
(AGENPARL) – Thu 27 March 2025 OSSERFARE – FROSINONE E LATINA SUI MERCATI
INTERNAZIONALI ANNO 2024
Dopo il ridimensionamento delle tendenze espansive dello scorso anno, le esportazioni su scala
nazionale mettono a segno una leggera flessione, all’esito del rallentamento più significativo delle
vendite oltre confine ad inizio anno (-0,97% fino a giugno), cui è seguita una seconda semestrale
in espansione, seppur contenuta (+0,21%). D’altronde, le tensioni geopolitiche hanno imposto
nuove rotte commerciali alternative a quelle storicamente impiegate per le tratte internazionali e
divenute pericolose a causa dei conflitti in corso; il che sta progressivamente ridisegnando la
geografia degli scambi, con l’effetto di una necessaria riconfigurazione delle catene di fornitura e
delle destinazioni di sbocco delle merci.
La stessa crisi del mercato tedesco, primo partner commerciale del nostro Paese ha avuto un
impatto rilevante sulle esportazioni nazionali nell’ultimo biennio, cui andranno a sovrapporsi nel
corso del 2025 i rischi connessi alla elevata esposizione commerciale dell’Italia verso gli USA, le
cui strategie protezionistiche, con l’imposizione di dazi, stanno destando preoccupazioni crescenti.
Si confermano sui livelli record precedenti per un ammontare superiore ai 624 miliardi di euro le
vendite all’estero Made in Italy; diversamente, le importazioni, che si attestano sui 567 miliardi di
euro, risultano in flessione influenzata dal calo dei listini (-3,9%).
Il Lazio, dopo la significativa decelerazione targata 2023, mostra un deciso rimbalzo delle vendite
sui mercati internazionali, che si attestano sui 31,5 miliardi di euro (+8,5%, a fronte della
decrescita precedente, pari a -10,2%); tale dinamica è l’esito del ritorno all’accelerazione del
segmento Farmaceutico, che compensa l’ulteriore decisa flessione del settore dell’Automotive.
Nel panorama regionale, a fronte della moderata crescita dei flussi capitoli, che spiegano il 43%
dell’export laziale, gli esiti complessivi sono determinati dal considerevole rimbalzo delle vendite
all’estero pontine.
Tab. 1: Import – Export del Lazio per provincia
Territori export export import commerciale commerciale export
Latina –
Frosinone
Fonte: Elaborazione Osserfare su dati Istat
Considerando le province di Latina e Frosinone, queste spiegano il 53% dell’export laziale ed il
36% dei flussi in entrata, per una bilancia commerciale in avanzo di 221 milioni di euro (a fronte
del disavanzo di 882 milioni di euro relativi allo scorso anno).
Nello specifico, la provincia di Latina contabilizza un eccezionale sprint (+26,7%, a fronte della
contrazione precedente pari al -11,1%), mentre il leggero aumento del Frusinate (+0,8%, rispetto
alla decrescita del -9,4% targata 2023) è frutto di una ponderazione settoriale dei flussi che mostra
dinamiche fortemente divergenti.
Al riguardo, il segmento Farmaceutico, che spiega il 68% dei flussi dell’industria della provincia
di Frosinone, registra una decisa crescita dell’11,0% (rispetto alla sottrazione dell’8,3% dello
scorso anno); diversamente, i Mezzi di trasporto mettono a segno una brusca la flessione (-32,1%,
in peggioramento rispetto al -1,5% targato 2023), con scostamenti negativi verso gli USA (-
62,3%), mentre tengono le vendite dirette in Europa (-1,1%), ove è destinato quasi il 70% delle
merci. In particolare, si evidenzia che si conferma in espansione il mercato tedesco (+13,3%),
seppur in netto ridimensionamento rispetto allo scorso anno (+129,5%).
L’eccezionale rimbalzo dell’export pontino è trainato dal farmaceutico, in decisa crescita verso il
Belgio, rilevante centro logistico su scala europea (+32%), e verso gli USA i cui acquisiti
superano la cifra di 1 miliardo di euro (+133%).
Il commento del Presidente Giovanni Acampora
“I risultati sopra descritti certificano che l’export è un punto di forza delle nostre due province,
atteso che nel panorama nazionale Latina e Frosinone si collocano al 20° e al 28° posto della
graduatoria nazionale, con risultati eccezionali nel segmento del chimico Farmaceutico, che
rappresenta i 2/3 delle vendite sui mercati esteri del frusinate e oltre l’80% delle esportazioni
pontine. Purtroppo gli esiti dell’automotive non stupiscono nell’attuale scenario fortemente critico
del settore, che anche su scala nazionale mostra un significativo calo dell’export, condizionato
dall’incertezza dovuta, in primis, alle scelte europee del green deal, i cui riflessi sono evidenti
sulla stagnazione della domanda. Atteso che il rallentamento dell’economia tedesca non ha avuto
ancora effetti significativamente evidenti sulle vendite all’estero dei nostri territori, pesano sulle
prospettive le incognite dei dazi USA, che rappresentano il primo mercato extra-UE per le nostre
merci. È evidente che si tratta di filiere la cui vulnerabilità dell’export agli shock geopolitici,
peraltro piuttosto frequenti nell’ultimo biennio, può avere effetti che si propagano sull’intero
sistema produttivo nazionale. La questione è assolutamente delicata e richiede molta attenzione, in
quanto può avere impatti amplificati a livello locale, come dimostrano i dati. La diversificazione
dei mercati sarà la parola d’ordine per tutti. Promuovere la presenza delle PMI dei nostri territori
sui mercati esteri è tra le priorità della Camera di Commercio, che con la sua Azienda Speciale
Informare, svolge un’importante azione per favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese.
Percorsi di alta formazione dei manager, seminari di formazione tecnica per gli uffici export,
progettazione di piani export personalizzati e l’organizzazione di incoming con buyer stranieri
sono le azioni che portiamo avanti con un grande riscontro da parte delle imprese. Tra le priorità,