
(AGENPARL) – Mon 31 March 2025 comunicato stampa, lunedì 31 marzo 2025
Taranto, crisi idrica e stagione irrigua alle porte.
Cia Due Mari: “Siamo molto preoccupati”
Taranto – «Tra qualche settimana gli agricoltori del Tarantino avranno bisogno di acqua per
irrigare le colture ma ancora non sappiamo se, come e quando partirà la nuova stagione
irrigua». Il nuovo grido d’allarme parte dall’Area Due Mari Taranto-Brindisi di Cia Agricoltori
Italiani di Puglia: «Negli invasi l’acqua scarseggia e le temperature tra qualche tempo si
alzeranno. Abbiamo bisogno di risposte certe altrimenti la stagione irrigua 2025 rischia di
saltare in aria e con essa salterebbero reddito e sacrifici dei nostri agricoltori e di migliaia di
lavoratori agricoli» è il grido disperato del presidente Pietro De Padova. Ma cosa sta
accadendo nel territorio occidentale della provincia di Taranto, area vasta che per ciò che
concerne l’approvvigionamento idrico dipende dalla vicina Basilicata, pur restando
comproprietaria al 50% dell’acqua della diga di San Giuliano? «Ci siamo messi alle spalle una
stagione irrigua “presa per i capelli” e salvata solo in extremis grazie alla buona volontà di
alcuni attori in campo – ha chiarito De Padova – ma in tempi non sospetti abbiamo chiesto
pianificazione per il futuro. Cosa è stato fatto finora per scongiurare una nuova crisi idrica che
ora rischia di coinvolgere anche l’approvvigionamento potabile, certamente prioritario rispetto
a quello destinato all’uso irriguo? Qualche mese fa – ha aggiunto il presidente Cia Due Mari –
avevamo sollecitato il completamento di lavori di manutenzione straordinaria alla diga di San
Giuliano, attività indispensabili in assenza delle quali la Puglia rischierebbe anche quest’anno
di non poter utilizzare nemmeno il 50% dell’acqua presente in quella diga di cui, lo ricordiamo,
è comproprietaria. A completare il solito quadro, che descriviamo ogni anno denunciandolo in
ogni sede competente, ci sono la mancanza di pulizia dei canali, la scarsa manutenzione degli
impianti e l’atteggiamento antidemocratico di alcuni gestori dell’acqua in Basilicata».
A De Padova sono seguite le dichiarazioni del direttore Vito Rubino: «Si faccia tesoro degli
errori commessi nel recente passato. Vogliamo una campagna informativa costante e
rispettosa di tutti gli agricoltori del Tarantino che hanno il diritto di conoscere, prima di mettere
a dimora le piante e avviare investimenti sulle colture, la quantità d’acqua a disposizione e
quella presente negli invasi. Inoltre, non abbiamo notizie delle riparazioni alla condotta
“Paoloni”, che corre parallela al canale adduttore, utile al trasporto dell’acqua dal Fiume Tara
fino al territorio di Ginosa, dotando l’impianto di sollevamento del fiume di una pompa
adeguata alle esigenze di prelievo e di spinta dell’acqua. Ovviamente, per consentire un
prelievo costante durante tutta la stagione irrigua è necessario che venga previsto sin da
subito la pulizia delle erbacce e delle alghe presenti nella zona di prelievo dell’acqua del
Fiume Tara. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con azioni risolutive e di farlo subito per
non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni politiche visto il clima crescente di campagna
elettorale. Non c’è più tempo da perdere – ha concluso il direttore Cia Due Mari – e sul reddito
dei nostri agricoltori, oggi più che mai, è vietato scherzare. Quando e in che modo partirà la
nuova stagione irrigua? In ballo c’è il futuro di migliaia di aziende agricole e di lavoratori del
settore».