
“Abbiamo deciso di scioperare per rivendicare la centralità del contratto nazionale, scaduto ormai da oltre otto mesi, e i diritti dei lavoratori, messi in discussione da Federmeccanica, Assistal e aziende metalmeccaniche. La trattativa non è mai partita realmente perché Federmeccanica e Assistal hanno deciso di presentare una contro piattaforma inaccettabile che tradiva le regole condivise negli anni. Dalla rottura del tavolo di novembre, abbiamo indetto fino ad oggi 24 ore di sciopero, una mobilitazione che non si vedeva dal 1999 e questa a dimostrazione della gravità della situazione. Per rilanciare il nostro Paese e dare certezze ai lavoratori, si devono rinnovare i contratti, aumentare i salari dei lavoratori, erosi dall’inflazione record, ridurre gli orari e fare fronte comune nella gestione degli effetti dei cambiamenti epocali che abbiamo di fronte. Invece hanno scelto un atteggiamento miope, superato e che ci vorrebbe riportare al passato. Per noi gli undici punti della nostra piattaforma sono indispensabili e inscindibili per guardare al futuro con certezza e i giusti strumenti. Lo sciopero nazionale del 28 marzo sarà un passaggio fondamentale per il futuro dei lavoratori e dimostreremo, ancora una volta, a Federmeccanica e Assistal che stanno commettendo un grave errore e arrecando danni ai lavoratori e al Paese. Se non si avvierà una vera trattativa sul rinnovo del contratto nazionale , a partire dai punti della nostra piattaforma, continueremo a scioperare”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, al termine dell’assemblea unitaria di Fim Fiom Uilm che si è svolta a Napoli che ha visto la presenza di oltre 750 delegati provenienti dal Mezzogiorno.