
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 L’ha presentata in Aula Laura Pernazza (FI), 12 voti contrari della
maggioranza e 8 a favore dell’opposizione
(Acs) Perugia, 25 marzo 2025 – Non ammessa (12 voti contrari della
maggioranza e 8 a favore dell’opposizione) la mozione urgente presentata da
Laura Pernazza (FI) con cui si voleva impegnare la Giunta a “sospendere con
effetto immediato l’iter legislativo relativo al disegno di legge approvato
con DGR n. 260/2025; a ritirare formalmente il disegno di legge recante
‘Disposizioni in materia di tributi regionali’, in attesa della
produzione di una relazione tecnica analitica e dettagliata che motivi la
necessità e la sostenibilità degli interventi proposti; a non procedere ad
alcun aumento della pressione fiscale regionale (IRPEF, IRAP, Tassa
automobilistica) fino a quando non sia disponibile un quadro completo e
verificabile degli impatti previsti e non sia stata effettuata un’adeguata
valutazione alternativa; a promuovere, contestualmente, un confronto pubblico
e trasparente, coinvolgendo i rappresentanti delle imprese, delle
associazioni di categoria, delle parti sociali e degli enti locali, al fine
di individuare soluzioni condivise e sostenibili per il riequilibrio del
bilancio; a riferire in tempi rapidi in Commissione e in Aula in merito
all’identità, agli affidamenti, alle pec di ricezione dei risultati e ai
termini contrattuali dell’advisor incaricato; ai documenti eventualmente
prodotti; alle basi tecniche e metodologiche adottate per la definizione
della manovra”.
“L’aumento del carico fiscale deciso dalla Giunta – ha spiegato Pernazza –
ricade su famiglie, lavoratori e imprese umbre, già gravate dall’inflazione,
dal caro energia e da una stagnazione economica preoccupante; tale scelta
impatta in modo significativo anche sui redditi medio-bassi, in particolare
sulla fascia tra 15.000 e 28.000 euro, colpendo una larga parte dei
lavoratori e delle famiglie umbre. considerato che: la Giunta ha dichiarato
di aver nominato un advisor esterno per elaborare la relazione in premessa
della manovra, ma a oggi non è conosciuta alcuna relazione tecnica, né è
stata approvata una determina dirigenziale che giustifichi l’impegno
economico per tale incarico. Riteniamo che ci sia la concreta possibilità di
esaminare scenari alternativi. L’assenza di troppi elementi sta impedendo
un reale approfondimento tecnico e politico e un intervento fiscale di questa
portata richiederebbe una riflessione più ampia e trasparente, con il
coinvolgimento delle categorie produttive, dei rappresentanti dei cittadini e
di tutta l’Aula”.
Come da regolamento, la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah
Bistocchi, ha chiesto un intervento a favore e uno contro la messa in
votazione della mozione. A favore, per l’opposizione, Enrico Melasecche
(Lega): “non ricordo un atto in cui la maggioranza nega ai cittadini
dell’Umbria documenti da cui si fanno dedurre provvedimenti di una tale
gravità, una vergogna. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità
per impedirvi di continuare ad agire così, senza trasparenza, senza
democrazia, tradendo il voto di chi vi ha dato fiducia. Questo documento che
certifica c’è o non c’è?”.
Per la maggioranza ha espresso contrarietà la presidente della Giunta
Stefania Proietti (presidente Giunta regionale): “Rimettiamo ordine nelle
cose. avevamo detto di voler fare un’operazione verità, subodorando che
qualcosa non andasse nei conti della Regione. Un ente terzo ci ha consegnato
la relazione sulla base della quale è emerso un disavanzo di 243 milioni
perpetrato da cinque anni. Cerchiamo di risolvere il problema ma c’è anche
il taglio di 40 milioni del Governo. Al tavolo del Mef del 1 aprile si va con
questo dato. Possiamo rendere pubblico il documento con i dati anche con una
conferenza stampa. Negli anni precedenti con fondi straordinari e poste di
bilancio straordinario. Con questo disavanzo il Mef porterà a un aumento
delle aliquote fiscali per tutti, anche per i meno abbienti. Stiamo provando
a fare una manovra dal minore impatto possibile, evitando il
commissariamento. Il 15 aprile è il termine ultimo per evitare il
commissariamento e aliquote che graverebbero su tutti. Il sistema non regge
più perché il passivo ha continuato a crescere senza adeguati interventi
correttivi. Non avete mai fatto una verifica dei conti. Proveremo a ripianare
il buco, se no la manovra la farà il Governo, falcidiando tutti. Sono
pertanto contro la mozione presentata”. PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79987