
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha espresso il suo pieno sostegno alla leader dell’opposizione francese Marine Le Pen, condannando fermamente quella che ha definito una strumentalizzazione della magistratura contro gli avversari politici.
Dodik ha commentato la recente sentenza emessa dal tribunale di Parigi, che ha dichiarato Le Pen colpevole di appropriazione indebita di fondi dell’Unione Europea, condannandola a quattro anni di reclusione, due dei quali da scontare con un braccialetto elettronico. La decisione ha anche sancito la sua ineleggibilità per cinque anni, impedendole di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027.
“Assistiamo a un abuso della giustizia per eliminare i rivali politici. Marine Le Pen è vittima di una campagna giudiziaria mirata a escluderla dalla competizione elettorale. Questa non è democrazia, ma una pericolosa deriva autoritaria”, ha dichiarato Dodik in un comunicato ufficiale.
Il leader serbo-bosniaco ha sottolineato come simili pratiche minino la fiducia nelle istituzioni democratiche e ha invitato la comunità internazionale a prestare attenzione a quanto sta accadendo in Francia. “Quando la magistratura diventa uno strumento politico, la democrazia è in pericolo. Ciò che sta accadendo a Marine Le Pen potrebbe accadere a chiunque osi sfidare l’establishment”, ha aggiunto.
Marine Le Pen, leader del Rassemblement National e figura di spicco della destra francese, ha sempre negato le accuse e ha annunciato la sua intenzione di ricorrere in appello. Tuttavia, la sentenza rimane in vigore fino a un’eventuale revisione da parte di un tribunale superiore.
L’appoggio di Dodik si inserisce in un contesto più ampio di solidarietà internazionale verso Le Pen, con diversi leader e movimenti politici conservatori ed euroscettici che hanno criticato la decisione del tribunale francese. Tra questi, il premier ungherese Viktor Orbán e il vicepremier italiano Matteo Salvini hanno espresso la loro vicinanza alla politica francese.
La situazione continua a suscitare dibattiti e tensioni in Francia e in Europa, con accuse di ingerenza politica nei processi giudiziari e di limitazione della libertà democratica. Resta ora da vedere quali saranno le conseguenze politiche di questa vicenda in vista delle prossime elezioni.