
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 Maltempo, sopralluogo di Giani sulla Sr 302 fra Borgo San Lorenzo e
Marradi: “Riaprire presto e garantire soluzioni stabili”
Scritto da Lorenza Berengo, martedì 25 marzo 2025 alle 13:43
Lungo sopralluogo stamani del presidente Eugenio Giani lungo la strada
regionale 302 fra Borgo San Lorenzo e Marradi nell’Alto Mugello, nei punti
più critici, quelli che ne hanno comportato la chiusura a seguito dei
danni causati dal maltempo dei giorni scorsi. Il presidente era
accompagnato dall’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano
Baccelli, dal direttore del settore infrastrutture in Regione Enrico
Becattini e dai tecnici della Regione e della Città metropolitana.
Un punto necessario in vista della riunione con i sindaci del Mugello, in
programma per domani nella sede della presidenza in piazza Duomo, in cui
verranno illustrate le soluzioni infrastrutturali e viarie necessarie al
ripristino della situazione attuale ma che garantiscano anche una soluzione
stabile e sicura nel tempo.
“La funzionalità della strada è una priorità assoluta. Siamo al lavoro
– ha detto Giani- per riaprire in via provvisoria la carreggiata, lo
vogliamo fare entro i prossimi giorni, ricostituendo così il collegamento
di Marradi con Firenze che è fondamentale. Ad oggi circa 5000 persone sono
rimaste isolate per la chiusura della ferrovia Faentina, per le frane che
hanno bloccato la viabilità. A me interessa che queste persone si possano
muovere e non rimangano isolate o siano costrette a giri lunghissimi per
muoversi.”
Giani si è soffermato, in particolare su alcuni fronti critici Sr 302 del
passo della Colla, poco prima di Razzuolo dove una frana ha completamente
divelto il guard rail; fra Casaglia e prima di Crespino, dove un’altra
frana ha comportato l’interruzione della strada obbligando le persone che
devono spostarsi da e per Marradi a un lungo giro passando da Palazzuolo
sul Senio. Il presidente ha proseguito anche nel tratto di strada che
costeggia la ferrovia e lì in particolare Giani ha voluto fare alcune
considerazioni che riguardano gli interventi, ma anche le cause di questo
cambiamento morfologico del territorio. “Siamo di fronte – ha detto – ad
un problema strutturale rilevante. Basta guardare il corso del fiume – ha
aggiunto- che, invece di passare sotto la ferrovia e la strada, ora scorre
in parte sulla carreggiata, con il rischio di gravi danni in caso di piena.
Serve quindi un piano di interventi non solo per la riapertura immediata,
ma anche per garantire una soluzione stabile che offra una visione a questo
territorio”