Governo Italiano, e per rendere onore a tutti i “Segni di Pace 2025”, nell’ambito di una valorizzazione della Diplomazione Culturale di cui la nostra nazione è storicamente un eccellente attore internazionale.
L’elemento fondante del riconoscimento ottenuto ha come base la Pax Romana che ispirò anche notevoli progressi nell’arte, nella letteratura, nell’architettura e nella scienza, con figure come Virgilio, Seneca e Galeno che plasmarono l’eredità intellettuale e culturale del mondo occidentale. Monumenti iconici come il Colosseo e il Pantheon si ergono come simboli duraturi della forza e della visione romana. Sebbene l’era della Pax Romana si sia conclusa alla fine del II secolo d.C., la sua eredità continua a influenzare la governance globale, la diplomazia e lo sviluppo culturale.
Il Signs of Peace Award 2025 trae ispirazione da questo precedente storico, riconoscendo individui e iniziative che promuovono la pace, la cooperazione e lo scambio culturale nello spirito del Made in Italy.
Il Made in Italy Day, scelto per celebrare la nascita di Leonardo da Vinci e l’enorme contributo dell’Italia all’arte, alla scienza e all’innovazione.
Il Made in Italy incarna una tradizione di eccellenza, artigianalità e innovazione, che abbraccia diversi settori come la moda, la gastronomia, l’arte e il design. Sostenere questi valori significa preservare l’identità unica dell’Italia e promuoverne al contempo l’importanza culturale a livello globale.
La diplomazia culturale svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la comprensione e la cooperazione tra le nazioni. Promuovendo scambi culturali, collaborazioni artistiche e iniziative educative, i paesi possono costruire ponti che trascendono le barriere politiche e sociali.
Questa forma di diplomazia non solo rafforza il rispetto reciproco e l’apprezzamento per le diverse culture, ma aiuta anche ad affrontare le sfide globali attraverso il dialogo e valori condivisi.
Inoltre, la diplomazia culturale può rafforzare il soft power, consentendo alle nazioni di influenzare positivamente gli altri e creare un ambiente internazionale più pacifico. In definitiva, incoraggia un senso di cittadinanza globale e di interconnessione, essenziale per affrontare le complessità del mondo odierno.
Nei prossimi giorni arriverà il diploma e l’iscrizione dei nominativi sul portale di Wikipace. Un ringraziamento all’on. Maria Teresa Baldini, già insignita del riconoscimento nella prima edizione del premio per averci segnalato e a Rocco Lacanà che con la “Cattedra della pace” lavora per la creazione di una cultura di pace tra i popoli.
Lo dichiara Fabrizio Mandorlini, giornalista, coordinatore dell’associazione nazionale Città dei Presepi e ideatore del Festival Francesco 4.0
