
(AGENPARL) – Tue 01 April 2025 L’intervento del presidente del CNEL Renato Brunetta al convegno “Vivere la longevità. L’invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo”, organizzato da AUSER.
ANZIANI. BRUNETTA: LONGEVITÀ È VERA SFIDA PER SVILUPPO PAESE
“L’invecchiamento attivo è una leva strategica strutturale e preventiva per valorizzare una popolazione anziana che cresce sempre di più. La speranza di vita ha superato gli 83 anni, la quota di anziani in buona salute è circa il 38%. Il tema della longevità rappresenta una vera sfida per lo sviluppo del Paese. Servono politiche pubbliche che assumano una prospettiva proattiva, con il coinvolgimento delle comunità locali. Va potenziato il sistema dei servizi, in una logica sussidiaria. Va anche valorizzato il ruolo dei corpi intermedi, per rafforzare tutte quelle attività comunitarie e di relazione che vengono meno con i mutamenti dei profili famigliari. Ormai un terzo dei nuclei è composto di persone sole, molte delle quali anziane. Solitudine e isolamento peggiorano le condizioni di benessere e di salute. La rarefazione delle reti famigliari ha ripercussioni sulla capacità di prendersi cura dei più fragili, non solo gli anziani, ma anche bambini e disabili. E quindi richiama la necessità di potenziare e riequilibrare il welfare sociale, sanitario e sociosanitario”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta intervenendo al convegno “Vivere la longevità. L’invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo”, organizzato da AUSER.
ANZIANI. BRUNETTA: SISTEMA SERVIZI DI WELFARE IN CRESCITA MA ANCORA MOLTO FRAGILE
“Il nostro sistema dei servizi di welfare è in crescita ma è ancora molto fragile. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sui servizi sociali territoriali del CNEL pur essendoci stato un balzo nel finanziamento del 22,3% tra il 2019 ed il 2023 della spesa sociale dei Comuni, questa rappresenta appena lo 0,7% del Pil, molto inferiore a quella dei maggiori Paesi europei. Peraltro, con una forte divaricazione territoriale. A ciò si associano limiti da un punto di vista della governance, che non permettono di spendere bene le risorse. Due elementi specifici vanno rimarcati perché caratterizzano la condizione degli anziani. Primo: mentre tutti i target di popolazione hanno visto incrementi di spesa, la rete degli interventi e servizi per anziani ha visto un arretramento dello 0,3% dal 2019 a 2021. Secondo punto: c’è una divaricazione territoriale nella spesa e negli interventi sociali che non segue soltanto la tradizionale frattura Nord/Sud, ma è molto più articolata, con differenziazioni e diseguaglianze profonde anche all’interno delle Regioni dal welfare più evoluto e penalizzando i Comuni più piccoli e le aree interne, zone nelle quali generalmente si addensa la presenza degli anziani”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta intervenendo al convegno “Vivere la longevità. L’invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo”, organizzato da AUSER.
BRUNETTA: UN QUINTO DI CAREGIVER OVER 65 ASSISTE ALTRI ANZIANI
“Le dinamiche legate alla longevità impattano sul sovraccarico funzionale delle famiglie, che vedono già oggi una presenza notevole di caregiver informali rispetto agli altri principali Paesi europei e con maggiori difficoltà di conciliazione vita/lavoro. Il primo rapporto realizzato dal CNEL su questo tema attesta che i caregiver sono 7 milioni, pari a 10 volte il numero di tutti gli operatori impegnati nel SSN. Circa il 60% sono donne. Altro dato significativo: un quinto di anziani caregiver oltre 65anni assiste altri anziani o disabili del nucleo. I caregiver pur rappresentando una soluzione ai problemi del welfare sono ad esso invisibili e le loro domande ancora non sono riconosciute da una legge nazionale, che è ancora in discussione. Migliorare il settore dell’assistenza formale aiuterebbe a rendere l’assistenza informale una scelta piuttosto che una necessità e come CNEL ci siamo espressi chiaramente individuando le priorità di intervento nell’Ordine del giorno approvato lo scorso novembre sulle politiche sociali e approvando di recente la proposta di legge sulle Aziende pubbliche dei servizi alla persona, molte delle quali sono attive sul versante degli anziani”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta intervenendo al convegno “Vivere la longevità. L’invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo”, organizzato da AUSER.
ANZIANI. BRUNETTA: RENDERE OPERATIVI I PROCESSI DI RIFORMA
“In tema di anziani è necessario rendere operativi con maggiore decisione i processi di riforma, avviati anche a seguito del Pnrr, e spendere le risorse allocate. Pensiamo alla Legge per le politiche per gli anziani ancora in larga parte da applicare, a quella sulla disabilità, alla medicina territoriale a quella sui caregivers. Con due obiettivi concreti: indagare il sistema di governance e la capacità amministrativa degli enti locali, per garantire la massima efficacia ed efficienza degli interventi e dei servizi e per verificare l’avvio del processo di individuazione e finanziamento dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS), in vista del loro consolidamento e ampliamento, con particolare riferimento alla condizione dei minori, delle persone disabili e degli anziani. Per questo intendiamo proporre un disegno di legge CNEL che, rafforzando i principi della Legge 328/2000, proponga aggiornamenti ed innovazioni delle politiche sociali”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta intervenendo al convegno “Vivere la longevità. L’invecchiamento attivo nella transizione demografica per un welfare generativo”, organizzato da AUSER.