
(AGENPARL) – Mon 07 April 2025 “Investimenti sugli ospedali di comunità e nessun ritorno alle
restrizioni per le visite dei parenti che vogliono stare vicini ai pazienti
in cura negli ospedali della nostra regione. La dimensione umana è
fondamentale e deve essere al centro della cura”.
Lo dice nel primo appuntamento della mattinata senese di oggi il presidente
Eugenio Giani, partecipando a “HumanCare-L’ecosistema per l’umanizzazione
delle cure”, evento organizzato da Koncept alla Certosa di Pontignano a
Siena, che vede come partner Aou Senese, Asl 4 Liguria, Azienda ospedaliera
universitaria di Modena.
“Per quanto riguarda la sanità territoriale la Regione Toscana vuole
investire su realtà e strutture come gli ospedali di comunità – dice
Giani – in cui viene sviluppata la lunga degenza e in cui non si mandano
via i pazienti dopo pochi giorni, col rischio che si sentano soli. In
Toscana vogliamo essere all’avanguardia del processo di umanizzazione della
cura che vede come priorità lo sviluppo del rapporto umano tra medico e
paziente, fondamentale anche per aumentare la motivazione a guarire e la
voglia di rimettersi in sesto, che sono elementi importanti quanto i
farmaci e le cure. Ringrazio gli organizzatori per aver portato in un luogo
evocativo come Pontignano dirigenti, operatori medici e primari che vengono
da tutta Italia per discutere della centralità della dimensione umana
della cura”.
All’evento interviene anche l’assessore al diritto alla salute Simone
Bezzini, che torna a denunciare il sottofinanziamento della sanità
pubblica. “Servirebbe a monte – osserva – un grande investimento nella
sanità pubblica perché stiamo scivolando verso il 6% di rapporto tra
finanziamento al fondo sanitario e Pil: la media europea è 7,5%, Paesi
come Germania e Francia stanno sopra all’8-9%. In Italia gli operatori
sanitari fanno i salti mortali per garantire il diritto alla salute ai
cittadini questo è un fatto che ci preoccupa molto: tutte regioni, di ogni
colore politico, stanno segnalando al governo la necessità di avere più
risorse per curare le persone ridurre le liste di attesa, fare
assunzioni”.
“Ovviamente – aggiunge l’assessore – non dobbiamo limitarci a richiedere
più risorse ma compatibilmente con quelle disponibili dobbiamo cercare di
organizzare al meglio i percorsi di cura. La Regione Toscana ha raggiunto
anche quest’anno, nonostante le difficoltà, una valutazione degli
indicatori del nuovo sistema di garanzia che la porta, assieme al Veneto,
ai livelli più alti alti in Italia e sul piano nazionale abbiamo avuto
performance tra le più significative del Paese. Da questo punto di vista
non ci limitiamo a essere soddisfatti di questi risultati perché sappiamo
che esiste un’insoddisfazione in alcuni ambiti anche da parte delle persone
che hanno a che fare con sistema sanitario di cui dobbiamo tener contro”.
Riguardo all’umanizzazione delle cure, Bezzini afferma che “sicuramente
la questione esiste. Molto spesso le recriminazioni delle persone non
riguardano la qualità della cura ma i problemi che hanno per esempio nel
passare da un servizio all’altro o nelle procedure di natura burocratica.
Quindi l’umanizzazione delle cure significa sviluppare sempre più i
processi clinici di cura delle persone ma grande attenzione e dimensione
umana e a processi di semplificazione dei percorsi burocratici nel sistema
sanitario”.