
(AGENPARL) – Thu 10 April 2025 (ACON) Trieste, 10 apr – In una nota stampa, il Corecom Fvg
informa che “da mercoled? 9 aprile ? entrata in vigore la
delibera n. 102/25/cons, che detta le regole per la par condicio
relativamente ai referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno.
Entro la giornata di marted? 15 aprile, le emittenti radiofoniche
e televisive locali intenzionate a trasmettere messaggi politici
autogestiti a titolo gratuito (Mag), devono rendere pubblico il
loro intendimento mediante un comunicato da trasmettere almeno
una volta nella fascia di maggiore ascolto e contestualmente
devono inviare al Corecom l’apposito modello Mag/1/Rn –
disponibile sul sito dell’Agcom oppure nella sezione del sito del
Corecom Fvg dedicata alla par condicio – a mezzo posta
elettronica certificata (Pec) all’indirizzo
Il Corecom rende, inoltre, noto che “a seguito della
pubblicazione dell’elenco delle emittenti che hanno dato la loro
disponibilit?, i soggetti politici referendari che abbiano reso
la comunicazione prevista dall’art. 2 della delibera comunicano,
anche a mezzo posta elettronica certificata, alle emittenti
locali e al Corecom le proprie richieste, indicando il
responsabile elettorale, i relativi recapiti e la durata dei
messaggi; a tale fine, pu? essere utilizzato il modello mag/3/rn”.
“Per quanto riguarda i Messaggi politici autogestiti a pagamento
(Map) – prosegue la nota stampa -, le emittenti radiofoniche e
televisive locali che intendono diffondere tali messaggi sono
tenute a dare notizia dell’offerta dei relativi spazi mediante un
avviso da trasmettere, almeno una volta al giorno, nella fascia
oraria di maggiore ascolto, per tre giorni consecutivi; si
ricorda che la prima messa in onda dell’avviso costituisce
condizione essenziale per la diffusione di tali messaggi”.
E ancora: “in merito ai messaggi politici referendari su
quotidiani e periodici, gli editori che intendano diffonderli
sono tenuti a darne notizia attraverso un apposito comunicato,
redatto nelle modalit? indicate nella delibera Agcom. Si ricorda,
a tal proposito, che la pubblicazione del suddetto comunicato
costituisce condizione per la diffusione dei messaggi. In caso di
mancato rispetto del termine sopra indicato e salvo quanto
previsto nel regolamento per le testate periodiche, la diffusione
dei messaggi pu? avere inizio dal secondo giorno successivo alla
data di pubblicazione del comunicato preventivo”.
Il Corecom fa sapere inoltre che “i programmi di comunicazione
politica dedicati alle elezioni referendarie devono consentire il
contraddittorio tra le diverse intenzioni di voto ed una
effettiva parit? di condizioni tra i soggetti politici di cui
all’art. 2 favorevoli o contrari a ciascun quesito referendario.
Per quanto riguarda i programmi di informazione, quando vengono
trattate questioni relative al tema oggetto di ciascun referendum
deve essere assicurato l’equilibrio tra i soggetti favorevoli o
contrari al quesito referendario, secondo quanto previsto della
Legge 22 febbraio 2000, n. 28 (art. 11-quater) e dal Codice di
autoregolamentazione; come di consueto, in qualunque trasmissione
radiotelevisiva diversa da quelle di comunicazione politica e dai
messaggi politici autogestiti, ? vietato fornire, anche in forma
indiretta, indicazioni o preferenze di voto relative ai
referendum”.
“In materia di sondaggi nei quindici giorni precedenti la data
del voto ? vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i
risultati di sondaggi demoscopici sull’esito del referendum o
comunque relativi al quesito referendario. Tale divieto si
estende anche alle manifestazioni di opinione o a quelle
rilevazioni che, per le modalit? di realizzazione e diffusione,
possono comunque influenzare l’elettorato. Infine – conclude la
nota stampa -, per quanto concerne le attivit? di comunicazione
ed informazione istituzionale delle Pubbliche Amministrazioni,
l’Agcom adotter? i provvedimenti sanzionatori consistenti nella
pubblicazione del messaggio di violazione e nella contestuale
rimozione di quanto realizzato in violazione dell’articolo 9
della legge 22 febbraio 2000, n. 28, in tutti i casi in cui le
attivit? di comunicazione e informazione istituzionale
riguarderanno, anche in via indiretta, le tematiche connesse ai
quesiti referendari”.
ACON/COM/sm
101228 APR 25