
(AGENPARL) – Wed 09 April 2025 **Pellegrinaggio della memoria, la voce dei ragazzi toscani che hanno
partecipato**
/Scritto da Walter Fortini, mercoledì 9 aprile 2025 alle 18:42/
“Un’esperienza che lascia sicuramente qualcosa di diverso”. “Un
viaggio che mi ha arricchito”.
Sono tante le voci positive tra le ragazze e i ragazzi toscani,
un’ottantina provenienti da ventuno scuole superiori della regione, che
tornano dal pellegrinaggio della memoria sui luoghi della deportazione
italiani più consapevoli e con un bagaglio di conoscenze e racconti da
condividere. Il viaggio, in compagnia della testimone Andra Bucci
(sopravvissuta ad Auschwitz Birkenau), è stato organizzato dalla Regione e
da Giovanisì, il programma per l’autonomia dei giorni: tre giorni intensi,
di visite, lezioni, approfondimenti e testimonianze e il quarto – domani,
10 aprile – con la restituzione dell’esperienza al Memoriale italiano delle
deportazioni a Firenze, in viale Giannotti.
“E’ la terza volta che sento parlare Andra Bucci, eppure anche stavolta
ne esco arricchito, con qualcosa di diverso dentro” commenta Marino del
liceo scientifico Rodolico di Firenze. “Una cosa – dice – è una semplice
lezione frontale di un’ora e altro sentire parlare le persone he hanno
vissuto quello che raccontano e visitare quei luoghi dell’orrore. Si tratta
di un’esperienza decisamente diversa, sotto l’aspetto storico ma anche
umano: vicende che altrimenti non possono essere trasmesse”. “Minuzie
che possono sembrare insignificanti fanno capire la storia che hanno
vissuto queste persone” aggiunge.
“Non è la prima volta che sento parlare un testimone diretto della
deportazione – raccointa Elisa del Dagomari di Prato -. Mi era successo
alle scuole medie, ma non con così tanti dettagli e con le emozioni di cui
mi ha arricchito questo viaggio”. “Mi sento quasi imbarazzata –
prosegue – per il fatto di vivere in un contesto così facile rispetto alle
difficoltà, alla fame e al freddo patito da Andra e da tanti come lei”:
“Sicuramente leggendo le cose e seguendo lezioni da un banco di scuola si
comprende molto meno di quanto si comprenda facendo un’esperienza del
genere – le fa eco Anna, anche lei del liceo scientifico Rodolico di
Firenze -. Qua ti senti proprio coinvolto e credo che per capire argomenti
del genere il coinvolgimento sia il punto fondamentale”. “Si parla
sempre dei campi di sterminio più famosi, di Auschwitz ad esempio –
prosegue -. Invece è importante imparare che anche più vicino a noi ci
furono luoghi dell’orrore, come quelli che abbiamo visitato in questi
giorni, e dare a questo la giusta importanza”.
“E’ importante parlare con i testimoni, di persona e non a distanza, ed
è importante approfondire con gli storici – dice Edoardo del liceo
classico Repetti di Carrara -. Interessantissima è stata la lezione sul
difficile confine orientale italiano, una sintesi utilissima su quello che
è accaduto tra la prima e la seconda guerra mondiale e durante il
fascismo. La risiera di San Sabba è stata evocativa di tanti errori
commessi”.