
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 PROGETTO “ARIA”: IL TUNNEL DEL VENTO DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA PER UNA
RICERCA SULLE EMISSIONI ODORIGENE DELL’ASFALTO
Finanziamento PNRR Ecosister. Coinvolto anche l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali
del CNR (IPCB-CNR) di Napoli
Parma, 25 marzo 2025 – Quali e quante sono le emissioni odorigene dell’asfalto durante la
costruzione e la manutenzione delle pavimentazioni stradali? È possibile ridurle? E in che modo?
Sono alcune delle domande cui prova a rispondere il nuovo Progetto ARIA (Analysis and modelling
of volatile compounds that geneRate odors durIng hot Asphalt processing with evaluation of the
effect of porous filler aggregate for their reduction), che coinvolge l’Università di Parma
(Dipartimenti di Ingegneria e Architettura e di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità
Ambientale) e l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali del CNR (IPCB-CNR) di Napoli.
Interamente finanziato con fondi PNRR Ecosister per 381mila euro, il progetto è incentrato sulla
qualità dell’aria nell’ambiente produttivo e urbano ed è finalizzato, in particolare, allo studio delle
emissioni odorigene durante la produzione e la posa in opera di Hot Mix Asphalt (HMA), utilizzato
per la costruzione e la manutenzione delle pavimentazioni stradali.
Il gruppo di ricerca dell’Università di Parma è costituito da Sandro Longo, PI e coordinatore del
progetto, Enrico Dalcanale, Felice Giuliani, Luca Chiapponi, Francesco Freddi, Roberta Pinalli,
Federico Autelitano.
Il gruppo di ricerca dell’IPCB-CNR di Napoli è costituito da Letizia Verdolotti, Giovanna Giuliana
Buoncore, Roberta Marzella, Marica Oliviero, Luigi Sorrentino.
La fase sperimentale prenderà il via nei prossimi giorni.
Le emissioni dell’asfalto sono costituite da aerosol, vapori e gas di idrocarburi, inclusi composti
organici volatili e idrocarburi policiclici aromatici. La percezione degli odori varia a causa di fattori
quali le caratteristiche della sorgente, la dispersione atmosferica e la sensibilità del recettore,
rendendo difficile una misurazione oggettiva. Inoltre, la sostenibilità dell’intero processo di
produzione dell’HMA suggerisce l’opportunità di riciclare i materiali poliuretanici, strutturati come
schiume composite, inserendoli come additivi adsorbenti nelle miscele. Il legame tra questi due
aspetti diventa chiaro se si considera che questi additivi possono intrappolare alcune delle sostanze
responsabili dell’emissione di odori.
In questo quadro il progetto ARIA si propone da un lato di determinare il comportamento delle
miscele per pavimentazione stradale con residui di schiuma poliuretanica come filler funzionali, per
garantire la circolarità dei materiali attraverso il loro riutilizzo, e dall’altro di ridurre le emissioni di
odori durante la preparazione e durante e dopo la posa in opera della miscela.
L’approccio è principalmente sperimentale e comprende attività di laboratorio nel Tunnel del vento
dell’Università di Parma, una grande attrezzatura (all’interno del Laboratorio di Ingegneria del Vento
Unipr – LIVe) cui è stato assegnato il nome evocativo di “Fanny” e che è stata interamente finanziata
dal PNRR nel progetto della Fondazione Ecosister.
Sono previste anche misurazioni sul campo in un impianto pilota di produzione di miscele.