
(AGENPARL) – Thu 27 March 2025 La presenza Cia-Agricoltori a “Agricoltura E’ ”
Un’azienda agricola in miniatura con un campo arato e semi di mais a vista
nei solchi, una piantagione di fragole e una di ortaggi, un prato e un
microclima popolato da insetti e calamità naturali, ma anche una stazione
meteo, sensori IoT per ottimizzare difesa, irrigazione e fertilizzazione,
foto trappole per individuare le malattie e app per la raccolta meccanica.
La presenza ad “Agricoltura È”, di Cia-Agricoltura – con rappresentanti
dalla Basilicata –per innovazione e proposta non è passata certamente
inosservata.
Nello spazio verde, targato Cia, tre giornate di pura esperienza immersiva
a misura di grandi e piccoli, per sperimentare dal vivo l’hi-tech
dell’agricoltura, direttamente a contatto con la terra e i suoi frutti. A
disposizione di tutti gli ospiti, c’è stata la possibilità di diventare
protagonisti dalla semina alla raccolta, attraverso giochi di ruolo e
sfide, quiz e simulazioni fino alla gratificazione del risultato, premio
compreso.
Lungo il percorso, pit stop con le nuove generazioni, per parlare di
agricoltura e social con gli agrinfluencer, ma anche di innovazione
digitale con il “Farming Simulator” grazie ai visori Meta Quest a cura
della Fondazione Mondo Digitale. Perché “Agricoltura È” anche giovani per
Cia che ha partecipato all’iniziativa, coinvolgendo soprattutto le nuove
generazioni di imprenditori agricoli e la sua associazione dedicata Agia.
Mentre insieme a Italia Olivicola, si sono tenute le masterclass gratuite
dedicate all’olio EVO, tra le eccellenze agroalimentare Made in Italy.
“Dal cuore della Capitale, nei giorni che furono storici per la fondazione
dell’Europa e che mettono al centro, con il Masaf, la visita del
Commissario all’Agricoltura Ue, Christophe Hansen, portiamo all’attenzione
di Bruxelles il vero pragmatismo del comparto che vuole sempre più giovani
capofila e innovazione nei campi”, ha detto il presidente nazionale di Cia,
Cristiano Fini
“Abbiamo urgenza -ha aggiunto Fini- di riportare al centro l’equità, su
tutti i fronti, a tutela di chi fa vera agricoltura. La grande sfida contro
la crisi climatica e i suoi drammatici effetti, si gioca, infatti, anche
sulla possibilità di avere accesso, ampio e in particolare nelle aree
interne, alle soluzioni dell’innovazione tecnologica, come della ricerca
scientifica, per l’agricoltura. Solo così è possibile ingaggiare i giovani
e sostenere il ricambio generazionale”.
Il presidente di Cia ha poi precisato: “Stiamo facendo passi importanti,
oggi il 41% delle aziende agricole adotta almeno una soluzione di
Agricoltura 4.0 e l’84% delle imprese che le utilizza ha già usufruito di
un incentivo. La transizione digitale della filiera agroalimentare, come
quella green, parte dai campi e l’obiettivo deve essere portare a fattore
comune e agevolare le potenzialità di un mercato da 2 miliardi di euro,
tanto vale solo in Italia l’hi-tech agricolo”.
Il commento di Cia Potenza-Matera: “Abbiamo messo in evidenza la voce degli
agricoltori. I temi al centro del dibattito: filiere alimentari
alternative, modelli economici e sociali che possano favorire la
rigenerazione dei quartieri e aree interne. Abbiamo presentato nuovi
progetti e modelli di sviluppo, rispondendo alle esigenze dei territori,
dei consumatori e dei piccoli agricoltori. Sfide che possono essere
affrontate e risolte se c’è volontà, idee innovative e progettualità. In
merito alle aree interne, Cia ha apprezzato la volontà del vicepresidente
Fitto di contrastarne l’abbandono e lo spopolamento con risorse e misure
dedicate, attraverso la sinergia fra i fondi di coesione e le politiche
agricole comunitarie, al fine di creare servizi per aumentare la qualità
della vita in quelle zone.».