
I prezzi dell’oro hanno continuato il loro trend rialzista oggi, superando i 3.100 dollari l’oncia e raggiungendo un nuovo massimo storico. L’incertezza sui dazi, che potrebbero alimentare l’inflazione e ostacolare la crescita economica, ha aumentato la domanda del metallo giallo come bene rifugio, mantenendo l’oro sulla buona strada per la sua migliore performance trimestrale dal 1986.
L’oro spot è balzato dello 0,7% a 3.103,99 dollari l’oncia alle 13:47 GMT, dopo aver toccato un massimo storico di 3.128,06 dollari in precedenza. Anche i futures sull’oro statunitense sono aumentati dello 0,7%, arrivando a 3.136,10 dollari.
“La continua incertezza che circonda i dazi ha avuto un impatto sui mercati azionari e ha portato a una nuova ondata di acquisti di oro come bene rifugio”, ha affermato David Meagher, direttore del trading dei metalli presso High Ridge Futures.
Ha aggiunto: “Stiamo aspettando alcuni punti di resistenza tecnica, che potrebbero portare a prese di profitto o a un leggero calo, ma il trend rialzista rimane intatto”.
Si prevede che l’ex presidente Donald Trump annuncerà le contro-tariffe il 2 aprile, mentre le tariffe sulle auto entreranno in vigore il 3 aprile. Trump ha dichiarato domenica che avrebbe imposto tariffe secondarie dal 25 al 50 percento agli acquirenti di petrolio russo se avesse ritenuto che Mosca stesse ostacolando i suoi sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina.
L’oro ha continuato la sua serie di record, aumentando del 18 percento dall’inizio dell’anno. Lo scorso anno, il metallo prezioso è balzato di oltre il 27 percento, sostenuto da diversi fattori, tra cui la politica monetaria, i forti acquisti da parte delle banche centrali e la domanda di fondi negoziati in borsa.
L’indice di forza relativa dell’oro è salito sopra quota 77, indicando che il mercato era ipercomprato, ma gli analisti hanno affermato che lo slancio ha sfidato qualsiasi logica standard per determinare i livelli dei prezzi.
Le principali banche di Wall Street hanno alzato le loro previsioni sul prezzo dell’oro, citando le tensioni legate alla guerra commerciale e la forte domanda da parte delle banche centrali. Goldman Sachs prevede che, nelle circostanze più disastrose, nei prossimi 12 mesi l’oro supererà i 4.500 dollari.
Per quanto riguarda gli altri metalli preziosi, l’argento spot è sceso dell’1,7% a 33,53 dollari l’oncia, il platino è sceso dello 0,6% a 977,90 dollari e il palladio è salito dello 0,2% a 973,68 dollari. Tuttavia, tutti e tre i metalli si stanno dirigendo verso guadagni mensili.